Questo articolo è dedicato a tutti i proprietari di cani e di gatti che utilizzano dei croccantini per la loro alimentazione, che sia formulata esclusivamente con crocchette o che comprenda anche parte di altri alimenti (come umido industriale o alimenti casalinghi).
Vi è mai successo che il cane, o il gatto, che ha sempre mangiato i suoi croccantini preferiti, ad un certo punto inizi a ignorarli, a non mangiarli più, senza cause apparenti? Qualcuno, in questi casi, ricorre al veterinario che non trovando alcun problema (perché l’animale è sano e non c’è ragione perché sia inappetente) suggerisce di cambiare croccantini, e l’animale riprende a mangiare.
In realtà, il vecchio prodotto non aveva alcun problema, almeno di base: il problema è stata infatti la conservazione domestica, che ha portato ad una serie di reazioni chimiche ossidative che prendono il nome di irrancidimento.
Sono reazioni chimiche (non microbiologiche, quindi i batteri non c’entrano nulla) poco conosciute, specialmente dai proprietari, ma strettamente legate alla conservazione e possono essere potenzialmente pericolose.
Per chi non volesse leggere l’articolo, ho parlato dell’argomento nel seguente video.
L’irrancidimento
L’irrancidimento si compone di una serie di reazioni chimiche per le quali uno dei componenti sempre presenti nei croccantini, i lipidi, subiscono una modifica strutturale.
Nello specifico, la molecola lipidica subisce una modifica reagendo con l’ossigeno dell’aria, una reazione che forma una molecola d’acqua ma che, soprattutto, cambia la struttura lipidica del grasso, lasciandolo in una conformazione diversa dalla precedente. Questa parte della molecola è a sua volta reattiva e in grado di “rubare” atomi di idrogeno alle molecole ad esse vicine, scatenando così una reazione a catena che porta alla modifica anche degli altri lipidi presenti all’interno dell’alimento.

In basso a destra, la molecola risultante che è reattiva e propaga la reazione.
A causa di questa reazione la quantità di acidi grassi, con il tempo, si riduce, e al loro posto nascono delle molecole complesse tra cui aldeidi, chetoni e idrocarburi, che modificano il sapore del cibo in maniera percettibile da parte del cane e del gatto (il sapore diventa amaro, una condizione che in alimentazione umana si sperimenta quando l’olio non viene conservato adeguatamente), ma soprattutto possono portare alla formazione di molecole potenzialmente pericolose per la salute.
La reazione chimica è stata descritta nello specifico più di 30 anni fa, ed è ben conosciuta dagli operatori che producono alimenti per cani e gatti, destinati ad essere conservati molto a lungo, che mettono in atto delle tecniche volte a limitare questo processo e garantire la conservazione delle crocchette più a lungo possibile.
Ma quali sono i pericoli per il cane e per il gatto?
Dall’irrancidimento dei grassi si possono avere moltissimi composti diversi, e la maggior parte sono caratterizzati solo da un sapore sgradevole (per cui il cane o il gatto, che lo sente, non li mangia!), mentre altri sono potenzialmente pericolosi.
Ad esempio, la malondialdeide, le aldeidi alfa e beta insature e altre molecole reagiscono con il DNA, e sono così potenzialmente cancerogene.
Inoltre, gli idroperossidi e i loro prodotti di decomposizione possono danneggiare le membrane cellulari, causando nel lungo periodo danni ai diversi organi.
Altro problema noto legato all’irrancidimento è la possibilità di diminuire il valore nutritivo di diverse proteine a causa della perdita di funzionalità di vitamine liposolubili come la vitamina A.
I pericoli non sono gravi, nel senso che è difficile trovare un animale finito in ospedale per questo problema, ma nel lungo periodo possono peggiorare la salute del cane e del gatto, e certo non aiutano la ripresa degli animali malati. Viste anche le semplici precauzioni che si possono prendere per evitare il problema è importante avere alcune piccole accortezze da conoscere per evitare l’effetto a lungo (anzi, lunghissimo) termine di questa reazione chimica.
Come si può evitare l’irrancidimento?
A favorire l’irrancidimento sono prevalentemente due condizioni, la luce e il calore. Sono però anche importanti la qualità dei croccantini, e attenzione che più sono di qualità… più possono essere soggette a questo fenomeno!
L’effetto della luce
La luce non fa bene ai croccantini, perché l’energia che trasmette è in grado di innescare le reazioni chimiche, che invece si riducono in assenza di luce; per questo le crocchette devono essere conservate in un luogo buio. Le confezioni sono sempre molto spesse, proprio perché i croccantini rimangano al buio, ma molti proprietari li travasano, mettendoli in contenitori più piccoli, magari in plastica, per usarli con più facilità.
Questo è sbagliato, ed è importante non togliere i croccantini dal loro contenitore di origine. Se questo è grande e preferite farlo, abbiate cura di scegliere un contenitore molto spesso, opaco, in modo che la luce non abbia la possibilità di entrare.
L’effetto del calore
Anche il calore, sotto forma di energia termica, porta alle stesse alterazioni dei croccantini, per lo stesso motivo della luce.
Se si conservano le crocchette vicino alle fonti di calore, come il forno o la cucina, o se il contenitore anche buio rimane esposto alla luce solare diretta, si può creare del calore che va a degradare i lipidi nelle crocchette, causando i problemi di cui abbiamo parlato.

Conservare i croccantini nei dintorni del forno è un ottimo modo per farli irrancidire.
Tra l’altro, tenere aperta la confezione favorisce sia l’entrata del calore ma anche quella dell’ossigeno, ed abbiamo visto che uno dei fattori che favorisce la reazione è proprio l’ossigeno dell’aria, per cui bisogna fare moltissima attenzione.
Conservare la confezione, ben chiusa, in un luogo che sia fresco (e anche asciutto, altrimenti l’acqua favorisce la formazione delle muffe) è quindi il rimedio migliore per evitare la perdita di qualità dei croccantini.
La qualità dei croccantini
Il valore interessante riguardo al processo di ossidazione è il contenuto in grassi, per cui più i croccantini sono grassi, più sono sottoposti a questo processo chimico. I croccantini di qualità maggiore, quelli con meno carboidrati, solitamente sono anche i più ricchi di lipidi, quindi (per quanto sia importante che i carboidrati non siano eccessivi in un croccantino) sono generalmente quelli più a rischio e a cui prestare più attenzione.
Tra l’altro, tra i grassi più suscettibili ci sono quelli considerati benefici: i PUFA (Poli Unsatured Fatty Acids), che comprendono gli acidi grassi Omega 3 ed Omega 6, essenziali, sono i grassi maggiormente a rischio di ossidazione, il che ci fa capire come se un croccantino di qualità e venga conservato male non solo perda le sue caratteristiche, ma anzi diventi dannoso per il cane o per il gatto.
