Tra i tanti ingredienti, spesso poco compresi, che si possono trovare negli alimenti industriali per cani e gatti, nella lista degli ingredienti, ci sono le proteine idrolizzate. Si possono trovare, come si può vedere dalle due etichette qui sotto, un po’ in tutti gli alimenti, ma in particolare si trovano spesso negli alimenti per cani e gatti con reazioni avverse al cibo, quindi destinati all’alimentazione degli animali allergici.
La maggior parte delle volte, come vediamo qui sopra, l’indicazione non riporta solamente “proteine”, ma il prodotto di partenza dell’idrolisi: si può quindi trovare, per esempio, fegato idrolizzato oppure farina di piume idrolizzata. E alcune di queste diciture spaventano, perché sappiamo che una piuma è un alimento pressoché indigeribile sia per il cane che per il gatto.
Per questo motivo, ci chiediamo: che cosa sono precisamente le proteine idrolizzate? Sono veramente utili, sono innocue o sono pericolose per il cane e per il gatto? A che cosa servono? E se il mio cane o il mio gatto ne ha bisogno le dovrà assumere per tutta la vita?
Proteine idrolizzate: cosa sono? La definizione normativa
Per capire che cosa siano le proteine idrolizzate dobbiamo verificare la definizione normativa, che troviamo nel Regolamento UE 2017/1017.
Qui troviamo due definizioni, quella generale di “idrolisi” e quella, più specifica, di “proteine animali idrolizzate”, accompagnata dalle diverse definizioni delle proteine vegetali idrolizzate.
Si definisce idrolisi (Allegato 1, Parte B, punto 40):
La riduzione della dimensione molecolare mediante appropriato trattamento con acqua, calore/pressione, enzimi o acidi/alcali.
Si definisce invece “proteina animale idrolizzata” (Allegato 1, parte C, punto 9.6.1):
Polipeptidi, peptidi e aminoacidi, e loro miscele, ottenuti per idrolisi di sottoprodotti di origine animale, che possono essere concentrati per essiccazione.
Cosa sono e come vengono prodotte?
Per capire meglio che cosa siano le proteine idrolizzate bisogna capire che cos’è il processo di idrolisi.
Le proteine non sono composti singoli, ma sono strutture complesse composte da tante unità di base dette amminoacidi. Sono catene, per cui gli amminoacidi sono legati tra loro, e rimangono collegati tramite il legame peptidico.
L’idrolisi è il processo che rompe il legame peptidico. Non li rompe tutti, ne rompe alcuni, il cui numero aumenta man mano che l’idrolisi progredisce. Così le proteine complesse vengono scomposte in proteine più semplici, poi in polipeptidi, cioè catene di amminoacidi più o meno lunghe (che non hanno più la struttura delle proteine), fino ad arrivare agli amminoacidi, le unità di base.
Il processo di idrolisi può essere:
- Naturale, ed avviene nello stomaco degli animali, anche in quello del cane e del gatto (o nel nostro); è permesso dall’acidità gastrica e dagli enzimi, e le proteine vengono smontate in piccole catene di amminoacidi che, poi, verranno assorbite. Il processo è più o meno efficiente in base a vari fattori, che abbiamo visto nell’articolo sulla digeribilità delle proteine.
- Artificiale, ovvero fatto in laboratorio. In questo caso le proteine vengono messe in contatto con acidi o enzimi che spezzano le catene di proteine formando polipeptidi e amminoacidi singoli. L’idrolisi è quindi, praticamente, una predigestione delle proteine che arrivano nello stomaco già in parte scomposte, già digerite, togliendo quindi parte del lavoro allo stomaco e modificando sostanzialmente la loro struttura, modifica che le rende utili per gli animali allergici.
Il processo di idrolisi (in questo documento viene mostrato, per esempio, il processo per l’idrolisi delle proteine del pesce, destinate proprio all’alimentazione degli animali) è sicuro, e per i mangimi di solito è catalizzato dagli enzimi, che distruggono le proteine e le predigeriscono.
L’idrolisi si può fare con qualunque proteina, anche nobile, ma la normativa rende possibile partire dai sottoprodotti di origine animale, come abbiamo visto prima. Per il cane e il gatto si utilizzano principalmente (Pibot P., Biourge V., Elliott D., Enciclopedia della nutrizione clinica del cane, Royal Canin, 2006, pag. 126), le proteine derivanti dalla soia oppure dal pollo per questo processo di idrolisi, perché sono quelle più economicamente vantaggiose.
Del pollo, però, solitamente non si utilizzano tutte le proteine: in particolare, i sottoprodotti più “appetibili” per l’azienda mangimistica sono le penne e le piume dei polli macellati, che non si potrebbero utilizzare in nessun altro modo. Sulla confezione non sempre è scritto perché il Regolamento 2017/1017 non obbliga a scrivere la specie animale, né la parte di animale, da cui le proteine provengono, quindi a volte è possibile trovare semplicemente scritto “proteine idrolizzate”.
Le penne non sono digeribili (o lo sono pochissimo) sia dal cane che dal gatto, il cui stomaco non riesce ad effettuare naturalmente l’idrolisi di queste proteine, perché sono troppo compatte e molto resistenti; tuttavia, se gli enzimi gastrici non riescono a distruggerle la procedura industriale riesce dove lo stomaco del cane e del gatto fallisce, rendendo le proteine più piccole, più “morbide” e quindi attaccabili anche dagli enzimi gastrici; di conseguenza le proteine delle penne e delle piume sono più digeribili e assorbibili dall’organismo.
Queste vengono ridotte, infatti, ad una dimensione abbastanza piccola, così da avere due vantaggi:
- Rende possibile l’assorbimento intestinale, quindi di fatto nutre (mentre la materia di partenza, non assorbibile, non nutre);
- Non viene riconosciuta come allergene, perché la struttura è completamente diversa da quelle iniziale, quindi potrebbe essere usata come alimento in animali che con le proteine indigerite di quell’alimento hanno problemi.
Quando si utilizzano le proteine idrolizzate? Possono essere pericolose?
