La fibra alimentare, che si trova principalmente negli alimenti di origine vegetale che si possono fornire ai cani e ai gatti, è un composto non essenziale, dal punto di vista nutritivo, per nessuna delle due specie. Tuttavia può risultare (specialmente in certe situazioni) molto importante per la salute del loro intestino.
Spesso i proprietari parlano di “fibra” in modo generico, senza considerare che la fibra contiene a sua volta tantissime sostanze differenti dal punto di vista chimico, che hanno anche funzioni diverse nell’intestino del cane e del gatto.
In questo articolo faremo una descrizione generale della fibra, per cercare di capire, in caso ci sia bisogno di inserire alimenti vegetali nella dieta del cane o del gatto, come scegliere questi vegetali nelle alimentazioni casalinghe ma anche come scegliere l’alimento industriale migliore per i nostri amici a quattro zampe, senza fermarsi al valore di “fibra grezza” presente all’interno dei croccantini o degli alimenti umidi.
Ribadisco: la fibra non è essenziale, per cui non c’è da meravigliarsi se non compare nella dieta di un animale, in particolare se questo è un gatto; se si inserisce, tuttavia, deve essere inserita con una certa logica, che andiamo a vedere.
Di seguito la spiegazione completa con le fonti scientifiche; per chi preferisse vedermi parlare, trovate anche il video che ho realizzato su questo argomento.
Che cos’è la fibra?
La definizione di fibra, ad oggi, non è unica, perché ne esistono due definizioni divers a seconda, diciamo, del “punto da cui la si guarda”.
La prima definizione è di tipo fisiologico, biologico, e viene definita come (Fascetti A., Delaney S., Applied Veterinary Clinica Nutrition, pag.177):
La fibra alimentare è la componente dietetica resistente alla degradazione da parte degli enzimi del corredo enzimatico intestinale.
Questa definizione è particolare, perché dipende dalla specie animale che consuma un alimento: la fibra che è fibra per un cane non lo è per un tarlo del legno, che può mangiare praticamente tutte le componenti vegetali (compreso il legno, quindi ciò che è fibra per il cane, che il legno non lo digerisce, non lo è per il tarlo; in pratica, è difficile stabilire cosa sia fibra e cosa sia no, con questa definizione).
La definizione chimica, invece, è più universale ed è quella più importante per l’analisi degli alimenti, visto che proprio su questo si basano i valori che troviamo indicati nelle tabelle nutrizionali e anche negli alimenti industriali per cani e gatti (Cabras P., Martelli A., Chimica degli Alimenti, p. 32). La definizione è questa:
La fibra alimentare rappresenta la parte edibile delle piante corrispondente alla somma dei polisaccaridi di origine non amidacea e della lignina.
Dove si trova la fibra?
La fibra alimentare, seguendo la definizione chimica, si trova negli alimenti di origine vegetale, ma si compone di molte sostanze diverse tra loro. Costituisce principalmente la parete delle cellule vegetali, una struttura non presente invece nelle cellule animali che conferisce resistenza alle piante.
Questo significa che gli alimenti di origine animale, salvo casi particolari come quello dello stomaco bovino non pulito (in cui la fibra è comunque “qualcosa in più”, è il contenuto del tubo digerente che non fa parte, di per sé, dell’organismo del bovino), non contengono fibra, che deve essere necessariamente presa da alimenti di origine vegetale, come la frutta e la verdura.
Quali sono i tipi di fibra?
Di fibra ne esistono diverse tipologie, ma la distinzione che ci interessa maggiormente perché più pratica nell’alimentazione del cane e del gatto le separa in due categorie: la fibra solubile e la fibra insolubile (Case L., Daristotle L., Canine and Feline Nutrition, pag. 14).
La differenza tra questi due tipi di fibra è la seguente:
- Le fibre insolubili, che comprendono la lignina, la cellulosa e le emicellulose non hanno la capacità di disciogliersi in acqua. Riescono ad attirare acqua nella loro struttura, quindi rendono le feci più morbide, e stimolano i movimenti intestinali attirando acqua all’interno dell’intestino, dalle pareti, quindi sono utili per velocizzare il transito intestinale. Di solito non sono fermentabili (cioè non sono utilizzabili come nutrimento dai batteri che vivono nell’intestino del cane o del gatto).
- Le fibre solubili sono invece fibre che hanno la capacità di sciogliersi in acqua, aumentando la viscosità delle feci e, paradossalmente, rallentando il transito nell’intestino anziché velocizzandolo come la fibra insolubile. Questo non è necessariamente negativo, perché alcune fibre solubili (non tutte) sono anche fermentabili, e possono quindi essere utilizzate dai batteri intestinali come nutrimento. Nella loro attività metabolica, questi batteri producono i cosiddetti SCFA, o Acidi Grassi a Corta Catena. Tra questi grassi c’è l’acido butirrico, che gli studi scientifici (Case L., Daristotle L., Canine and Feline Nutrition, pag. 14) identificano essere un ottimo nutriente per le cellule dell’intestino, gli enterociti. Questa funzione è, naturalmente, attivissima negli animali erbivori, meno nel cane e nel gatto che hanno un intestino crasso piuttosto piccolo (rispetto a quello di un cavallo o di un coniglio, in proporzione) e non hanno prestomaci (come bovini e pecore); tuttavia, una certa quota di fibra solubile è in grado di migliorare il benessere dell’intestino, anche se non si deve esagerare perché la fibra in eccesso non verrebbe utilizzata, e non essendo nutriente renderebbe più difficile al cane e al gatto assorbire grassi e proteine, di cui ha bisogno.