Gli antiossidanti
Ma come fa l’azienda mangimistica a tenere sotto controllo questo processo? La risposta sono alcuni additivi detti antiossidanti. Certo, non tutti sono benefici (pensiamo al BHT e al BHA, che però non sono rischiosi quando sono nell’alimento ma quando vengono metabolizzati dall’organismo, sono i loro derivati ad essere pericolosi), mentre altri non danno problemi, come la vitamina E (i tocoferoli), e anzi garantiscono la salvaguardia della salute del nostro animale.
Se l’azienda, in teoria, non li mettesse, l’alimento sarebbe potenzialmente più pericoloso rispetto a un alimento che li ha.
Controllare che gli antiossidanti siano presenti è quindi il primo passo per evitare questo rischio, e nel caso in cui non fossimo sicuri di come si conservano è opportuno prendere una serie di precauzioni per salvaguardare la salute del nostro animale, nonché magari scegliere confezioni più piccole che terminano in tempi più brevi, così che il processo non si propaghi troppo a lungo nel tempo.
Le diete casalinghe
Naturalmente, questo fenomeno è particolarmente presente nei croccantini perché conservabili per tempi lunghissimi, ma si trova anche nell’alimento umido, in cui si può attivare soprattutto a causa dell’eccessivo calore di conservazione delle scatolette (anche per l’umido, raccomando di conservarlo in un luogo fresco, non in cucina!).

L’irrancidimento modifica anche il colore dell’olio, oltre al suo sapore.
Nelle diete casalinghe, i cui ingredienti sono conservati in frigo o in congelatore, il problema non si pone, per cui chi segue questo tipo di dieta può stare più tranquillo, anche se non del tutto: del resto, l’olio è uno degli ingredienti maggiormente utilizzati nelle diete casalinghe, e non si conserva in frigo… Per evitare i dubbi, e specialmente se abbiamo degli oli che si utilizzano solamente per la dieta casalinga del cane o del gatto (olio di soia, di lino…) è opportuno di tanto in tanto assaggiarli per verificare che non siano diventati amari, perché in questo caso sono irranciditi, e l’alimentazione casalinga porta agli stessi problemi dei croccantini che abbiamo visto prima.
Nel complesso, comunque, chi segue un’alimentazione casalinga può stare più tranquillo, su questo non ci sono dubbi. Per chi, però, conosce persone che non hannoo la possibilità di seguire la dieta casalinga ma nutre i propri animali con i croccantini e, magari, potrebbe non conoscere questi consigli, rendeteli noti condividendo questo articolo: cerchiamo in questo modo di favorire le condizioni di salute migliori possibili anche a chi non ha la possibilità, pratica ed economica, di seguire un’alimentazione casalinga per i propri amici a quattro zampe.
Nel caso in cui delle crocchette non vengano mangiate a pranzo e rimangano nella ciotola fino alla cena, cioè per circa 8 ore, ci possono essere problemi di ossidazione?
Buonasera Irene,
Tendenzialmente nel corso della giornata no, non ce ne sono, il processo di ossidazione di solito si distribuisce su più giorni. Ci possono essere solamente in condizioni particolari come il mantenimento sotto la luce solare diretta, ma se i croccantini sono in un punto abbastanza fresco e non vedono direttamente la luce per avere un irrancidimento forte ci vogliono diversi giorni.
Salve e complimenti per l’articolo.
Molto interessante.
La mia domanda è questa:
Appena svegliato, era mattina, ho dato i croccantini sfusi ai miei 4 gatti (di solito uso FIT 32 della Royal Canin).
Questi croccantini sfusi erano dentro in una busta trasparente chiusa a nodo, da circa un mese (li uso solo in caso di emergenza, quando il negoziante ha finito i FIT32.
Dopo un pò, un gatto ha rigettato 4 volte consecutive e dopo circa 30 minuti un’altra volta. Ho paura che siano i croccantini diventati irranciditi. È probabile che la busta trasparente avesse qualche buco? È possibile che il rigetto (anche se ad un solo gatto), sia dovuto ai croccantini andati a male? Grazie e saluti.
Buongiorno Paolo,
Io considererei diverse cose, la prima delle quali una patologia non legata ai croccantini, che ha provocato una gastrite. Se questo lo ha fatto diverse volte, in giorni consecutivi, il problema potrebbero essere i croccantini, altrimenti probabilmente è da ricercare in qualche altra causa.
Per l’irrancidimento, la busta trasparente lo può favorire, specie se li ha lasciati alla luce, però consideri che si tratta di un processo molto, molto lento, che non avviene dall’oggi al domani. Personalmente indagherei altre cause prima di pensare all’irrancidimento.
Ma allora è meglio conservare i croccantini nel frigo?
Buongiorno Barbara.
Non è detto, anche perché assorbono umidità; basta conservarli “in luogo fresco e asciutto”, e il frigorifero è fresco ma asciutto non tanto; meglio una dispensa, cantina, parti della casa insomma che rimangono abbastanza fresche.
Buongiorno dottore,io ho 3 cani.uno mangia crocchette Urinary della Hill’s e x gli altri 2 compro on line il pacco della Simpsons Premium 80/20 da 12 kg che mi durano circa 10 settimane.Appena apro il pacco lo rovescio in 12 contenitori ermetici di vetro da 1 kg l’uno che tengo dentro l’armadio evitando la luce.Lo facevo x evitare che si formassero insetti.Non conoscevo affatto il fenomeno dell’irrancidimento.Complimenti per il suo articolo molto dettagliato e ben fatto.Volevo sapere a questo punto se dopo 2 mesi e mezzo(il tempo che mi durano i croccantini) si potesse innescare questo fenomeno e ora mi pongo anche la domanda se è troppo il tempo che mi dura il pacco e se fosse meglio x i miei piccoli,di usare confezioni più piccole.Grazie mille.Saluti
Buongiorno Jennifer, purtroppo non mi è semplice rispondere perché l’irrancidimento dipende dai fattori che citavo, cioè luce, temperatura e ossigeno. Se i parametri corretti si rispettano non c’è nessun rischio, tanto che i croccantini a volte vengono lasciati in magazzino per tanti mesi prima dell’effettiva vendita. L’importante è che le condizioni siano il più possibile controllate, se usa contenitori ermetici, al riparo dalla luce e l’armadio è in un luogo fresco, diciamo a 15-18 gradi, non ha nulla da temere.