L’utilizzo delle proteine idrolizzate è legato soprattutto alle reazioni avverse al cibo, quello in cui le strutture complesse delle proteine rendono difficile la digestione.
Il successo di queste proteine, da questo punto di vista, è riportato in diverse fonti scientifiche, come questo lavoro, oppure libri di nutrizione (Hand M. et al., Small Animal Clinical Nutrition, 5th ed., Mark Morris Institute, 2010, pag. 618) mostrano i diversi benefici che queste proteine possono avere: risolvono la maldigestione proteica (perché sono già digerite), non si comportano come allergeni e possono essere facilmente assorbite in corso di malattie gastrointestinali; dal punto di vista scientifico, in nutrizione, hanno una loro utilità.
Ma attenzione, l’utilità è specifica per alcune situazioni, e non possiamo generalizzare; se utilizzate per un certo periodo di tempo possono essere utili dal punto di vista diagnostico, ma in generale non è il caso di continuare ad utilizzarle per tutta la vita dell’animale ma solo per un periodo limitato: cerchiamo di capire perché.
L’utilizzo più comune che viene fatto degli alimenti che contengono principalmente questo ingrediente è la diagnosi di una reazione avversa al cibo. Se un medico veterinario sospetta un’allergia alimentare nel cane o nel gatto può tentare di scoprire qual è l’alimento che causa reazione provando ad eliminare alcuni ingredienti dalla dieta. Con le diete casalinghe le cose sono più semplici perché gli ingredienti sono inseriti direttamente dal proprietario, ma se l’eliminazione deve essere fatta con i croccantini (ad esempio, perché il proprietario non può cucinare) può essere molto difficile riuscire ad eliminare completamente una proteina da un alimento (considerando che la maggior parte degli allergeni sono di natura proteica). Per questo motivo, invece di “ruotare i monoproteici” e andare sostanzialmente a caso, può decidere di utilizzare un alimento con proteine idrolizzate: se i sintomi dell’allergia si risolvono il problema probabilmente era causato da una proteina alimentare, mentre se non si risolvono va cercato altrove (ad esempio, in un allergene ambientale).
L’ho descritta in modo molto semplice, perché in realtà l’animale potrebbe essere allergico anche a componenti proteici o glicoproteici non carnei (ma derivanti, per esempio, anche dai carboidrati, o dai latticini usati come ingredienti), quindi la fase diagnostica è più complessa rispetto alla mia semplicistica descrizione, ma in generale l’utilizzo che dovremmo farne è proprio questo.
Supponendo che l’idrolizzato fermi la reazione arriviamo ad un punto in cui sappiamo che il cane o il gatto ha un’allergia alimentare. E a questo punto?
La diagnosi dovrebbe proseguire abbandonando l’idrolizzato e cercando di capire, provando diversi alimenti, qual è quello che causa le reazioni avverse, cosa che si può fare sia con alimenti industriali monoproteici che, più facilmente, con una dieta casalinga (cotta o cruda).
L’idrolizzato dovrebbe essere utilizzato, in modo esclusivo (cioè senza fornire altri alimenti, che complicherebbero la diagnosi) per un periodo di 4-8 settimane, il tempo necessario a capire se il problema dell’allergia si risolve oppure no. A questo punto abbiamo due possibilità:
- Abbandonare l’idrolizzato e cercare di capire qual è l’allergene alimentare, per identificarlo ed evitarlo per tutta la vita del cane o del gatto;
- Proseguire con l’idrolizzato perché il cane (o il gatto) ora sta bene ❤❤❤.
Chiaramente, la seconda soluzione non è la più indicata. Perché il cane o il gatto sta bene adesso, non significa che starà bene anche in futuro. Potrebbe aver bisogno di cambiare alimentazione, ad esempio per un problema di urolitiasi, per una patologia renale o epatica, per un periodo di ripresa (ad esempio, dopo un intervento chirurgico): che alimento viene fornito a quel punto?
Considerando che gli idrolizzati non sono specifici per le patologie menzionate, ci ritroviamo ad una vera e propria “roulette russa”, in cui dobbiamo dare (ad esempio scegliendolo tra gli alimenti Renal nel caso di patologia renale) un alimento più o meno a caso, che potrebbe scatenare nuovamente la reazione allergica la quale si va ad aggiungere alla patologia già presente.
Esattamente come succede nell’uomo, in cui è utile sapere che (per esempio) una persona è allergica ai crostacei e non va a mangiarli, rischiando di finire all’ospedale, negli animali è utile sapere a che cosa sono allergici per poi proseguire nella loro normale vita semplicemente evitando l’alimento che causa la reazione allergica, per sapere come comportarsi nel futuro della vita del cane. Avete mai visto una persona che mangia solo mele per tutta la vita perché è allergica a qualcosa, ma non sa bene a cosa?
Gli alimenti idrolizzati possono essere utili in una prima fase, di diagnosi, ma mantenerli a vita è, a mio avviso, nettamente sconsigliato per i motivi appena menzionati: se state utilizzando un alimento del genere, e lo state usando da diverso tempo, parlatene con il vostro veterinario, oppure parlatene direttamente con me o con un collega che si occupa di nutrizione, per trovare la soluzione migliore, nel lungo periodo, per le necessità del vostro cane o del vostro gatto allergico.
Salve Dottore, la mia gatta dopo 15 giorni di z/d che gli ha provocato feci molli sta mangiando ultrahypo della farminia .Sono passati circa altri 15 gg dopo un passaggio graduale che mangia esclusivamente queste crocchette ma purtroppo Le feci non si sono normalizzate.La veterinaria asserisce che deve continuare per almeno un’altra mese con questo alimento.Nel frattempo le sto dando i fermenti.Cosa ne pensa in merito?
Buongiorno Anita, purtroppo non conoscendo la situazione non posso dare risposte precise, però un mese e mezzo in cui la diarrea non si è risolta mi fanno pensare a qualcosa di diverso da una reazione avversa al cibo collegata a fonte proteica (che è la condizione che si sospetta se si danno i prodotti di cui parla). Magari considererei la possibilità che ci siano altre cause, e che la diarrea non stia rispondendo a questa prova alimentare. Ne parli con la collega.