Da notare che l’analogia, che a volte viene fatta, tra insolubile=non fermentabile, e solubile=fermentabile non è necessariamente vera: ci sono fibre insolubili fermentabili, come quelle presenti nelle brassicacee (il cavolo), e fibre solubili ma non fermentabili come la xantana o la metilcellulosa, solitamente usati come additivi gelificanti.
La fibra insolubile
Nella fibra insolubile è compresa, per prima cosa, la lignina, che è una delle poche componenti della cellulosa a non essere un carboidrato, come vedremo tra poco. E’ infatti un polimero organico che ha la funzione di tenere insieme la cellulosa e la emicellulosa.

La struttura chimica della lignina.
Questo significa che le altre due componenti insolubili, le cellulose e le emicellulose, in realtà sono carboidrati.

La struttura chimica della cellulosa.
A differenza però dell’amido, questi carboidrati non sono digeribili dall’organismo né dei cani e dei gatti, né di altri mammiferi come i bovini. I legami che tengono uniti tra loro le singole molecole di glucosio (che nell’immagine qui sopra vedete in nero), infatti, sono diversi da amido a cellulosa; se nel primo sono di tipo alfa, nel secondo sono di tipo beta; questo, in modo figurato, significa che i carboidrati sono disposti nell’amido così (McGuire M., Beerman K., Nutrition Sciences to Fundamental to Food, pag. 135):
- V-V-V-V-V-V-V-V-V-V-V-V-V-V-V
Mentre nella cellulosa sono disposti così:
- V-Λ-V-Λ-V-Λ-V-Λ-V-Λ-V-Λ-V-Λ-V
Questa differenza, che sembra banale, in realtà ha un impatto fortissimo sull’organismo degli animali. Infatti, l’enzima presente nell’organismo del cane e del gatto (più nel cane che nel gatto), l’amilasi, ha la capacità di digerire la prima catena, ma non la seconda, che percorre così l’intestino rimanendo intatta.
Per cui, per chi mi chiede: “è vero che nei vegetali come la carota ci sono i carboidrati”? La risposta è sicuramente si, ma questi carboidrati non sono disponibili, se non in piccola parte (alcune molecole di glucosio sono libere, non sono attaccate alla catena, si parla di “zuccheri liberi”), e non possono essere assorbiti dall’organismo del cane e del gatto.
Le cellulose e le emicellulose sono alcune tra le componenti più importanti e numerose nelle cellule vegetali, e ne costituiscono per lo più la loro parete. La fibra insolubile è comunque utile in alimentazione, perché se non ci fosse ci sarebbe il rischio di costipazione intestinale, specialmente nell’alimento secco in cui l’acqua è pochissima; se ce n’è troppa si rischia invece la diarrea, mentre se è davvero troppa tutta insieme, considerando che lo stomaco non la digerisce, il rischio è il vomito.
La fibra solubile
La fibra solubile è una fibra “viscosa”, cioè forma insieme all’acqua una componente simile alla gelatina, rallentando la velocità di transito nell’intestino; poiché per la maggior parte è fermentabile, però, permette la produzione degli Acidi Grassi a Corta Catena (SCFA), per cui non necessariamente è un errore fornirla, in quanto ha un effetto positivo sulla microflora intestinale.
Fanno parte della fibra solubile le pectine, presenti in molti frutti, e poi alcuni oligosaccaridi e l’inulina, oltre ad alcune gomme di origine vegetali. Tra queste, possiamo scegliere di inserire nella dieta fibre che siano utilizzate dai batteri non patogeni come i Bifidobacterium, e non possano essere usate da batteri patogeni come i Clostridi e Escherichia coli: fibre con questa capacità sono definite prebiotici, perché hanno la capacità di far crescere le popolazioni batteriche “buone”, non patogene, ma non quelle potenzialmente pericolose per l’intestino. Sono questi batteri a produrre gli acidi grassi a catena corta che nutriranno le cellule intestinali.
Ma non bisogna esagerare con la fibra solubile, in condizioni normali: abbiamo visto che con questo tipo di fibra il transito intestinale rallenta; inoltre la presenza di una sostanza viscosa nell’intestino rende più difficile assorbire gli altri nutrienti. E poi, se le fermentazioni sono complete, tra i prodotti finali c’è l’anidride carbonica, un gas che viene espulso dall’ano… che non è così piacevole per il proprietario (Fascetti A., Delaney S., Applied Veterinary Clinica Nutrition, pag.179).
Quale fibra è migliore per il cane e per il gatto?
Come abbiamo visto, entrambi i tipi di fibra sono buoni e cattivi allo stesso tempo, per motivi diversi, e non ce n’è una migliore rispetto all’altra.
La combinazione perfetta di fibre viene fatta con una proporzione tra fibra solubile e insolubile, e tra fibra fermentabile o non fermentabile; purtroppo, però, non esiste una “proporzione magica” che sia adatta ad ogni cane e ad ogni gatto, perché la fibra è una delle componenti alimentari più personali per i nostri animali domestici, e ogni caso necessita di una valutazione a sé, considerando che lo stato dell’intestino è diverso da animale ad animale ma, soprattutto, che la microflora batterica, il microbiota, può cambiare di molto anche tra animali che vivono in condizioni praticamente identiche.
Naturalmente, per chi segue un’alimentazione casalinga (cotta o cruda) scegliere il tipo di fibra migliore da inserire è più semplice perché si possono modulare gli ingredienti come preferiamo, mentre in quelle industriali tende ad essere più difficile perché la fibra l’ha messa il produttore, che la indica in un unico gruppo chiamato “Fibra grezza“.