Salve ho comprato un pacco di croccantini della roial canin renal all’apertura del pacco nuovo e siggillato ho notato che sono molto unti sembrano bagnati e normale
Buongiorno Giusy. Unti ci può stare perché è il grasso esterno che viene messo nei croccantini per appetizzante e per mettere le vitamile liposolubili; bagnato però no, ammuffiscono. Li farei sostituire dal venditore, nel dubbio.
Ciao Dottore, ho comprato un pacco da 4 kg al mio cane un mese fa e gliele ho integrate insieme a quelle vecchie. Adesso ho notato che sono un po’ umidocce, ma il cane le mangia volentieri (e ce ne vuole!). Può comportare qualcosa per il cane? Cosa può essere successo? Ho notato un piccolo taglietto sulla confezione proprio poco fa. Ma prima non c’era.
Buongiorno Rachele,
Potrebbero aver preso un po’ di umidità, probabilmente niente di che ma se sono grassate meno (cioè il grasso di copertura, solitamente l’appetizzante insieme alle vitamine liposolubili, ossia vitamina A e D, che viene messo dopo la fine della cottura, non è tanto) potrebbero diventare morbidine perché assorbono umidità; attenzione a come le conserva perché potrebbero crescerci sopra delle muffe.
Attenzione però a non confondere l’umido con l’unto: se le lasciano la mano unta (cioè una patina che non va via se si lava la mano solo con l’acqua, ma va via quando se la lava con il sapone), allora è il grasso di copertura, è normale che ci sia nelle crocchette, serve come scrivevo qui sopra sia ad appetizzare che ad aggiungere gli additivi (vitamine) che, se venissero messi prima, passando dall’estrusore verrebbero persi in cottura.
Grazie, articolo illuminante!! Siamo tornati da 10 giorni di vacanze: il sacco pappa è rimasto in cucina, all’ombra, ma sicuramente si sono superati, in questi giorni torridi, i 32-33°. Fatto sta che la mia Golden, che di solito si mangerebbe anche i tavoli, sono tre giorni che si rifiuta categoricamente di mangiare le crocchette.
Mi spiace buttare via il sacco perché era praticamente nuovo, ma dopo aver letto il suo articolo, non insisterò più e ne aprirò uno nuovo.
Eh si, in questi casi è l’unica soluzione. Il sapore di rancido lo sentiamo noi come loro (noi lo possiamo sentire nell’olio, nel burro), ed è amarognolo, sicuramente non piacevole. Grazie per il commento!
Salve,sono Nicoletta,
ho levato i croccantini dal sacco originale e li ho messi in una damigiana chiusa coprendo con un sacco nero,in un ambiente senza termosifoni.Vorrei sapere se ho fatto bene.Grazie
Buongiorno Nicoletta,
Si, direi che così va bene, è ermetico e al buio.
Buonasera dottore,
Il cibo secco dei cani e dei gatti,i croccantini possono essere riposti in cucina accanto al cibo secco nostro…in una Comunità o casa famiglia,soggetta a controlli dei Nas…possono essere oggetto di multa? Sanzione? Grazie…
I mangimi non sono legalmente alimenti, per cui devono essere conservati separatamente, magari in un armadio dedicato. Poiché i controlli sui mangimi sono diversi da quelli sugli alimenti, teoricamente potrebbero esserci cross-contaminazioni tra i due, per cui credo che potreste avere problemi se i NAS trovassero una situazione di promiscuità.
Buongiorno dottore e complimenti anche da parte mia per l’articolo.
Confermo tutto quanto da lei illustrato. X i miei 2 gatti, acquisto croccheete di alta qualità Farmina Low grain. Confermo che con il pacco da 1.5 kg, nonostante venga conservato in frigorifero nella confezione originale alla quale tolgo l’aria ogni volta che la richiudo, i miei gatti perdono appetito e dopo 10-12 gg quasi si rifiutano di mangiarle. Purtroppo il claim “zero conservanti” non sempre è sinonimo qi qualità
Buongiorno Enrico. Il Segreto di Pulcinella è che nei croccantini e nell’umido i conservanti non ci stanno a fare nulla: i croccantini perché sono secchi e non lasciano possibilità ai batteri di proliferare (che è il motivo per cui negli alimenti per esseri umani si mettono), l’umido perché è chiuso ermeticamente e poi cotto, uccidendo tutti i batteri rimasti nel prodotto. Per cui per le aziende è “vincere facile” scrivere Zero Conservanti, proprio come nei nostri biscotti, se non si mettono i biscotti si conservano lo stesso. L’irrancidimento invece è un’altra cosa, e pochi antiossidanti (che non sono conservanti) possono portare al problema a cui fa riferimento.
Buonasera dottore, ho acquistato un pacco di crocchette per gatti e mi sono accorta che il pacco, ancora sigillato, è pieno di aria. È il caso di riportarlo indietro e farlo sostituire? Grazie!
Buongiorno,
Può essere una scelta aziendale per aumentare il volume (vedi le patatine confezionate) oppure, però è rara nei croccantini e più frequente nelle scatolette, una condizione detta “bombaggio” che identifica la presenza di batteri che producono aria nell’alimento. Nel dubbio la riporterei quantomeno per farla controllare.
Buon giorno Dottore,
il suo articolo è molto interessante. Volevo chiederle che cosa ne pensa della conservazione sottovuoto di piccoli pacchetti di crocchette. Nel mio caso ho un sacco da 10 kg che ho preparato in sacchetti sottovuoto da 400 grammi l’uno proprio per il problema dell’irrancidimento. Ho già fatto tutto il lavoro prima di trovare il suo articolo e mi chiedevo se sia stato un lavoro inutile!
Grazie.
Buongiorno Laura, grazie per la domanda. No, non è inutile, perché ha tolto uno dei tre metodi di irrancidimento che è la presenza d’aria. Certo, ce ne sono altri due, che sono la luce e la temperatura, ma a questo punto conservare in un luogo fresco (lontano da fonti di calore) e al buio (ad esempio, un secchio scuro) i sacchettini la renderà praticamente certa che non ci saranno problemi di irrancidimento (al netto di un’eventuale irrancidimento avvenuto, per la temperatura, prima dell’acquisto, che va considerato ma su cui da proprietari non possiamo fare nulla).
Buonasera Dottore, guardo e riguardo spesso i suoi video sul suo canale YouTube, volevo chiederLe: son stata costretta a tritare dei croccantini perché il mio cane non li gradiva molto e con questo trucco, bagnandoli con acqua tiepida li divora subito: probabilmente ho fatto l’errore di tritarli tutti in una volta (un sacchetto di 2 kg) e come risultato ho notato che in fondo al saccchetto c’è una patina oleosa tipo quello che si vede nei sacchetti di patatine! Sono irrancidite e le devo buttare? Grazie mille per la risposta
Buongiorno. Quello che vede è il grasso, che si è separato dal resto quando ha tritato. In questo modo la velocità di irrancidimento aumenta, però non è una cosa istantanea, dipende da quanto durano quei due chili. Se mangia 400 grammi al giorno non ci sono problemi, se mangia 50 grammi al giorno li può usare per un po’, però 40 giorni effettivamente sono tanti.