Prova con royal canin…. Anch’io ho provato zd e ultraypo farmina le feci erano piene di muco… Con royal e andato a posto
Può succedere, perché solo i componenti di origine animale sono idrolizzate, ma l’idrolisi spesso non si estende ai prodotti di origine vegetale contenuti nei croccantini idrolizzati.
Oppure . Se idrolizzato sono passate alcune molecole mal idrolizzato.. Oo se idrolizzato il sistema immunitario lo riconosce ugualmente come pericolo, una nota dermatologa asserisce che pochissime fabbriche di crocche hanno macchinari all’avanguardia per lavorare lidroolisi.. E asserisce che sia con l’idrolizzato che con il. Casalingo si hanno gli stessi risultati… Ps la differenza la fa sempre il cagnolino….
Buongiorno, ho letto il problema del suo gatto provi [MARCA RIMOSSA] mantenimento della [MARCA RIMOSSA], prodotto monoproteico che normalizza in queste situazioni.
Non mi sembra proprio il caso di fare pubblicità ai prodotti commerciali qui.
Buongiorno il mio corgi di 3 anni da alcune settimane ha episodi di vomito seguito da dissenteria con sangue. Questa situazione dura 1 giorno e poi sta bene per circa 1 settimana e poi si ripete. La veterinaria ci ha consigliato crocchette idrolizzate per un periodo di 3 o 4 settimane perché secondo lei si tratta di intolleranza. Il cane si gratta anche
Buongiorno Monica, se la collega ha consigliato le idrolizzate sospettava allergia, non intolleranza. Il vomito dovrebbe risolversi nel giro di pochi giorni dal cambio alimentare, se il problema era un’allergia.
Buongiorno Dottore. Al mio gatto è stata diagnosticata la gastrite (a causa di vomito biliare è stata fatta anche ecografia). Dopo un ciclo di gastroprotettore e cibo gastrointestinal è migliorato e tra poco nuovo controllo. Nel caso si trattasse di allerfia alimentare come possiamo capire a quale alimento è allergico? Purtroppo, o per fortuna, la gastrite ha tempi più lunghi per manifestarsi e magari dopo un mese, ad esempio, di soli prodotti a base di tacchino, potrebbe essere presente ma non manifestarsi tanto da farci allarmare.
Buongiorno Elide, grazie per la domanda. Ci sono dei test allergologici, poco specifici però che possono dare una mano a capire, oppure i classici “test di eliminazione”, in cui si utilizzano alimenti a singola fonte proteica oppure gli idrolizzati, di cui in questo articolo, per verificare per esclusione (cioè, cambiando alimenti fin quando non si trova il “colpevole”) quali sono gli alimenti sicuri e quelli che, invece, andranno evitati perché gli scatenano allergia. Purtroppo test diagnostici perfetti, al momento, non ne abbiamo a disposizione.
Buongiorno dottore il mio gatto è stato operato di struvite e ossalato mi hanno detto di dare da mangiare urinary sempre ma può essere?
Buongiorno Katia,
Come indicato anche sulla confezione, no, non sono prodotti che si fanno a vita. Si fanno fin quando ce n’è necessità, anche perché lei ha un gatto, non una vescica da compagnia. Risolto il problema deve salvaguardare la salute del gatto nella sua interezza, non solo della sua vescica. Proprio per evitare questo fenomeno la normativa ha imposto l’indicazione di una durata massima per fornire gli alimenti urinary da scrivere obbligatoriamente sulla confezione.
Buongiorno dottore,
la mia chihuahua (2anni per 2.700kg) ha un’angiopatia epatica. Da Febbraio uso croccantini Hepatic Royal.
In questo periodo ho notato l’insorgere di una dermatite labiale e un prurito diffuso. A settembre faremo una visita dermatologica. Chiedo cortesemente se esiste la possibilita’ di una dieta casalinga per il nostro problema epatico?
Grazie
Buongiorno Consuelo, grazie per la domanda. Si, è possibile formulare una dieta casalinga per il problema epatico (naturalmente devo saperne di più sull’angiopatia), e per supportare anche il problema dermatologico. Di cui, però, prima di fare la dieta va approfondita la natura: le consiglio quindi di aspettare Settembre per la visita dermatologica, e in base al responso del collega (sapere se la dermatite dipende dall’alimentazione o meno) potremo procedere con la formulazione di un’alimentazione casalinga adeguata. Grazie mille!
Buongiorno dottore ho una cagnolina beagle (Maya) di 3 anni da quando era cucciola ha avuto subito problemi di vomitino mattutino. Per circa 2 anni è stata alimentata con cibo casalingo senza troppi problemi. All improvviso è comparsa diarrea che non si bloccava con terapie, siamo passati così a hypoallergenic royal tutto bene per 6 mesi poi di nuovo problemi con continuo cercare erba e legnetti. Passati a anallergic royal scomparsi sintomi di diarrea ma continua a volte a cercare erda, radici, legnetti. Abbiamo provato con ultra hypo farmina, con croccantini pressati a freddo niente di nuovo problemi. Ora di nuovo anallergic diarrea niente ma a volte continua a cercare erba ecc. Il mio veterinario dice che dovrà prendere a vita anallergic. Può indicarmi qualcosa lei? Anche per sentire un altro parere. Grazie mille aspetto sua risposta. A dimenticavo ha avuto anche due piccoli episodi di colite, abbiamo fatto sia analisi e ecografia ma tutto apposto. Possibile che non ci sono dei croccantini che posso provare di nuovo. Anche perché leggendo la sua pagina l idrolizzate a vita meglio di no. Grazie ancora
Buongiorno Barbara, grazie per la domanda. Purtroppo no, non posso consigliare qualcosa qui nei commenti perché non conosco la situazione e non posso indicarle qualcosa di “magico” che risolverà il problema; intanto non so se esiste, poi bisogna trovare quello che va bene per lui. Posso però fornirle qualche suggerimento: ad esempio, ha pensato al cibo umido o all’alimentazione casalinga per cercare di risolvere il problema? Perché ci possono essere differenze importanti, come spiegavo in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=-GItHWhe5JU . Se vuole possiamo analizzare insieme la situazione e cercare (attenzione, cercare, non abbiamo la garanzia di trovare) qualcosa che possa rimuovere il sintomo, nei vari tipi di alimentazione disponibile. Inoltre, un ultimo suggerimento: non è detto che il cercare erba e legnetti sia legato al problema della diarrea, forse potrebbe essere utile separare le due cose e fare quindi, con il suo veterinario, con me o con un altro collega, diagnosi differenziali separate per il suo problema.