Questo, però, non toglie che l’alimento possa essere analizzato nei suoi ingredienti (che chiaramente bisogna conoscere dal punto di vista botanico!) per capire quali alimenti sono contenuti all’interno e quindi quali tipi di fibra sono presenti; in caso di bisogno bisogna comunque ricordare che è possibile integrare all’alimentazione industriale della frutta o della verdura per migliorare sia il transito intestinale che la salute generale dell’intestino, quando non si ha possibilità di passare ad un’alimentazione casalinga.
Quale alimento scegliere quindi per un gatto di 1 anno e mezzo, maschio, sterilizzato di razza Maine coon che tende al sovrappeso e che vive in casa?
Le indico alcuni prodotti per neutri:
FARMINA VET NEUTERED MALE: 37 PROT., 10 GRASSI, 6,5 FIBRA, 7,8 CENERI, 1,20 CA, 1,10 FOSFORO.
ROYAL CANIN NEUTERED MALE: PROT. 40, GRASSI 10, FIBRE 5,28, CENERI 8,60, CA 1,17, FOSFORO 1,16, MAGNESIO 0,07
ROYAL CANIN NEUTERED SATIETY BALANCE: PROT. 35, GRASSI 10, FIBRE 9,2, CENERI 9,3, CA 1,33, FOSFORO 1,21.
La Farmina mi ha dato problemi di diarrea non so se per le troppe proteine rispetto ad altre marche. Qualitativamente sembra essere migliore in quanto alimento grain free o low grain però un grande marchio come la Royal non demonizza i cereali. Anche qui chi ha ragione di chi dobbiamo fidarci? Le proteine di pollame sono peggio della carne disidratata?
Grazie!
Buongiorno Mario. Purtroppo non è possibile dare una risposta su quale sia il miglior alimento senza conoscere la situazione specifica del gatto, sarebbe come chiedere ad un nutrizionista umano di scrivere una dieta per lei senza conoscerla, non è una cosa da prendere alla leggera. L’alimento Farmina può averle dato problemi per diversi motivi (reazione avversa al cibo?), che andrebbero approfonditi per capire quale sia la causa. Per il “chi dobbiamo fidarci”, la risposta è sempre la letteratura scientifica, né le grandi marche, né nessuno che non citi la letteratura. E comunque bisogna ricordare che non esiste un alimento o un ingrediente “migliore” in senso assoluto, ma per ogni singola situazione si fanno le dovute considerazioni. Mi dispiace non poterla aiutare più di così, per aiutarla in modo specifico per il suo gatto dovremmo fare una consulenza così, dopo aver conosciuto la sua situazione, so darle delle risposte personalizzate per lui. Grazie mille!
Buongiorno
Devo dare la fibra alla mia micia di 9 anni a causa di problemi di stitichezza.
Ho comprato i croccantini Fibre response della Royal Canin e vorrei mischiati alle crocchette che lei già mangia ma nn so in quali proporzioni.
Oppure è meglio darglieli separatamente ?
La gatta pesa 5 kg.
Ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta.
Buongiorno Silvana,
Le rispondo con una domanda, che faccio spesso ai proprietari di gatti stitici che si trovano nella sua situazione. Perché, invece di cambiare del tutto alimento, non associa semplicemente della fibra a quello che già mangia? La soluzione più semplice e anche “indolore” mi sembra associare un alimento ricco in fibre, o se non lo apprezza un integratore di fibre, mantenendo però la vecchia alimentazione, la stitichezza è una patologia più semplice da risolvere di quanto potrebbe sembrare.
Salve Dottore, ho una gatta di 8 anni che ha avuto episodio di fecalomi. Fatta manovra per svuotarla, adesso in terapia con Royal Canin Fibre Response, lattulosio e dovrebbe fare terapia per fegato (purtroppo parliamo di 10 chili di morbidezza). E’ una crocchettomane, pur non mangiando tanto, ma così rischia recidive, anche perchè stitica, pigra e (si è poi scoperto) con megacolon. Non riesco a farle mangiare del buon umido completo, assaggia (più che altro lecca) giusto un pò del complemetare (esclusivamente pesce)! Vorrei poterle dare crocchette più sane (in attesa di riuscire a convincerla all’umido)… poi leggendo questo post ho pensato di provare crocche migliori aggiungendo degli integratori di fibre per evitare di darle sempre lattulosio e Royal… come crocche non riesco ancora a venirne a capo, invece come fibre pensavo alla cuticola di psyllium in polvere, ma non so regolarmi… lei avrebbe suggerimenti su un buon integratore di fibre? ho pensato anche di darle dei probiotici in quanto essendo obesa, non più giovane e con peristalsi rallentata, ho una tremeda paura che debba sottoporsi di nuovo all’ “intervento” se non peggio. Chiedo scusa per questo messaggio così lungo, ma sono molto preoccupata… tra l’altro tra il veterinario che non mi sa dare risposte, il fatto che qui dove sono non ci sia molta cultura a riguardo, mi sta facendo impazzire. Se ritiene opportuno possiamo fare anche una consulenza? Mi piacerebbe fare una visita in realtà, ma geograficamente mi è impossibile! Chiedo scusa ancora per il disturbo e la ringrazio infinitamente per tutte le informazioni ed i consigli che da a tutti noi umani dei nostri amati pelosi… ce ne fossero di dottori come Lei… grazie davvero di cuore per tutto e spero in una sua risposta. Cordiali saluti e buon prosieguo.
Buongiorno Gabriella, grazie per la domanda.