La ringrazio per la risposta rapida, chiara e professionale! Buona giornata!
Ho una confezione aperta a fine dicembre. Accusa di un intervento chirurgico che ha subito il mio cane, non li ho utilizzati.
Saranno ancora buone le crocchette, conservate in luogo fresco?
Buongiorno Giuseppe. Dipende dalla data di scadenza, ma se non è stata superata un mese e mezzo in luogo fresco e asciutto non sono un problema.
Buonasera dottore, crocette di cane , aggiunta acqua perché è cucciolo , si possono lasciare in frigo per una notte per il pasto successivo ? Grazie
Buongiorno.
Si, non c’è problema nel fare così perché in frigorifero le moltiplicazioni batteriche sono lente per cui per 1-2 giorni li può conservare così senza rischi particolari.
Buongiorno dottore, dei pellettati privi di antiossidanti si possono conservare in congelatore? Grazie cordiali saluti
Buongiorno Enrico, dal punto di vista sanitario si, però non so se la condensa dopo il congelamento possa renderli umidi e, se conservati a temperatura ambiente, favorisca lo sviluppo delle muffe. Sono fatti per essere conservati a temperatura ambiente, di solito sono poco grassi, per questo non hanno antiossidanti.
Salve ho una domanda il mio chihuahua mangia 35/40 gr al giorno quindi un pacco da 12kg durerebbe 1anno o poco più, ora ho scoperto un trucco per richiudere il pacco togliendo tutta l’aria e sigillarlo di nuovo con il ferro da stiro. Ora se utilizzo questa tecnica e ne prendo sempre un po’ mettendolo dentro ai contenitori ermetici e riprenderne quando mi servono e quindi facendo sempre questa tecnica di sigillo diventano brutte?? Conservate dove non c’è luce o caldo? Grazie mille
Buongiorno Andrea. Diciamo che fa il massimo possibile per evitare l’irrancidimento ma consideri che, più lentamente, certo, ma è un fenomeno che avviene comunque. Diciamo che per un Chihuahua non prenderei un sacco da 12 Kg, nonostante tutte le precauzioni in un anno l’irrancidimento è probabile (provi a mettere una seppia in congelatore sotto vuoto e tirarla fuori un anno dopo: è in congelatore, quindi al freddo e al buio, però dopo un anno non è più bianca, è diventata gialla). Le consiglierei di prendere magari sacchi più piccoli per risolvere il problema a monte.
Ho una sacchetta grande da 15 kg di croccantini che è stata aperta e usata per un pò (1-2mesi) ma poi per altri due mesi è stata lasciata lì (in un posto abbastanza fresco). Posso ora ricominciare ad usarla o c’è qualche rischio? Grazie in anticipo per la risposta.
Buongiorno Claudio.
Rischi non dovrebbero essercene se è stata lasciata in un posto abbastanza fresco, però ricordi che l’irrancidimento causa per prima cosa un sapore amaro: se sono irranciditi sarà il suo cane o gatto a mangiarli controvoglia e senza entusiasmo.
Salve dottore..volevo chiederle ..ho un cucciolo di cane di 4 mesi..gli do’ i croccantini della royal Canin puppy..ho notato che le confezioni da 4 chili che gli compravo sono asciutti..mentre il sacco grosso da quindici chili che ho acquistato ieri sera aprendolo mi sono risultati troppo umidi quasi sul bagnato..come se fossero andati a male.. è normale anche se non sono scaduti..volevo un suo parere in merito grazie..
Buongiorno Giuseppe, non lo posso sapere senza averli visti ma se li trova umidi potrebbe essere un difetto in confezionamento. Non li utilizzerei (perché l’umidità può favorire la proliferazione delle muffe) e farei reclamo all’azienda, e nel caso al servizio veterinario della sua ASL di competenza perché possa attivare le procedure di ritiro del lotto che ha.
Salve dottore, il mio cane di 9 anni e mezzo mangia gastrointestinal perché è l’unico alimento che riesce a digerire.
L’ultimo pacco che ho comprato lo ho preso da un nuovo fornitore e quando l’ho aperto ke crocchette mi sono sembrate umide. Il cane lo ha mangiato comunque per 20 giorni ed adesso sto collegando che forse è da allora che ha iniziato a stare male (inizialmente vomito, poi feci molli e mucose alternate a feci normalissime). L’addome è morbido anche se lui si mette in posizione di mal di pancia, inoltre si lecca sempre dietro come se gli prudesse ed oggi nelle sue feci c’era un po’ di sangue.
Adesso gli ho dato la carne (sempre gastrointestinale) e l’ha mangiata con moltissimo appetito (al contrario delle crocchette che ormai sembra non volere piu).
Cercando in internet ho trovato il suo articolo.
Potrebbe esserci correlazione?
Buongiorno,
Grazie per la domanda.
Dal punto di vista del cane non mi posso esprimere perché va necessariamente visitato, potrebbe essere legato a qualcosa che con l’alimentazione non c’entra nulla per cui è necessario un collega che abbia la possibilità di visitare. Invece, per i croccantini bagnati, non è l’effetto dell’irrancidimento (che invece li fa diventare semplicemente amari), però i croccantini non devono essere bagnati, altrimenti c’è la possibilità di crescita delle muffe che, in alcuni casi, possono produrre metaboliti tossici. I croccantini per essere conservabili devono essere secchi.
Salve
Io ho acquistato una confezione da 12kg di croccantini.
Appena aperta la confezione ho sentito uno strano odore,come appunto di inacidito. Può essere il caso descritto nel articolo riguardo al irrancidimento?
Preciso anche che ho notato un taglietto sulla confezione.
Il mio cane se li mangia ugualmente ma io sono tentata di buttarli perche non so cosa possano causargli a lungo andare.
Conferma i miei dubbi? In ogni caso ho segnalato il lotto e ho provveduto a farmene consegnare una nuova di confezione
Buongiorno Lucrezia.
Si deve comportare esattamente come se questa cosa succedesse per un pacco di biscotti; il sapore magari rimane quindi il cane mangia volentieri quei croccantini, ma per quanto la loro chiusura non sia ermetica, se la confezione era rotta (purtroppo non se n’è resa conto al negozio) potrebbe essere entrato dentro qualsiasi microrganismo, per questo le sconsiglio di continuare a fornirli al cane. Può essere irrancidimento, o fermentazione batterica, o ammuffimento, non lo posso sapere, ma in ogni caso sconsiglio di utilizzarli, nel dubbio.