Buongiorno Dottore , io ho una femmina di Fiat coated retriever, da analisi fatte risulta non avere nulla , tranne un’inspessimenti della peristalsi,del colon dovuto ad infiammazione causata probabilmente da intolleranza alimentare. Per cui le feci rimangono semiliquide e spesso va in diarrea. Il cane ha molto appetito ma, vuole mangiare solo alcune cose tipo pane secco non riesco a capire come fare ad alimentarlo , tra dieta casalinga, crocchette e umido non so più come fare per farlo mangiare.
Buongiorno Davide. Purtroppo si trova in una situazione molto complessa, una delle situazioni “classiche” in cui è necessario il supporto di un veterinario che si occupa di nutrizione, come me o un collega. Innanzitutto, comunque, la diagnosi: si sospetta intolleranza su che base? E’ stata fatta diagnosi differenziale con allergia? E’ stata fatta una dieta deprivativa (commerciale o casalinga)? E’ disponibile un’endoscopia, nel caso? Sono situazioni da analizzare molto nello specifico, altrimenti rischia di fare dei “mischioni” che non solo non risolvono ma, anzi, possono essere deleteri e peggiorare la situazione. Mi raccomando.
In questo caso l’endoscopia cosa metterebbe in evidenza? Riuscirebbe a determinare se la causa dell’infiltrazione è di origine virale o batterica invece che alimentare ?? Grazie.
Buongiorno, metterebbe in evidenza lo stato del tessuto; anche i batteri, mentre i virus no, non è in grado di identificarli perché non si vedono al microscopio ottico. Se il problema è da allergia alimentare, invece, non viene identificato direttamente ma può esser fatto indirettamente, qualora ci sia un’infiltrazione eosinofilica nella parete intestinale.
Buongiorno
Vorrei sapere cosa ne pensi del tacchino crudo come nutrimento al cane … mi è stato suggerito insieme alle verdure in un caso di malassorbimento .
A parte avere apparentemente risolto gli episodi di dissenteria, non mi convince per i batteri che il crudo possa recare in sé .
Grazie mille
Buongiorno Olga,
Grazie per la domanda.
Ma chi lo ha suggerito? Perché in questi casi, specialmente in condizioni di diarrea, il veterinario che da il suggerimento deve fare un’analisi del rischio per la presenza di carica batterica. E’ normale che la diarrea si sia ridotta: è una carne molto digeribile, specialmente da cruda, e un assorbimento migliore significa minor quantità di materiale fecale nelle feci e quindi l’intestino assorbe meglio l’acqua; questo può aver causato la scomparsa della diarrea. Ma se è il caso di darlo crudo lo deve stabilire il collega che la segue: la prevalenza delle malattie infettive nel tacchino la conosciamo, per l’Italia, dai diversi report annuali del Ministero della Salute; da lì si valuta se il rischio, per il singolo cane e a seconda della situazione, è accettabile o meno. Però è una valutazione che deve fare necessariamente il collega che segue il cane.
Buongiorno
Ho una maltesina di 12 anni e, in seguito ad un’ecografia addominale fatta a maggio (aveva perso peso), è venuta fuori una infiammazione cronica gastrointestinale. Premetto che da qualche anno, sotto consiglio del vecchio veterinario, cucinavamo noi la sua pappa (patata, riso e tacchino), ma dopo i risultati la nuova veterinaria ci ha consigliato di provare l’Hill’s zd (prima umido e poi i croccantini che le piacciono di più) per un paio di mesi e di rifare poi l’eco addominale. Purtroppo sono sorti vari problemi, da un’eco cardio la canina risulta avere un’endocardiosi mitralica per cui si siamo preoccupati di quello e alla fine l’eco addominale non l’abbiamo più rifatta. Da quando mangia Hill’s (soprattutto i croccantini) non ha mai avuto problemi di diarrea, vomito o altro, però ultimamente mi sembra affamata, a volte addirittura torna a leccare la ciotola vuota e chiede sempre di avere cibo (come premietti le diamo sempre i croccantini Hill”s). Nonostante abbia preso peso (normopeso) ci sta che non soddisfi il suo fabbisogno?
Buongiorno Giada, grazie per la domanda. No, se non soddisfacesse il suo fabbisogno energetico dimagrirebbe, quindi evidentemente non è così. E’ che magari era abituata a una dieta molto più voluminosa, i croccantini fanno meno volume e quindi le sembra di mangiare poco ed ha fame. Di solito in questi casi si aggiungono dei sazianti, alimenti che fanno molto volume ma caratterizzati da una scarsa digeribilità/concentrazione calorica, ma per capire quali bisogna necessariamente conoscere la situazione ed approfondire un po’.
Buonasera Dottore.
Le scrivo per porle una domanda su questo argomento. Ho acquistato delle crocchette light per la mia cagnolona meticcia d taglia grande. Ho notato leggendo gli ingredienti che contengono crostacei idrolizzati fonte di glucosammina. Gli ingredienti principali sono il pesce e altri ingredienti mentre i crostacei compaiono verso la metà della lista ingredienti. Vorrei sapere se i crostacei idrolizzati potrebbero dare reazioni allergiche. Visto che finora non ho mai riscontarato questo ingrediente nelle precedenti crocchette che prendevo per il mio cane. Come fare per capire se le crocchette lectollera bene? Grazie molte!