Lo psyllium è una delle soluzioni che è possibile provare, però in situazioni come quella che si sta trovando a vivere di solito consiglio 6-7 integratori diversi, non tanto perché ci sia bisogno di darli tutti insieme, ma per avere alternative: questo è utile sia perché i gatti si stancano dello stesso alimento, sia perché tra i tanti che suggerisco il gatto ne apprezzerà uno o due. Importante anche calcolare la dose, sia in base a quanta fibra c’è già nei croccantini (o nell’umido, quando riuscirà), sia in base alla quantità e alla qualità (solubile, insolubile) della fibra presente nell’integratore. Per cui potrei dirle che, si, lo Psyllium può essere un’idea (se vuole provare, lo più già fare), però le suggerirei, si, una consulenza perché cerchiamo di approfondire la situazione, se vuole. Naturalmente avrò bisogno della documentazione redatta dai colleghi che si sono occupati della situazione precedentemente. Se le posso essere utile tramite consulenza mi invii pure una mail a valerioguiggi@gmail.com. Grazie!
La ringrazio davvero di cuore… scriverò quanto prima all’indirizzo e-mail per prenotare una consulenza. Grazie ancora e a presto!
Buongiorno, ho un gatto maschio castrato di 8 mesi circa, ha sempre avuto problemi di feci un po’ molli, maleodoranti e flatulenza. Gli esami delle feci sono risultati negativi anche alla giardia. Da radiografia si è notato colon leggermente dilatato (anche perchè pieno) e presenza di gas. Mi hanno prescritto fermenti specifici (Microbiotal – 1 pastiglia al dì) e Fibre solubili (Fibrasol – 1 misurino al dì) per un mese. Il risultato è che dopo una settimana di trattamento le feci del gatto sono peggiorate notevolmente e da un paio di giorni ha diarrea al mattino. Consiglia di sospendere la terapia? Quali possono essere le cause? Gli sto dando croccantini della Farmina grain free all’aringa e zucca, che già mi parevano abbondanti di fibre… Grazie
Buongiorno Germana. Purtroppo è difficile rispondere alla domanda senza conoscere la sua situazione, ma se c’è un peggioramento nel momento in cui aggiunge i fermenti (di solito è il contrario) secondo me la situazione merita un approfondimento per cercare di capire che cosa succede. Anche perché un gattino così piccolo che ha sempre feci molli e maleodoranti ha un problema che probabilmente deve essere risolta sul lungo periodo, per evitare problemi nel corso di tutta la vita. Se è interessata credo di poter essere d’aiuto con una consulenza nutrizionale, in questa situazione.
Buongiorno,
Ho due gattine Scottish di 8 e 5 mesi e volevo porle due domande relative all’alimentazionem
1. Leggendo l’etichetta dei croccantini ho notato la dicitura “fibra dietetica totale” dopo quella classica di “fibre grezze”. Qual è la differenza?
2. Cosa ne pensa della linea Kitten Optima Nova? I miei gatti la mangiano da quando sono arrivati in casa (anche se cerco di variare ogni tanto con altre marche come Oasy o Farmina) e al momento mi trovo molto bene. Volevo però il parere di un esperto.
Grazie in anticipo per la disponibilità
.
Saluti
Buongiorno Felicia, non avevo visto il commento.
“Fibra dietetica” non ha un significato legale, non so che cosa intendesse l’azienda precisamente; la fibra non è mai (o è sempre, dipende dai punti di vista) dietetica. Qual è la discrepanza tra i valori? Per l’altra domanda purtroppo non posso rispondere, perché non posso consigliare, né fornire pareri, sugli alimenti industriali senza conoscere la situazione dell’animale, a causa della deontologia veterinaria. Mi dispiace.
Salve, io ho un pastore tedesco di 7 anni. All’età di 4 anni ha avuto una torsione gastrica, è stato preso proprio per la coda ma l’intervento è stato impegnativo e debilitante. Asportata anche la milza!
Da quando si è “ripreso” però non digerisce niente oltre alle crocchette gastrointestinal (hill’s i/d sensitive)
Capitano però ogni tanto, diciamo a distanza di uno o due mesi, episodi di diarrea (a volte con vomito)
Ho notato che quando sta bene la quantità delle sue feci è veramente ridotta anche se sporca tre volte al giorno, e quando poi ha queste scariche di diarrea le prime sono veramente voluminose. È possibile che questi episodi siano dovuti al fatto che non riesce a svuotarsi bene bene e che quindi, avendo poi l’intestino intasato, si liberi con la diarrea?
Sarebbe giusto allora integrare la sua dieta con delle fibre per aiutare l’intestino a svuotarsi per bene in modo da ridurre questi episodi di diarrea? Se si quali?
Mi scusi se mi sono dilungata.
Attendo risposta
Grazie
Buongiorno Giulia, grazie per avermi contattato.
Purtroppo questa risposta non è possibile fornirla senza conoscere la situazione. Però per fortuna è relativamente semplice avere la risposta: una normale visita veterinaria, con palpazione, consente di sentire se nell’intestino ci siano molte feci, confermando così l’ipotesi. Per una visione ancora più chiara, può fare un’ecografia addominale. Una volta compreso, con sicurezza, se il problema sia questo, può procedere con una modifica adeguata dell’alimentazione, ma prima le sono necessari questi passaggi.
Salve, vorrei porle una domanda. Il mio alano di 15 mesi è un sospetto e quasi certo IBD. La sera per farle capire all’ultimo pasto si gonfia come un pallone , gurgugli intestinali e altro. Ora il mio vet gli ha dato una cur e prende il cortisone (prednicortene) e il metrobactin abbinato al forza 10 intestinal colon fase 1. Sono 8 giorni di cura ed i risultati non sono ancora arrivati e il mio vet mi ha detto che è ancora molto infiammato. Il mio dubbio sono anche le forza 10 che da quando le prende defeca molte volte al giorno e la sera molto lenta. Il veterinario mi ha detto che è una caratteristica di queste crocchette per pulire l’intestino. Quando mangiava le Royal Canin il risultata era migliore forse perché aveva meno fibre? Le intestinal colon ha quasi l’8% di fibre e questa cosa mi fa sorgere il dubbio che fermentano tanto nel cane e con il suo ibd non va bene. Quindi le chiedo un consiglio sul fatto delle tante tante fibre presenti in questo mangime se possono essere troppe oppure il problema è solo che il mio cane è ancora molto infiammato.