Buonasera ho un problema con la mia gattina che ha 7 mesi e l’ ho appena sterilizzata. La mia veterinaria mi ha detto di darle subito quelle per gatti adulti e sterilizzati. Sentendo però altri pareri mi hanno detto di darle le Kitten fino ad un anno. Ora quelle per gatti sterilizzati già le ho aperte, le posso conservare in qualche modo mantenendo la loro composizione inalterata per 5 mesi nella loro confezione originale con la chiusura ermetica? Lei cosa mi consiglia vanno bene quelle per adulti sterilizzati o meglio le kitten fino ad un anno di età?
Buongiorno Roberta,
Più che sentire pareri bisognerebbe leggere la letteratura, ma comunque la corretta è la seconda. Questo perché il gattino continua a crescere anche dopo la sterilizzazione, ha bisogno dei nutrienti in più che nei prodotti Kitten sono presenti, negli Adult invece no.
Per gli Adult che ormai è aperto, si, le richiuda bene, possibilmente non nel sacco ma in altro contenitore con chiusura ermetica (un secchio, ad esempio). Scuro, e in un luogo fresco e asciutto. In questo modo evita l’irrancidimento e le potrà utilizzare tra qualche mese.
Ho trovato ilsuo articolo mentre cercavo informazioni su internet.
Vorrei sapere, se possibile , come possono essere conservate le crocche pressate a freddo poiché le ho acquistate per la prima volta in questi giorni e c’è scritto che non vanno poste in recipienti a tenuta. Io normalmente per le mie zwerpinscher acquisto pacchi grandi per ottenere un risparmio sui costi.
Buongiorno Gloria,
Esattamente come si conservano gli altri croccantini. L’umidità è inferiore al 14%, il che significa che sono simili agli estrusi in tutto e per tutto; c’è da dire che sono generalmente meno grassi degli estrusi quindi meno soggetti ad irrancidimento, però possono attirare un po’ di umidità; per questo il consiglio è comunque quello di tenerli in un recipiente a tenuta. Che può essere anche un secchio con il tappo, se le quantità sono alte, non necessariamente deve essere un barattolo da un litro o comunque piccolo.
salve io ho comprato dei croccantini exclusion qualche mese fa li ho tenuti chiusi dentro sacchetti di plastica da cucina e un problema se li do al cane dopo mesi che sono stati chiusi dentro i sacchetti di plastica ?
Buongiorno Martina, no, se i sacchetti erano ben chiusi non è diverso dall’averli conservati nella confezione originale dei croccantini. L’importante è che non li abbia conservati vicino a fonti di calore.
Salve e complimenti per il bell’articolo. Le chiedo un parere: mi sono accorto che l’ultima confezione da 12 kg di crocchette cane che ho acquistato ha un piccolo taglio nella parte inferiore, da cui è entrata aria. Le crocchette non sono state esposte ne’ al calore, né alla luce, è solo entrata dell’aria dalla confezione danneggiata. Il cane le mangia senza problemi e gliele sto dando da circa una decina di giorni, evacuando feci solo un po’ più molli del solito. Senonché ieri il cane ha avuto un violento attacco di dissenteria e sono sicuro che non abbia mangiato nulla di strano in giro. La spiegazione che mi do, è che negli ultimi pasti, gli ho versato le crocchette che nel sacco si trovavano più vicine al taglio presente nella confezione. Purtroppo non posso più restituire la confezione al venditore. La domanda è: per evitare rischi, mi conviene gettare le crocchette e acquistare una nuova confezione? Grazie anticipatamente
Buongiorno Fabio,
E’ strano però, perché alla fine è normale che le crocchette vengano aperte e lasciate lì per un po’ di tempo in casa, anche sacchi molto grandi, e non danno questi problemi; certo se il taglio era già presente al momento dell’acquisto, quindi chissà da quanto era lì, si, le butterei, specialmente se ne sono rimaste poche. Se il taglio l’ha fatto lei, invece, non mi preoccuperei particolarmente.
Ciao sono costanza il mio cane si chiama Bart lo abbiamo preso al canile della Muratella ora ha 9 anni. Lui mangia i crocchetti il riso soffiato e il paté o i bocconcini di carne. È da un po’ di tempo, che ci siamo accorti che si lecca molto il pelo e se lo mordicchia fino a farsi dei buchi senza pelo. Poco più su del buco del sedere, in più va in bagno un di sciolta quando fa la cacca. Potrebbero essere per caso i sintomi dell’ irrancidire dei crocchetti.
Buongiorno Costanza, da come li descrive sebrano più i sintomi di un’allergia alimentare. Io farei una visita veterinaria per capire per prima cosa se il problema sia l’alimentazione, quindi qualora secondo il collega lo fosse può rivolgersi a un collega che si occupa di nutrizione per un’alimentazione idonea. Ma non è l’irrancidimento, i sintomi sarebbero diversi (senz’altro non il grattamento).
Buongiorno dottore volevo chiedere un consiglio il mio cane mangia riuso soffiato e tacchino e qualche volta nella giornata mangia dei croccantini che io tengo in un contenitore di metallo chiusi e mi durano anche 40 giorni ma non so se faccio bene perché avvolte mi va in diarrea e non capisco se possono essere stati i croccantini. Grazie
Buongiorno Serena, le cause della diarrea possono essere varie, quindi è difficile ipotizzare che possano essere i croccantini se non conosco il cane, né il tipo di vita che fa; potrebbe per esempio mangiare qualcosa fuori. Però è una domanda da rivolgere al collega che la segue, che può valutare le diverse cause della diarrea e capire quale possa essere il problema.
Buonasera, sono ospite da qualche giorno da amici, ho scoperto stasera che le corrocchette chiuse in un contenitore scuro sono però state al sole alcune ore nel pomeriggio perché ahimè batte proprio dove ho messo il contenitore, sono dentro la loro confezione ed erano ancora da aprire, si tratta delle trainer sensitive all agnello grazie mille per la risposta
Buonasera Samanta,
Qualche ora di sole non dovrebbe rappresentare un problema, ci vuole del tempo per ottenere l’irrancidimento, quindi non penso possa rappresentare un problema.
Buongiorno dottore
Ho acquistato un sacco da 12 kg di farmina zucca e agnello per il mio cane di 10 mesi.
Nel corso dell’estate è diventato inappetente ( stranamente perché è sempre stato vorace) e mi è stato detto che può essere normale, e nello stesso periodo ha iniziato a Fare la cacca più morbida a volte lenta, e abbiamo dato colpa al fatto che mangiava molto meno. Ora da una settimana ha ripreso appetito ma la cacca rimane molle e mucosa .Leggendo l’articolo sto avendo il sospetto sulle crocchette ( non sapevo di questi accorgimenti per la conservazione dato poi la grandezza del sacco ) io le conservo nel sacco originale ripiegato su se stesso ma in un sottotetto dove d’estate fa molto caldo, e visto anche le temperature di luglio e agosto….