Buongiorno, si, i crostacei possono dare reazioni allergiche, che anzi nell’uomo sono così diffuse che sono state anche inserite nella lista degli allergeni del regolamento 1169/11. I crostacei idrolizzati, invece, se l’idrolisi ha ridotto le catene proteiche ad un peso molecolare inferiore a 10 kDa, no, non possono causare reazione. Per sapere se le tollera, però, non ci sono molte alternative: è necessario fare una prova.
Buongiorno Dottore,
la mia femmina di labrador che ora ha 12 anni soffre di malassezia da sempre ma ultimamente il cane si gratta di continuo. I veterinari da cui sono stato mi hanno sempre consigliato di darle da mangiare un monoproteico, ora mi hanno suggerito di dare al cane delle crocchette ipoallergeniche idrolizzate oltre ad avermi prescritto dei lavaggi ed avermi dato degli integratori.
Secondo lei, può la malassezia avere origine dall’alimentazione e soprattutto, visto che il cane non ne vuole sapere di mangiare le crocchette idrolizzate ha senso provare con una dieta casalinga?
Grazie
Buongiorno Emilio. No, la Malassezia non ha origine dall’alimentazione e non si cura con l’alimentazione, ma con farmaci specifici. Può proliferare però quando c’è uno stato di irritazione preesistente, causato anche da un’allergia alimentare, che suppongo sia il motivo per cui i colleghi hanno consigliato l’idrolizzato. Però si, può avere senso provare con un’alimentazione casalinga, naturalmente impostata (in un primo momento) per cercare di capire se c’è qualche alimento che causa una reazione allergica. E’ la cosiddetta “dieta ad eliminazione”, e ci aiuta a capire se, indipendentemente dal fungo, ci sia un’allergia alimentare o meno.
Buongiorno Dr. Guiggi, dopo aver letto il suo articolo molto interessante, avrei bisogno di chiederle un consiglio perché sono confusa e spaventata sule condizioni del mio cane. Ho un cocker che dopo aver fatto feci molli e col muco e dopo aver fatto prelievo dei prelievi è uscita fuori TLI a 93 quindi alta, folati 5,15 quindi bassi, vitamina b12 332 ok, lipasi 111 ok e canine pancreatic lipase a 588 quindi altissima, il vet ha dedotto che il cane soffre di malassorbimento e di conseguenza il pancreas ne risente ma non pensa si tratti di pancreatite. A lui do alimentazione casalinga con tritato di vari tipi di carne e a volte merluzzo, con zucchine o zucca e poco riso lavato. Lui vuole che gli somministri per un periodo l’anallergic della Royal perché sospetta un’intolleranza alimentare in modo da desensibilizzarlo per poi se starà meglio tornare alla casalinga andando a capire quale alimento lo disturba. Ha fatto 3 gg di antibiotico e sta prendendo fermenti e pare vada meglio. Lei cosa ne pensa? Sono molto confusa e preoccupata!
Buongiorno Alessandra. Mi rendo conto che sia preoccupata, però purtroppo un semplice commento non mi permette di dare un giudizio su una situazione in cui un collega ha visitato il cane e fatta la sua terapia. Per dare un giudizio dovrei avere a mia volta un quadro chiaro della situazione, per cui preferisco astenermi piuttosto che fornire consigli sbagliati. Ad ogni modo se il collega ritiene ci sia necessità di un prodotto idrolizzato evidentemente si, vuole identificare l’eventuale presenza di un’allergia alimentare. Ma attenzione, con un idrolizzato il cane non si desensibilizza (solo un’immunoterapia può aiutare in questo senso), semplicemente si toglie l’eventuale allergene e quindi la reazione si interrompe. Ma la prova con l’ipoallergenico serve solo a verificare che si tratti effettivamente di allergia alimentare, non serve a desensibilizzare. In coda, una domanda per riflettere: sicura che la dieta sia bilanciata? Perché da come la descrive non lo è.
Grazie dottore per la sua risposta, no infatti non ne sono affatto sicura che la sua dieta casalinga sia bilanciata.. Penso sia mancante di alcune cose di sicuro essenziali e soprattutto con problemi all’intestino e questi valori al pancreas avrà bisogno di una alimentazione specifica senza per forza ricorrere al cibo industriale. Ma prima di formularla Lei pensa necessitano altri esami?
Buongiorno Alessandra. Per la formulazione ho bisogno delle informazioni sul cane, generali, per poter fare la stima calorica. Sarebbero utili gli esami biochimici del sangue (che comprendano i valori pancreatici) e, visti i problemi all’intestino, anche un’ecografia addominale, da cui poi valuteremo se, nel caso, fosse necessario procedere anche con endoscopia. Ma prima mi fermerei all’ecografia.
Buongiorno dott. Giuggi, finalmente dopo un periodo di esami e dopo aver somministrato al cane un cibo secco anallergenico a base di piume d’oca idrolizzate al fine di dare proteine prive di allergeni, eseguiamo anche i test per le intolleranze e il risultato è che la maggior intolleranza è data dal lievito di birra, segue il manzo, poi in minor incidenza il grano, il pollo, pesci mix. Ha da un bel po’ di mesi che uso questo anallergenico di cui ovviamente non scrivo la marca, e il mio cocker non ha più manifesto problemi, ma come scrive anche Lei, non posso darglielo a vita, quindi avendo attenzionato diverse Marche di croccantini tra le migliori, vorrei un Suo parere su due delle quali posterò solo gli ingredienti. Ovviamente facendo un lento passaggio graduale.