Buongiorno Marco, grazie per avermi contattato. Innanzitutto consideri che i risultati potrebbero metterci molto tempo ad arrivare, se davvero si tratta di IBD è una patologia cronica che potrebbe richiedere diversi mesi, per cui non si aspetti risultati immediati. Quando mangiava l’altro alimento il risultato poteva essere migliore per vari motivi, che vanno approfonditi; una componente si, può essere la fibra (ma non guardi la quantità, va guardata anche la qualità, come spiegavo proprio nell’articolo qui sopra), ma anche da altri fattori. Se, per esempio, l’IBD non ha ancora una diagnosi, potrebbe essere un’enteropatia responsiva agli alimenti, che richiede l’eliminazione di alcuni ingredienti (non posso sapere quali, naturalmente) per cercare di risolvere. In ogni caso è una condizione da affrontare anche dal punto di vista nutrizionale, perché nelle enteropatie generalmente (non so perché i colleghi abbiano scelto un’altra strada, però tenga conto che io non conosco la situazione del suo cane) prima si fanno le prove di eliminazione, possibilmente con un’alimentazione casalinga, poi se non risponde si passa alle indagini batteriologiche ed eventuale terapia antibiotica e poi, solo dopo, si passa alla somministrazione dei cortisonici. Non so se sia il caso di approfondire proprio l’alimentazione per capire meglio.
Salve, vivo con due gatti sterilizzati di circa 6 kg l’uno, rispettivamente di 5 e 3 anni, due mici sani e vivaci, senza problemi di salute. Come nutrimento secco sto dando loro Farmina Grain Free versione Neutered (per gatti sterilizzati) al pollo e melograno, l’apporto di fibre grezze consultabile dal sito è del 5.10%. Per dar loro un gusto diverso, ogni tanto, mi piacerebbe acquistare anche Farmina Ocean con aringa, zucca e arancia che però contiente solo l’1.80% di fibre grezze ed è leggermente più calorico rispetto alla versione pollo e melograno Neutered.
La versione con aringa, zucca e arancia potrebbe non soddisfare pienamente il loro apporto di fibre? Consideri che fino a un anno fa davo loro dei croccantini Holistic della Almo Nature per gatti sterilizzati che hanno lo stesso quantitativo di fibre grezze della Farmina Ocean che vorrei prendere, e non hanno mai presentato particolari problemi, nè di digestione e nemmeno nella consistenza delle feci.
In attesa di una sua risposta le porgo i più cordiali saluti.
Buongiorno Rosangela, grazie per la domanda.
Il fabbisogno di fibre non è disponibile in un quantitativo standard come succede, per esempio, dalle linee guida nutrizionali per gli esseri umani. Non c’è una quantità minima definita di fibra per il gatto, tanto che alcuni gatti arrivano a non mangiarne proprio, perché anche piccole quantità potrebbero causare problemi.
La quantità di fibra va valutata per singolo gatto, e i problemi negli errori si manifestano principalmente con un cattivo stato delle feci, ma non è il suo problema. Però nello scegliere un nuovo alimento, a meno che possa essere seguita da un veterinario che si occupa di nutrizione e conosce i suoi gatti, le consiglio di non “fissarsi” troppo sulla quantità di fibra grezza: a parità di quantitativo, se il tipo di fibra è diverso (solubile/insolubile) o se ci sono altri ingredienti, come quelli minerali, che cambiano la consistenza fecale (tipo zeolite) la condizione fecale può cambiare (proprio in questi giorni ho seguito un gattino in cui l’alimento con più fibre lo faceva diventare più stitico… controllando l’etichetta si è poi trovata la presenza di un addensante minerale tra gli ingredienti, era lui il “colpevole”). La cosa migliore in questo caso è, quindi, provare e vedere il risultato.
La ringrazio moltissimo per la celere risposta e per tutto il supporto che dà attraverso il suo sito.
Buongiorno, ho trovato un gattino di circa tre mesi con diarrea. Portato dal veterinario ed effettuato i vari esami. E’ positivo a Giardia. Sto somministrando cibo gastrointestinal, prebiotici e probiotici (florentero) e fibra solubile (psyllium della solgar). Terminata la terapia farmacologia antiparassitaria per giardia (febendazolo e metronidazolo) è un mese che dal punto di vista alimentare somministro quello che ho scritto qualche rigo sopra. La diarrea è ancora presente, ma il gatto acquista peso e non ha altri sintomi.. secondo lei è giusta la scelta alimentare oppure posso fare altro ?
grazie
Buongiorno Marco,
Io la ringrazio per la domanda, ma non conosco la situazione, per cui non mi posso permettere di esprimere giudizi su una terapia per un gattino che non conosco, che non ho visitato e che non ho mai visto. Mi dispiace, però in questo caso se ha necessità di un secondo parere deve necessariamente rivolgersi ad un collega che abbia quantomeno la possibilità di visitare, benché io non sappia cosa le dia motivo di dubitare della terapia impostata dai colleghi.
Buongiorno dott.Guiggi, il mio gatto di 18 anni, con inizio di insufficienza renale , soffre di una forte stitichezza ,mangia solo cibo umido al quale aggiungo acqua in quanto non beve quasi mai dalla ciotola, effettuo, su disposizione del veterinario, flebo sottocute per ulteriore idratazione 2 volte a settimana. Volevo chiederle se l’aggiunta di fibre (fibrasol) può essere controindicata e se questo tipo di integrazione potrebbe disidratare ulteriormente il gatto. Grazie.