Il veterinario mi ha consigliato di controllare che non mangi erba per qualche giorno e io sono abbastanza sicura che non lo faccia altrimenti cambieremo crocchette che lui mangia da sette mesi senza problemi.
Oggi proverò a comperare un sacco piccolo e conservarle meglio per vedere se ci saranno miglioramenti ma vorrei farle questa domanda: se le mie crocchette fossero irrancidite, potrebbero essere loro la causa della cacca con muco?
Grazie
PS : il veterinario ha già controllato le feci ed escluso vermi
Buongiorno Patrizia,
Grazie per la domanda. Ho letto, beh diciamo che se fosse irrancidimento i croccantini sono amari quindi non particolarmente appetibili: se ha voglia di assaggiarne uno (si, lo so che non è bello ma è il modo più rapido, l’altro modo è fare l’analisi del croccantini per i perossidi, quindi parecchio più complicato) lo sente subito. Però da quanto mi scrive, dato che il cane è giovane, e mangia da tanti mesi sempre lo stesso alimento (scelta non felice: https://www.youtube.com/watch?v=3Y_3KZMs3Wo ), non è che si è immunizzato a quei croccantini lì?
Valuterei con il collega questa possibilità.
L’irrancidimento comunque non da cacca con il muco, che invece è indice d’infiammazione intestinale.
buongiorno dottore, avrei una domanda circa la conservazione delle crocchette pressate a freddo, che hanno una durata di conservazione limitata (30-45 giorni): si potrebbero congelare? grazie
Buongiorno Cinzia, si, tutti i croccantini possono essere congelati. Ci sta che quando li scongela rimangano più umidi perché assorbono un po’ di umidità in scongelamento, ma non ci sono problemi a congelarli.
Buongiorno Dottore,
vorrei sapere se i croccantini possono essere conservati in contenitori ermetici in plastica al riparo dalla luce. Mi chiedevo se la plastica è controindicata nella conservazione degli alimenti o sono necessari materiali specifici?
Grazie per l’attenzione
Cordiali saluti
Buongiorno Chiara, dipende dalla plastica. Se è plastica alimentare (quella con il simbolo della forchetta e del bicchiere) non ci sono problemi perché ci sono normative che obbligano ad eseguire per quel materiale le prove di migrazione dei materiali; se il materiale va bene per tutti gli alimenti freddi (intendo non caldi che bruciano, tipo 100-200 gradi) va bene anche per le crocchette. Se non c’è il simbolo, potrebbe essere una plastica non controllata tipo per mettere degli attrezzi da lavoro e allora no, è da evitare.
Buongiorno dottore, grazie per la risposta al mio quesito. Quindi mi conferma che è sbagliato togliere i croccantini dal loro luogo di origine? Io ho travasato una parte dei croccantini in un contenitore ermetico in plastica, naturalmente conservato in una dispensa al riparo dalla luce. Purtroppo il gatto non gradisce quelli conservati nel contenitore ermetico – per quanto ben conservato – gradendo solo quelli presenti nella confezione original. Non riesco a coglierne il motivo.e allora le chiedo: la plastica può alterare il sapore dei croccantini? Si tratta di croccantini Purina Hepatic.
Buongiorno Chiara. No, non è sbagliato, è solo che vanno trasferiti in contenitore idoneo; se è un contenitore per alimenti va in generale bene. Il fatto che invece non li voglia mangiare dipende un po’ dal fatto che senz’altro non gli piacciono granché (gli hepatic non sono buoni, come sapore), e comunque a volte nei contenitori rimane o dell’olio dei croccantini precedenti (vanno lavati) o se ci aveva messo alimenti nostri a volte mantengono il loro odore, che li rende sgradevoli per il gatto.
E se il sacco di crocchette correttamente chiuso viene posto in un ambiente buio, fresco ma a volte umido può causare alterazioni? Irrancidimento o altro?
Buongiorno Ida, in generale se la confezione è chiusa bene non dovrebbe avere problemi. Il problema è il calore, non l’umidità dell’aria; certo, ambiente molto umido non fa irrancidire ma fa ammuffire i croccantini, però se succedesse se ne accorgerebbe della muffa (dell’irrancidimento no, ma secondo me non è un problema).
Buongiorno il mio rottweiler è stato malissimo con un infezione renale che gli ha procurato dei trombi, dei valori biometrici alterati, pressione del sangue alta globuli bianchi pure,insomma è stato ricoverato per tre giorni e tuttora segue una terapia. Abbiamo pensato ad un avvelenamento. Solo ora leggendo il suo articolo ho realizzato che ha mangiato per più di un mese dei croccantini di ottima marca che avevano un odore strano…appunto di rancido. Ho sottovalutato la cosa perché il cane li ha sempre mangiati volentieri.Potrebbe essere la causa della sua condizione? perché non si riesce a capire il motivo essendo un cane di 1 anno e mezzo che vive in casa. Grazie
Buongiorno Alessandra. Io non credo, perché i rilievi clinici che ha trovato sembrano più un problema di infezione (i globuli bianchi non aumentano in caso di avvelenamento, ma di infezione batterica o virale); poi ci sta che i croccantini abbiano subito questo fenomeno, ma questo porta a problemi nel corso del tempo e lentamente; un problema acuto così è batterico, difficile dire da dove sono arrivati i batteri al rene (ha mangiato qualcosa? Contatto con altri cani?) però non credo il problema sia quello che descrivevo nell’articolo, da quanto scrivo. Comunque sia, faccia attenzione sempre a quello che mangia, anche se non era causa di questo problema specifico non è detto che non possa portare problemi in futuro.
Buongiorno e grazie per l’articolo/video davvero molto interessante.
Per la mia cagnetta di quasi 3 anni con problemi non meglio definiti di intolleranza alle proteine, ho appena termintato la transizione dagli HA purina (che ormai era diventata una guerra farle mangiare) a Belcando Grain Free Ocean a base di salmone. Anche qui, farle mangiare questi croccantini sembrava essere davvero difficile (ci chiedevamo se avesse problemi a masticare crocchi così grandi… eppure è un cane di taglia media che non ha mai avuto problemi di masticazione). Nel frattempo abbiamo notato un rammollimento delle feci.
Oggi ho aperto il primo pacco da 12.5 kg… e li mangia con grande appetito e gioia!
Quelli precedenti eraano dunque sicuramente stantii o irranciditi a questo punto.