La prima è questa:
Composizione: carne di maiale (30% di Maiale fresco, 18 % Maiale fresco disidratato, 2 % brodo di carne di maiale) ,patata dolce 26%, piselli, patate 8%, polpa di barbabietola, semi di lino ,vitamine e minerali, brodo vegetale, Omega 3 ,Mele 7.5g/kg, FOS 92mg/kg, MOS 23 mg/kg. componenti analitici: proteina grezza 26 %, Grassi 14% , Fibre grezze 3 % , Ceneri 8% , Calcio 2,41% fosforo 1,5 % , Omega 6 2,17%, Omega 3 0,78%. Kcal/100gr 354. additivi nutrizionali per kg: E672/Vit.A 15,000 IU, E671/Vit.D3 2,250IU, oligoelementi: E1/ferro 160mg, E2/Iodio 1.58mg, E4/Rame 60mg, E5/Manganese 110mg, E6/Zinco 130mg, E8/selenio 0,60mg
Senza aggiunta di conservanti, coloranti e aromatizzanti artificiali. Cibo conservato naturalmente con estratto di rosmarino e tocoferoli misti.
Ecco l’altra:
Composizione: Carne di Maiale 31% (di cui carne disidratata 17%, carne fresca 14%), riso (22%), piselli, amido di piselli, olii e grassi, favino, semi di lino (3%), polpa di barbabietola essiccata, erbe officinali (0,5%) (Lino, Ortica folia, Acerola, Tarassaco, Uncaria Tomentosa, Santoreggia, Timo, Fucus, Aglio), sostanze minerali.
Componenti analitici: Umidità 8%, proteine 24%, fibra grezza 2,9%, grassi grezzi 12%, ceneri grezze 7,7%, calcio 1,3%, fosforo 1,0%, Omega 3 0,48%, Omega 6 2,0%.
Additivi per Kg – Additivi nutrizionali: 3a672a Vitamina A 18500 U.I., Vitamina D3 1200U.I., 3a700 Vitamina E (t.r.alfa.toc.ac.) 150 mg, E4 rame 14,5 mg, E1 ferroso 29 mg, E5 manganese 58 mg, 3b605 zinco 65 mg, 3b201 iodio 3,1 mg, E8 selenio 0,15 mg.
Entrambe non hanno conservanti, coloranti chimici e aromi artificiali, le materie prime stando a quanto dicono sono di prima qualità e soprattutto non contengono lievito di birra.
Purtroppo in questo momento mi è impossibile fare una dieta casalinga, quindi ci tenevo a un suo consiglio in merito al fatto di sospendere il cibo con proteine idrolizzate a favore di cibi per cani intolleranti di qualità. Grazie sempre in anticipo.
Buongiorno Alessandra, grazie per la domanda.
Purtroppo non posso entrare nel merito della situazione e dell’alimento, quindi non posso valutare l’alimento che ha proposto in quanto la valutazione deve essere effettuata necessariamente conoscendo il suo cane. Le posso solo fare un appunto relativamente ai test allergologici: danno un’indicazione ma, una volta evitato quello che è stato individuato come allergene (non esistono test scientificamente validati per le intolleranze, ad oggi, ma credo semplicemente abbia confuso l’intolleranza con l’allergia, nel messaggio. Ad ogni modo, a partire dal test e con l’aiuto del collega (o di un collega, come me, che si occupa di nutrizione) è possibile individuare non uno, ma una serie di alimenti diversi tra cui variare in futuro. Anche perché altrimenti rischia, per esempio, che fornendo solo quell’alimento a lungo il cane si possa poi immunizzare, nell’esempio, al suino, e si troverebbe nuovamente a dover cercare un altro alimento da usare, ma a quel punto con un problema allergico in più.
Buongiorno dottor Guicci,
Le spiego brevemente la mia situazione attuale: ho una gattina di 5 mesi e un gatto di 16 anni in casa.
Il gatto maschio non ha mai avuto problemi di intolleranze o allergie di nessun tipo ed è sempre stato in ottima salute.
I due gatti sono stati tenuti separati finché la piccola non ha potuto fare il vaccino e poi, fatto il vaccino anche lui, sono stati messi insieme dopo qualche settimana.
Dopo poche settimane di convivenza tra i due, il maschio ha presentato arrossamento nelle orecchie e prurito con frequenti scuotimenti di testa.
È stata diagnosticata un’otite e successivamente curata con antibiotico.
Dopo tre settimane dalla guarigione si è ripresentato il rossore all’interno delle orecchie e il micio ha ricominciato a scuotere la testa. Premetto che la piccola, giocando, spesso gliele mordicchia.
Portato dal veterinario, il dottore ha escluso la presenza di acari e ha notato che il rossore era solo nella parte finale (interno ma verso la punta dell’orecchio) e non in fondo l’orecchio che invece risulta perfettamente pulito.
Oltre al rossore presenta delle croste.
Alla fine si è arrivati alla conclusione che sia una manifestazione allergica dovuta al fatto che probabilmente il gatto anziano abbia accumulato troppe proteine mangiando l’alimento kitten dell’altra micetta, poiché ogni tanto si sono scambiati le ciotole. Ammetto che possa essere capitato ma devo dire: di rado.
Il veterinario ha così prescritto per un paio di mesi un alimento intestinale con proteine idrolizzate del pesce.
Ora, magari la domanda è stupida ma da ignorante vorrei chiederle se un alimento intestinale dato per 2 mesi non rischi di far diventare il mio gatto stitico (ha sempre avuto le feci perfette) e se avendo “accumulato” troppe proteine vada bene poi dare un alimento con proteine idrolizzate…
La ringrazio per il suo tempo e le auguro una buona giornata, arrivederci,
Giulia.
Buongiorno Giulia, grazie per la domanda. Sarebbe interessante leggere la documentazione scientifica relativa all'”accumulo di proteine” perché, che io sappia, non esiste possibilità di accumulo. Gli amminoacidi, una volta scomposti, vengono assorbiti, utilizzati e poi espulsi (una volta modificati) con le urine. L’idrolisi dell’alimento, infatti, non riduce la quantità di proteine, solo le “predigerisce” come spiegato nell’articolo. I sintomi sembrerebbero essere legati non all’accumulo (che non ha basi scientifiche) ma ad una semplice allergia alimentare, che il gatto anziano potrebbe aver sviluppato verso l’alimento kitten che ha adesso. Per questo il collega le ha dato un idrolizzato, in cui le proteine sono predigerite. Non ha agito male il collega, solo che si è (secondo me) spiegato male. Per la stitichezza, generalmente gli alimenti intestinali non la provocano ma, per effetto degli addensanti, tendono a formare feci più morbide e voluminose (riducendo quindi al contempo sia la diarrea, perché addensano, che la stitichezza, perché ammorbidiscono le feci).