Buongiorno Laura. Si, l’idratazione non dovrebbe mancargli perché ha sia la flebo che l’alimento umido, per cui non dovrebbe avere problemi; le fibre dipendono invece dal dosaggio perché è chiaro che se sono tante causano diarrea, non essendo digerite (e quindi disidratano), se sono poche invece sono utili per l’effetto nutritivo che hanno sui batteri intestinali. Però se dovessero portare via acqua, questo sarebbe evidente perché si presenterebbe diarrea: per cui se c’è diarrea, chiaramente, interrompe la somministrazione ma se non c’è riduzione di consistenza delle feci non dovrebbe avere problemi.
cibo secco pressato a freddo con fibre grezze al 4.5 sono alte secondo lei?
Buongiorno Michela,
Le valutazioni dei parametri nutrizionali si fanno in base al cane o al gatto in questione. Non sono alte in senso universale, per qualcuno sono alte, per qualcuno anche basse. E poi la fibra grezza è un parametro generico, dipende dal tipo di fibra che c’è (si può evincere dalla lista degli ingredienti). Gli alimenti si valutano necessariamente conoscendo il cane o il gatto che li mangia.
Salve, ho un gatto di ben 24 anni(!) È sempre stato statico, negli ultimi giorni ha avuto un episodio di instabilità e disorientamento, non riusciva a spostarsi a tratti e quando lo faceva tornava poi indietro alla sua cuccia. Portato dal veterinario, la radiografia ha evidenziato numerose specie bloccate nell’ intestino, compreso un “tappo” che gli è stato tolto. La diagnosi non è chiara, fa riferimento a un possibile danno neurologico o ortopedico. Gli è stato prescritto lattulosio, psillio e perignidol. Nel frattempo, Billo si è ripreso, deambula meglio ed è meno disorientato, cerca la pappa fresca che spesso gli faccio a base di verdure e tacchino e farina di mais, ma defeca pochissimo. Non so cosa fare. Grazie per la risposta.
Buongiorno Irma, grazie per la domanda.
Le faccio i complimenti intanto per l’età del gatto, ma difficilmente purtroppo posso essere d’aiuto, perché bisogna conoscere la documentazione clinica, almeno avere un’eco o anche una radiografia e capire la causa e il perché della costipazione, per capire come poterla aiutare. Però le consiglierei un collega gastroenterologo in questo caso.
Con il casalingo che defechi meno che con i croccantini è normale, quindi bisogna valutare se il problema sia che defeca poco perché è stitico, o se defeca poco perché mangia casalingo. Però è una distinzione che deve necessariamente fare chi segue Bilbo.
buongiorno faccio una domanda perchè in alcune crocchette ci sono fibre alte con poche proteine mentre in altre è l inverso”?
Buongiorno Pasquale, dipende sempre dalla composizione, che viene scelta dall’azienda. Esistono tantissime crocchette diverse, quindi molta diversità nella composizione; cercando si trova un po’ di tutto, quindi anche prodotti con proteine e fibre alte entrambe, e altri con proteine e fibre entrambe basse. Credo abbia visto solamente alcuni prodotti tra i tantissimi.
Buona sera! La mia gatta, 11 anni, gatta europea, sterilizzata e sovrappeso, negli ultimi mesi ha avuto ripetuti problemi ad una ghiandola perianale (ascesso con sangue e pus curato con betadine, iruxol e antibiotico orale); il veterinario ha consigliato di cambiare alimentazione e dare qualcosa di più ricco di fibre e possibilmente monoproteico. Lei mangia già monoproteico (schesir sterilized prosciutto o pesce). Mi chiedevo se avesse altri croccantini più ricchi di fibre da suggerire o in alternativa se consiglia al posto o in aggiunta integratori
Buongiorno Valeria,
La ringrazio per la domanda, ma purtroppo non lo posso sapere, perché la quantità di fibre va stabilita per la gattina e lo deve fare il collega che già la segue. In generale, se non c’è bisogno di cambiare alimento suggerirei di aggiungere fibre come integrazione, soprattutto perché le può dosare meglio e cambiare la dose in base alle necessità (con i croccantini ce n’è una quantità fissa), ma quale integrazione e quanta lo deve stabilire il collega che la segue.
Buongiorno ho una gattina sterilizzata di quasi due anni che mangia umido per lo più complementare (di completo vuole solo monge delicate) circa 140 g al giorno e mangiava circa 38 g di crocchette firstmate e da quando ho cominciato a darle sta benissimo e non Ha più vomitato co e stava iniziando a fare sempre più spesso. Il problema è che prima faceva cacca ogni giorno poi si è stabilizzata ogni due giorni ma adesso aveva preso a farla ogni tre anche se la cacca è secca non è a pallone ed è formata. Le do pasta anti bolo ogni giorno è mangia tanta erba gatta senza vomitare ma ci sono sempre peli nella cacca e la vet mi ha consigliato di integrare con royal fibre response.. In effetti da quando lo do insieme agli altri croccantini è tornata a fare cacca ogni due 48 o anche 36 ore. Le chiedo dovrò continuare a dargli queste crocc insieme alle altre per sempre o posso integrare ci. Qualcos altro tipo la polvere di psyllium e in questo caso per quanto tempo e in quali quantità? Grazie
Buonasera Mariella,
Questa è una domanda da rivolgere al suo veterinario. Io purtroppo non conosco la situazione della gattina, non ho avuto la possibilità di seguirla e senza conoscere le darei senz’altro una risposta sbagliata: rivolga questa domanda al collega che già sa la situazione, le risponderà senza problemi.