Ciò che le chiedo è se questo deterioramento del cibo possa aver influito sulla consistenza delle feci, o se “semplicemente” ci troviamo ancora una volta davanti a un croccantino “normale” non adatto alla cagnetta… destinata quindi a mangiare solo idrolizzati 🙁
Attendo il suo riscontro. Grazie mille
Buongiorno Chiara,
Grazie per la domanda. Ho letto e allora, intanto se le è stato fornito quel prodotto (HA) il problema non era un’intolleranza ma un’allergia, perché non ci sono croccantini specifici per le intolleranze; le feci le deve controllare tra qualche giorno, dopo 4-5 giorni dall’inizio del prodotto nuovo; sul fatto che però il vecchio croccantino avesse causato riduzione della consistenza poteva essere dovuto si all’irrancidimento, o al fatto che lo aveva dato per troppo tempo e iniziava ad immunizzarsi (essere allergica) anche a quello. Difficile però dirlo senza conoscere la situazione.
Grazie della risposta dottore. in realtà forse mi sono spiegata male: il rammollimento delle feci è iniziato con i nuovi crocchi, primo pacco piccolo utilizzato per la transizione che non ha mangiato volentieri. Da oggi, aperto il pacco nuovo, mangia con piacere. Deduco quindi che il primo pacco fosse stantio/irrancidito. e le chiedo se il rammollimento potrebbe essere stato dovuto alla condizione di conservazione dei croccantini o se invece questo è da escludere e ci troviamo davanti a un fallimento nel cambio di alimentazione (la transizione da HA purina a Belcando Grain free Ocean è stata graduale ed è durata 20 giorni. Da 4 giorni è passata al 100% di cibo nuovo. ma oggi è il primo giorno hce mangia dal pacco nuovo).
attendo sue. grazie ancora
Buongiorno Chiara, si, allora avevo capito male; però che il vecchio pacco non lo abbia mangiato volentieri potrebbe anche dipendere da un problema di sapore (non gli piacevano, banalmente), consideri anche questo. Per il fallimento dell’alimentazione vecchia difficile da dire, può essere però deve vedere la differenza ora con l’alimentazione nuova, tanto con le feci tempo 3-4 giorni di solo alimento nuovo e vede se il problema si risolve o no; nel dubbio, comunque, meglio considerare come allergeni gli ingredienti del vecchio prodotto, e non darli in futuro, per quanto sia difficile vista la situazione del vecchio pacco capire se il problema potesse essere l’irrancidimento.
Buongiorno dott!
Barbone nano che mangia crocche “ sporcate” ( 1 cucchiaino) con cibo umido di scatoletta. Per non buttare via la scatoletta aperta che avrebbe la durata in frigo di 2/3 giorni, dopo la apertura porziono il restante e lo congelo, scongelandolo poi in frigo al bisogno. Può andar bene?
Grazie!!!!
Buongiorno Laura,
Grazie per la domanda. Si, certamente può congelare l’alimento aperto per poi scongelarlo quando c’è necessità; l’umido si può congelare e poi scongelare senza problemi.
Buongiorno, volevo sapere se secondo lei è possibile tenere parte dei croccantini in sacchetti alimentari che chiuderei con la termosaldatrice e poi li terrei in una scatola al buio in una stanza. Compro il sacco grande e per risparmiare e stavo pensando di usare quel metodo. Grazie
Buongiorno Tiziana,
Va bene ma anche meno, anche senza termosaldatrice: se li mette nei sacchetti, elimina l’aria alla meglio con le mani, chiude con il nastro adesivo (è sufficiente, non è necessaria una chiusura ermetica, basta una chiusura normale) e poi le mette al buio in una stanza non calda è già più che sufficiente.
Buongiorno dott.io conservo nel frigo i croccantini ben chiusi perché comprando confezioni da 12kg ho paura che vadano a male e travaso in un contenitore ermetico quello che serve per la settimana .Volevo chiederle se va bene ?
Buongiorno Dominga,
Si si, tra frigo e contenitore ermetico non dovrebbe avere problemi. Attenzione che il contenitore in frigo sia chiuso, perché se i croccantini assorbono umidità rischiano di ammuffire.
Buonasera Dottore. Molto interessante l’articolo e molto utile. Avrei anch’io una domanda per quanto riguarda la conservazione delle crocchette: acquisto sacco di 12 kg che poi trasferisco nel contenitore di plastica acquistato nel negozio animali con chiusura buona e conservo nell’ambiente buio e fresco ma lo apro ogni giorno per prelevare la dose giornaliera. Da qualche giorno il mio cane di 2 anni non mangia volentieri. Possibile che siano alterati ? Grazie in anticipo per la sua gentilezza
Buongiorno Micaela, indicativamente se ben conservati difficile che irrancidiscano prima di tre mesi; se l’ha aperto due settimane fa, senz’altro il problema non è questo (deve valutare altri aspetti), mentre se l’ha aperto quattro-cinque mesi fa, allora è possibile; ma dipende molto da quanto tempo li ha aperti.
Buongiorno dottore, di recente sono passato ad un’alimentazione pressata a freddo, in seguito ad un rifiuto categorico del mio cane nel mangiare qualunque tipo di crocchetta (anche con aggiunta di un po’ di brodo di carne) e con mia sorpresa mangia queste crocchette molto volentieri. Mi è stato consigliato di conservarle nel frigorifero per mantenerle al fresco in modo da conservarle più a lungo senza comprometterne l’appetibilità e ritardare lo sviluppo di larve e vermetti che potrebbero formarsi all’interno. Il problema è che ho comprato due confezioni con due sapori diversi, quelle con bufalo e patate erano perfette, quelle con il salmone invece presentavano delle piccole ragnatele e dei vermetti all’interno della busta ancora chiusa. In questo tipo di crocchette è normale un fenomeno di questo tipo o devo buttarle? Ho contattato l’azienda che le produce e mi hanno rassicurato che è assolutamente normale e basta metterle in freezer per 24 ore, però vorrei anche un suo parere. Grazie dottore.
Buongiorno Matteo, grazie per la domanda.
Ovviamente no, non è normale. Quella che ha visto nell’alimento con il salmone era un’infestazione parassitaria che mette a rischio la salute del cane: i parassiti dei mangimi, anche quando non patogeni di per sé (larve di mosca, ad esempio) veicolano batteri e devono essere tenuti sotto controllo dall’azienda, e che non vengono eliminati dal congelamento (immagini una mosca che ci ha deposto le larve e quindi toccato il mangime: su cosa si era posata prima di posarsi sul mangime??). L’azienda deve tenere sotto controllo un’infestazione parassitaria, come richiesto (un esempio: Allegato 1, Parte B, punto 2-h del Reg. 183/05, ma ci sono tante normative che lo richiedono): I manuali di corretta prassi contengono informazioni appropriate sugli eventuali pericoli che possono insorgere nella produzione primaria di mangimi e sulle azioni atte a controllare tali pericoli, comprese le pertinenti misure
stabilite nella legislazione comunitaria e nazionale o nei programmi comunitari e nazionali quali: procedure, pratiche e metodi per assicurare che il mangime sia prodotto, preparato, confezionato, immagazzinato e trasportato in condizioni igieniche appropriate, compresi un’efficace pulitura e controllo dei parassiti.