Chiedo scusa, ho erroneamente scritto male il suo nome, mi perdoni!
Giulia
No problem, succede 🙂
Buongiorno sono Maria e ho un problema con il mio buldog francese di 8 mesi, abbiamo cambiato diversi cibi in crocchette anche ipoallergici ma continua a non digerire il cibo xche’ al mattino spesso lo vomita lo ha ancora nello stomaco il veterinario mi ha dato un gastro protettore e x quei 15 gg stava bene poi quando la cura e finita ha ricominciato a vomitare, mi hanno parlato di idrolitici che lo aiuterebbero e’ vero?. come devo comportarmi e quali sono le marche che dovrei comperare ?grazie
Buongiorno Maria Rosa,
Con il gastroprotettore, che è un antiacido, cioè limita la secrezione gastrica degli acidi inibendo così il meccanismo del vomito, ovviamente smetteva di vomitare, però è un trattamento sintomatico, quando la cura si interrompe il vomito ricomincia se il problema nel frattempo non viene risolto. Gli idrolizzati potrebbero aiutarlo in due modi: il primo è che sono più digeribili, il secondo è che se il vomito fosse di origine allergica potrebbero evitare la reazione. Però è solo in questi due casi che sono d’aiuto, perché vanno indagate anche altre cause, come la gastrice cronica o la sindrome brachicefalica (ha un bulldog francese, brachicefalo, non lo dimentichi). Per cui è un tentativo che può fare, però non è detto sia risolutivo; dipende dalla causa, che va indagata magari con il supporto di un collega che si occupa di gastroenterologia.
Buonasera, credo che il mio gattino abbia delle intolleranze. Da quando sono passata da croccantini che come primo ingrediente avevano “proteine di pollame disidratate” ad altri che hanno come prima fonte “carne di pollame disidratata (30%)” ha iniziato ad avere problemi di diarrea. Può essere un problema di digestione della fonte proteica? Nel caso in cui dovessi somministrargli a vita un cibo che ha proteine di pollame disidratate potrebbe andare bene ugualmente per il suo sviluppo? Grazie per la risposta.
Buongiorno Silvia, grazie per la domanda. Per prima cosa, lei pensa ad un’intolleranza ma le domande che sta ponendo sono relative ad un’allergia, che sono due cose diverse. Entrando nel merito, invece, difficile che ci sia questa differenza perché il trattamento termico è molto simile, in questo senso. Io sospetterei di controllare le altre fonti proteiche, ricordi che non bisogna pensare solo alla fonte proteica principale, ma anche agli altri ingredienti. Comunque sia non le consiglio di procedere sempre con lo stesso alimento, perché come spiegavo in questo video https://www.youtube.com/watch?v=PQ84WSulr20 è un modo per predisporre il gattino alle allergie alimentari, quindi le consiglio di variare, se possibile, con alimenti diversi.
Buongiorno Dottore , intanto la ringrazio perché con il suo articolo mi ha chiarito diversi dubbi e mi ha aiutato a sbrogliare un po’ la matassa.
Dunque, ho un Cane corso di 15 mesi che fin da cucciolo ha avuto problemi gastrointestinali. A 6 mesi prime scariche di diarrea , fatte esami delle feci è risultato positivo alla giardia. Abbiamo fatto tutta la profilassi per la cura e per un mese sotto consiglio veterinario ha mangiato Gastrointestinal. Le feci erano formate ma rimanevano chiare e morbide. Siamo tornati poi alle sue crocchette (Composizione: Agnello (56%) (di cui 65% disidratato, 35% fresco), patata, amido di pisello, grasso di pollo, zucca essiccata (4%, corrispondente al 27% di zucca fresca), pisello intero, olio di pesce (aringa), proteine animali idrolizzate, cicoria essiccata (0,5%), lievito di birra essiccato (0,5%), carrube essiccate, glucosamina (0,05%), condroitin solfato (0,04%).) Niente da fare , di nuovo scariche di diarrea. Così la veterinaria mi ha consigliato di ripassare alle Gastrointestinal con due pastiglie a pasto di florentero e normalia. Ormai è da allora che mangia in questo modo ma le feci non sono a posto. In più sto notando dei sintomi di allergia ( perdita di pelo eccessiva , prurito ,perdita di pigmentazione sul muso , arrossamento interdigitale e una strana ciste che sembra una verruca sotto la zampa). Quindi l’unico messo che trovo tra le sue prime crocchette e queste è il pollo e avevo pensato di riprovare con delle crocchette non veterinarie monoproteiche. Ma ho paura che torni a star male.
La mia veterinaria sono mesi che mi liquida con “ è delicato di stomaco “ per questo martedì avrò un altro parere veterinario.
Nel frattempo volevo chiedere anche a lei un consiglio su come procedere e che esami fare per capire cos’abbia.
La Ringrazio anticipatamente.
Buongiorno Denise. Grazie per la risposta.
Allora, io ho letto ma più che altro secondo me, specie lato diarrea, quello che manca è la diagnosi; perché per adesso, almeno da quanto scrive, ha cambiato un po’ di croccantini ma approfondimenti gastroenterologici (l’ecografia soprattutto) l’ha fatta? Che senz’altro è utile secondo me in questa situazione. “Delicato di stomaco” non è una diagnosi e non vuol dire nulla.
Buonasera , ho aspettato a risponderle per avere il secondo consulto veterinario. Sono più tranquilla e anche fiduciosa. Mi ha suggerito di partire con due settimane di crocchette idrolizzate quindi resettare l’intestino e se le feci fossero ok , passare ad un monoproteico. In caso contrario fare un eco addome . In generale non ha riscontrato grossi problemi , ha un po’ la pancia indurita e mi ha detto che è semplicemente sintomo di un intestino infiammato,di non allarmarsi e di procedere per gradi prima di pensare ad eventuali allergie o problemi di altra natura. In generale l’ha trovato in salute, normopeso , orecchie pulite e un bel manto.