Buongiorno dottore!
Il mio gatto di 11 anni è stitico.. Qualche anno fa il veterinario ci aveva consigliati fibrasol gg.
Io l’ho sempre dato, ma in questo perdio lo avevo smesso di dare per un po’, ora l’ho ripreso, ma mi sembra che abbia reso il mio gatto ancora più stitico.. Questo integratore non è più appropriato per il mio gatto?
Come posso scegliere un buon integratore?
La ringrazio
Buongiorno Miriam,
Purtroppo non lo posso sapere, perché bisogna conoscere il gatto. L’integratore non lo deve scegliere lei, ma il collega veterinario che la segue, sulla base delle necessità specifiche e dei rilievi in visita clinica.
Buongiorno dottore !
Seguo con molto interesse i suoi video.
Ho un gatto di un anno castrato .
Ha avuto problemi di giardia per diversi mesi perché non diagnosticata correttamente da subito, perciò per molti tempi ha avuto feci molli o disserteria
Consigliato dal veterinario cibo anallergico il gattino è diventato adesso stitico (feci caprine).
Mi è stato consigliato di somministrare cibo con fibre.. ma cosa vuol dire??????
C’è una pappa che può risolvere il problema ?
Buongiorno Deborah, grazie per la domanda.
Cibo con fibre vuol dire che l’alimento o contiene più fibre degli altri (un po’ di fibre sono presenti in tutti gli alimenti), oppure che fornisce, oltre all’alimento, fibre per mezzo di un’integrazione. Probabilmente un alimento specifico per il suo gatto c’è, ma lo deve indicare precisamente il collega che la segue, io non conoscendo il gatto sono in difficoltà a fornirle indicazioni. Ne parli con il collega che le ha dato questi consigli.
Buongiorno dottore, ho un gatto maschio di 15 anni da tre anni circa prende urinay per struvite nelle vie urinarie ma da un po’ di tempo è subentrata anche stitichezza ormai cronica, provato con crocchette di gastrointestinal tutto bene x un mese poi sono ritornati i problemi uso anche olio di vasellina , come posso gestire le due cose mi può dare dei consigli
Buongiorno Ornella,
Grazie per la domanda. Ci vogliono dei lassativi, chiaramente non posso consigliare io non conoscendo la situazione ma ci sono varie integrazioni con funzione lassativa, o di ammorbidire le feci: si possono fare diversi tentativi, con prodotti diversi, ma ne deve parlare con il collega che la segue.
Buonasera Dottore. Da qualche giorno ho notato che la mia “cagnolina” di 6 anni, taglia media ha problemi di stitichezza. Ad esempio per due giorni, poi riesce e poi nuovamente altri due giorni di totale stitichezza. È un cane che fino a maggio ha praticamente vissuto in condizioni abbastanza di “abbandono”. Cattiva alimentazione e zero attenzioni. Alimentazione spesso basata o su carne cruda o nell’ultimo periodo su cibo umido da super mercato. Da maggio la accudisco io e le ho la linea n&d low grain. Vorrei passare in realtà al free grain e possibilmente a crocchette pressate a freddo. Al di là di ciò, come posso intervenire attualmente su questo problema? Ho inoltre notato qualche giorno fa, un frammento nelle feci del suo giochino in gomma. Potrebbe anche questo peggiorare o innescare la stitichezza? Grazie in anticipo.
Buongiorno Elisa, grazie per la domanda.
Io ne parlerei con il collega che la segue, perché va bene cambiare alimentazione ma sceglierei in base alla quantità, e alla tipologia di fibra, in base alla situazione; consideri anche che potrebbe non essere sufficiente cambiare alimentazione ma che sia necessaria un’aggiunta di fibra (o, nei casi più gravi, un lassativo) esterno. Ma è difficile dare consiglio senza visita, per cui ne deve necessariamente parlare con il collega che la segue, la soluzioni sono quelle che ho scritto ma sul cosa e il quanto va valutato caso per caso.
Gentile Dott. Guiggi, mi è stato suggerito nel protocollo che faccio ap mio micio che purtroppo ha una grave insufficienza renale cronica. Io solitamente li tengo in acqua per lo sviluppo della mucillagine e non è proprio il massimo poi la somministrazione. Mi chiedevo se è possibile somministrarli senza ammollo o in alternativa utilizzare il Q. Diet pisillium pet. Grazie
Buongiorno Amanda, io la ringrazio per la domanda però non ho capito: “li tengo in acqua”… cosa?
Chiaramente non posso cambiare terapia, quindi all’ultima parte sul prodotto alternativo non le posso rispondere perché non conosco la situazione, ma se ho capito bene ha un prodotto che vuol sapere se va somministrato rinvenuto in acqua o no. Però non ho capito qual è il prodotto.
Buongiorno Dottore, il mio gatto maschio di quasi 14 anni, sono diversi mesi che continua a vomitare, quasi tutti i giorni, vomita cibo più o meno digerito, non subito dopo aver mangiato, ma parecchie ore dopo.
Sono mesi che provo diversi alimenti sia umidi che secchi, compreso gastrointestinal ma senza risultati, il veterinario mi dice che potrebbe essere qualcosa di cronico tipo gastrite.
Il gatto sembra stare benissimo, salta, corre è attivo.
Ho iniziato a dargli anche pasta al malto ma senza risultati.
Ora mi chiedo se forse eccedo con le fibbre nella dieta, visto che ormai sono mesi che acquisto solo cibo sia secco che umido per gatti con problemi di digeribilità.
Le feci mi sembrano regolari forse un poco di meno ma lo giustifico col fatto che vomiti spesso, urina parecchio.