Tra l’altro il Ministero della Salute, nel Piano Nazionale Alimentazione Animale, ha constatato proprio che i produttori di mangimi (in generale) hanno carenze nelle procedure di protezione dai parassiti: https://www.salute.gov.it/relazioneAnnuale2019/stampaDettaglioRA2019.jsp?id=2749
Un errore ci può stare, come può succedere di trovare infestazioni nella pasta, biscotti o comunque negli alimenti consumati dalle persone; però se lei compra un pacco di biscotti e ci sono dentro larve e vermetti cosa fa, li mangia? La cosa che fa più indignare un ispettore come me è però la risposta dell’azienda, che invece di scusarsi, ritirare il prodotto e sostituirlo, e migliorare le proprie procedure di controllo delle infestazioni parassitarie le ha risposto di far comunque mangiare il prodotto al suo cane, nonostante il congelamento non elimini eventuali batteri veicolati dall’infestante. Questa risposta da un lato denota poca serietà dell’azienda, dall’altro fa sospettare che questo comportamento sia sistematico. Non solo farei due domande all’azienda, ma suggerirei anche di avvertire il servizio veterinario dell’ASL competente del suo territorio per una segnalazione ufficiale. Non è per niente normale questo comportamento.
Dottore mi chiedevo se le confezioni aperte hanno una scadenza proprio per evitare l’irrancidimento. Ho sentito dire che i croccantini vanno consumati al max 3 mesi dopo l’apertura, alcuni affermano addirittura che vanno consumati al max 1 mese dopo l’apertura. Grazie
Buongiorno Marco. Non c’è un tempo limite perché dipende molto dalle condizioni di conservazione, però si, in condizioni di luogo fresco e asciutto si cerca di non superare i tre mesi per questo problema, a causa soprattutto del contatto con l’aria. In un mese difficilmente ce la fanno a irrancidire (poi nel caso è possibile fare un’analisi dei perossidi sul prodotto, ma mi sembra superflua…).
Buongiorno Marco, per la conservazione dei croccantini aperti, del gatto, lei parla di un luogo fresco e asciutto: addirittura 15 – 18 gradi. Ma d’estate anche in casa, non ci sono mai! ci sono invece 25, 27 gradi! In cantina c’è comunque umidità…. come fare?
Buongiorno Tiziana,
In questo caso, comunque meglio la temperatura più alta che l’umidità. Eviti la cucina, che comunque tende ad essere un po’ più calda, e magari metta in un armadio/credenza dove la temperatura è più bassa possibile; la temperatura alta è un problema soprattutto quando i croccantini sono vicini a forni/termosifoni, e in quel punto diventa anche più alta della temperatura della casa estiva.
buongiorno dottore, complimenti per l’articolo. volevo chiederle quali sono i tempi di irrancidimento delle crocchette se sono in vassoi di plastica esposti alla luce e temperatura.
Chi si occupa della colonia felina a volte le ammucchia anche sulla superfice di terra.
Le crocchette sono di colorazione molto accesa. Comunque sia non vengono consumate volentieri e si trovano a volte le stesse vomitate nella ciotola.
I coloranti che si usano per tali crocchette sono nocive a lungo termine visto che la colonia è stata pure sterilizzata?
grazie
Buongiorno Karolina. I coloranti non sono mai positivi per i gatti, per cui in generale se si riuscissero a dare croccantini senza sarebbero senz’altro migliori, anche se non è per quello, con ogni probabilità, che vengano vomitate; molto più probabile che qualcuno dei gatti di colonia abbia una gastropatia.
Riguardo al calore, dipende invece quanto ci stanno, di solito i croccantini delle colonie, venendo mangiati da tanti gatti, tendono a finire in fretta; l’irrancidimento si verifica sulla base di diversi giorni, per cui non credo sia un grosso problema per la colonia.
Salve dottor Guiggi, innanzitutto mi unisco anche io alla miriade di complimenti inerenti ai suoi articoli e video (mi sono da poco imbattuta in lei, ma li sto leggendo e vedendo tutti molto volentieri!). Come seconda cosa volevo chiederle un parere riguardo a delle crocchette in via di scadenza che ci sono state gentilmente regalate da un punto vendita, per farle provare al mio cagnolino. Sulla confezione vi è la dicitura da consumare preferibilmente entro, ma essendo il sacco da due chili e dovendo il mio cane fare il cambio graduale con le precedenti per sospette intolleranze, ho paura possano diventare dannose o irrancidire poiché non riuscirei a terminarle entro quella data … lei cosa mi consiglia di fare? Inizio lo stesso a dargliele oppure le butto direttamente? La scadenza è il 17 marzo e stando a quello che mi ha detto il punto vendita sono crocchette di ottima qualità (Virtus duck).
Ringraziandola anticipatamente per l’attenzione, le auguro una buona giornata!
Buongiorno Karin, mi scuso per il ritardo nella risposta, non mi venivano segnalati i commenti del sito.
Considerando che le crocchette hanno di solito scadenza due anni si, potrebbero irrancidire se si supera la scadenza (probabile), però questo non dovrebbe essere un problema per allergie o intolleranze; è più facile che non le voglia lui perché sono diventate amare.
So di essere poco d’aiuto perché rispondo tardi, ma spero possa essere utile per altre volte. Grazie mille!
Salve Dottore,la mia perplessitá riguarda la durata di croccantini per gatto una volta aperta confezione.Purtroppo credo di aver fatto un acquisto incauto perchè ho perso 12 Kili di crocchette al pollo monoproteici per gatto sterilizzato della exclusion ma è solo per un gatto.Immagino dureranno minimo tre mesi,anche se sigillo la confezione in modo ermetico posso stare tranquilla o è veramente troppo il tempo di durata?
Buongiorno Morena,
Grazie per la domanda. Si, ipotizzando che il gatto ne mangi 50 grammi al giorno (dico un valore medio ovviamente, non conosco il gatto) ne mangia un chilo in 20 giorni, quindi 12 chili in 240 giorni, circa otto mesi. E’ un po’ tanto. Sigilli e metta in un luogo fresco e asciutto, ma se trovasse un altro gatto con cui condividerli secondo me sarebbe meglio.