Se può darmi qualche consiglio la ringrazio.
Mauro
Buongiorno Mauro, grazie per la domanda.
Chiaramente non conoscendo il gatto non lo posso sapere, però mi sembra corretto seguire la strada indicata dal veterinario e fare una diagnosi: prima deve avere la certezza di qual è il problema (gastrite cronica potrebbe essere, ma va stabilita la causa) e solo dopo potrà valutare una modifica alimentare o un trattamento terapeutico specifico (del tipo, la pasta al malto aiuta se il vomito è causato dalla presenza dei boli di pelo, ma se non ci sono non le serve a granché.
Prima ha bisogno della diagnosi, deve approfondire con il collega che la segue.
Buongiorno,
mi chiamo Cristina ho un maltese di 5 anni pesa 8 chili. L’ho preso da una famiglia la quale gli dava come cibo ultima poi lui non l’ha più voluto mangiare. Sono passata alla Royal Canin oro per circa 2 anno e mezzo e mi sono accorta che spesso alla mattina aveva dei rigurgiti gialli e le feci erano molli forse a causa del pollo
Allora sono passata a schesir Natural selection con fibra di mela e da subito ho notato che le feci erano tante e più volte al giorno ma almeno non vomitava la mattina. Ultimamente invece ha sangue nelle feci e spesso sono molto molli ed ha cominciato anche un po’ con il vomito. Ora chiederò al veterinario perché non vorrei che ci fossero anche dei parassiti. Il veterinario mi ha detto anche che può essere il cibo troppo ricco di fibre. Cosa ne pensa? Grazie buona giornata.
Buongiorno Cristina, grazie per la domanda.
E’ possibile che ci sia un problema di fibra, però da come la descrive mi viene più da pensare a un’allergia alimentare, se il problema è anche il vomito oltre alla diarrea; potrebbero essere anche parassiti, ma se le feci venissero negative valuterei la possibilità che il cane abbia delle allergie, quindi di impostare con il collega magari una prova di eliminazione per capire a cosa è allergico e regolarsi di conseguenza con l’alimentazione.
Buongiorno,
Ho un gatto di 18 anni affetto da stitichezza cronica e che recentemente ha sviluppato un megacolon. Ha molto gas intestinale e per ora assumeva un umido gastrointestinal allungato in acqua con mezzo misurino di fibrasol e la sera le crocche Royal Fibre response. L’altro ieri ha defecato normalmente e stamattina già, da radiografia (fatta perché aveva difficoltà a defecare) aveva già il colon pieno di feci. Forse sono troppe fibre? Ha un consiglio da darmi? È possibile avere un consulto con Lei a distanza?
Buongiorno Alessandra,
Grazie per la domanda.
Le fibre fanno aumentare il volume fecale, però ammorbidiscono anche le feci; è normale che aggiungendo fibre all’alimento, però il colon si riempie prima; se escono non dure vuol dire che va bene così, se sono ancora dure potrebbe esser necessario o aumentare la quantità di fibra (magari non con i croccantini, ma con specifici integratori) o, se la situazione è grave, pensare ai lassativi. Intanto chieda al collega che la segue, poi se ha necessità per una consulenza online mi può inviare una mail all’indirizzo valerioguiggi@gmail.com. Grazie mille.
Nelle etichette, quando indicate, di quali nomi di fibre ci possiamo fidare?
Ligninocellulosa
Xilosio
Buongiorno Lucia, grazie per la domanda.
Le fibre si scelgono caso per caso, per cui nessuna è sempre si o sempre no, dipende dalla situazione. Tutte (comprese lignocellulosa e xilosio) sono autorizzate dal registro degli ingredienti dei mangimi per l’alimentazione animale perché nessuna ha un effetto tossico per il cane e il gatto. Se ci sono rischi, la fibra viene rimossa dall’elenco e non può essere più utilizzata (da nessuno).
Per cui non è una questione di fiducia, quanto di adeguatezza alle necessità del suo cane o gatto: deve valutare con il collega che la segue con l’alimentazione questo aspetto.
Grazie per la risposta, è che molti gruppi sconsigliano etichette in cui c’è xilosio in quanto considerato zucchero..
Buona sera
Ho scoperto recentemente che la mia gatta di 10 anni soffre di megacolon ed aveva fecalomi.
Il veterinario mi consiglia di passare ad un cibo più ricco di fibre e la somministrazione di lattulosio.
Potrei aggiungere direttamente delle verdure all’umido che gia mangia?
Crude o cotte?
Quali sono ammesse e quali vietate per i gatti?
Quante?
Grazie fin da ora per l’eventuale aiuto
Francesca
Buongiorno Francesca,
Grazie per la domanda.
Allora, i consigli del collega sono senz’altro corretti, ma sul cosa e quanto deve aiutare lui, io purtroppo non conosco la situazione; il megacolon c’è a diverse gravità. Per cui le verdure generalmente si possono inserire, ma dipende dalle necessità di fibra: se, ad esempio, servirebbero 50 grammi di verdure (tipo finocchi, si preferisce la fibra insolubile) al giorno ma sono troppe e la gatta non le mangia, necessariamente deve usare un integratore di fibre, se non vuol passare ad un cibo più ricco di fibre. Il lattulosio invece no, è una cosa diversa (lassativo osmotico) che non può essere sostituito dalla fibra, né da quella dei croccantini, né da quella delle verdure.
Però sul cosa, quanto, crude o cotte (questo in realtà dipende più dal gusto della gatta che dalla patologia), necessariamente deve chiedere al collega veterinario che la segue per la nutrizione, sono domande troppo specifiche per poter rispondere senza conoscere la situazione.