Spero di risolvere al più presto !
Grazie ancora per la sua disponibilità!
Oppure . Se idrolizzato sono passate alcune molecole mal idrolizzato.. Oo se idrolizzato il sistema immunitario lo riconosce ugualmente come pericolo, una nota dermatologa asserisce che pochissime fabbriche di crocche hanno macchinari all’avanguardia per lavorare lidroolisi.. E asserisce che sia con l’idrolizzato che con il. Casalingo si hanno gli stessi risultati… Ps la differenza la fa sempre il cagnolino….
Buongiorno, è vero, purtroppo non tutti gli idrolizzati sono uguali, l’idrolisi deve essere eseguita con una serie di parametri di qualità, altrimenti non aiuta per le allergie (un esempio è l’idrolisi con cui vengono fatti gli appetizzanti, non aiuta per le allergie alimentari). Per idrolizzato e casalingo dipende dal contesto, però da letteratura, in senso stretto, non è così. Di base l’idrolizzato è meglio del casalingo perché l’idrolizzato toglie tutte le fonti proteiche di origine animale, il casalingo almeno una ne lascia. C’è però da dire che l’idrolizzato non toglie le fonti proteiche di origine vegetale, nel casalingo invece si possono togliere senza problemi. Insomma, difficile dire che sono “equiparabili”, sono due cose diverse e come tali bisogna scegliere se preferire uno o l’altro a seconda delle situazioni; la differenza, appunto, la fa sempre il cane o il gatto.
Buongiorno Dottore, mi sorge un dubbio: la disidratazione può essere considerata tecnica di idrolizzazione?
Buongiorno Giulia,
No, non possiamo. La disidratazione è solamente un’essiccazione, togliere l’acqua tramite calore (o per liofilizzazione, che però è molto più costosa). L’idrolisi è un processo enzimatico che predigerisce le proteine, ci vogliono degli enzimi, pertanto è una tecnica completamente diversa.
Buongiornmo dottore. Ho due golden femmine, intere, coetenee ( 5 anni e mezzo). Una cresciuta sin da cucciola con una croccehtta superpremium agnello e mela Grain free di un noto marchio americano, l’altra adottata a due anni di eta’, con ittiosi, e che veniva nutrita a Barf. Passata da me a crocchetta superpremium al salmone, grain free, di noto marchio stavolta inglese. Seguito vari rumours sulla miocardia dilatativa provenienti dagli States…e relativi quasi esclusivamente ai grain free del marchio statunitense che usavo su una delle due…son passato a crocchette pressate a freddo superpremium di un marchio relativamente nuovo Serbo. proteina: pesce . Per entrambe. Nessun problema di adattamento o inconvenienti, solo che avendo appena fatto esami del sangue ad entrambe ( colesterolo alto per tutte e due, ma sappiamo che non e’ cosi’ preoccupante come per gli umani), sulla cana che ha sempre mangiato proteina pesce ed ha ittiosi si e’ evidenziato un dato relativo a leggera anemia. E mi preoccupa. Fermo restando le millemila cause e la proposta del vet di indagare anche a livello tiroideo, Le chiedo quanto l’alimentazione possa contribuire a sballare questo valore. Le due cane han sempre mangiato crocchette a contenuto proteico piuttosto alto ( da min 26 a max 27.5), e gli extra sono frutta e verdura “consentiti”. Mai avanzi, mai cibo a rischio…semmai biscotti secchi per cani nell’ordine max di 3 al gg. Da profano Le chiedo: possibile riequilibrare i valori agendo sull’alimentazione? Purtroppo sempre su proteina pesce debbo stare…per la famosa ittiosi. Per l’altra cana, invece, potrei optare per una crocca con % proteica piu’ bassa e abbassare un po’ il colesterolo ( limite 300, valore 400…). Anche perche’ e’ quella che mette su piu’ peso e, causa anche lockdown, e’ ben piu’ rotonda dell’altra. Mi creda, non ho MAI lesinato su cibo, cure, visite…nulla! Gia’ il pensiero di aver rischiato con la cana presa cucciola utilizzando anni il ( oltretutto costosissimo) mangime americano….mi turba non poco. Non vorrei ora che optando per il pressato a freddo e scegliendo il meglio…anbbia fatto una cavolata. Grazie mille per il preziosissimo ED UNICO servizio .
Buongiorno Renny, grazie per la domanda.
L’anemia può essere, si, legata a carenze alimentari, però le carenze sono poco probabili se ha sempre usato croccantini, perché sono in generale completi. Può succedere che una singola mandata di un singolo alimento abbia qualche carenza (è uno dei motivi per cui non si dovrebbe dare sempre lo stesso alimento!), però che ogni lotto abbia la stessa carenza di ferro, o di vitamina B12 (che possono causare anemia), è un po’ improbabile in generale. Però sono analisi complesse, prima di tutto devono essere prese in considerazione anche cause non alimentari, secondariamente devono essere valutate nello specifico, bisogna guardare tutti i valori nell’insieme per poter fare ipotesi che siano alimentari o meno. Io per sicurezza ne parlerei prima con il collega che la segue, anche se non si occupa di nutrizione le diagnosi differenziali le può fare. E poi, se ci sono dubbi che il problema possa essere alimentare, si può rivolgere a un veterinario che, come me, si occupa di nutrizione.
Buongiorno dott. Guiggi, sto provando a dare macinato di Bufalo, utilizzato nelle diete BARF, per capire a cosa è allergica la mia gatta, perchè attualmente ha degli sfoghi eusinofilici sulla cute. Essendo solo polpa, per quanto tempo si puo’ continuare a dare, prima di dover integrare ad esempio ossa e interiora, o passare ad un umido completo?
Oppure conviene dare direttamente del cibo idrolizzato industriale?
Buongiorno Massimiliano,
Dipende dall’età della gattina. Se è adulta, come immagino, anche per un mesetto la dieta può rimanere sbilanciata, perché lei fa comunque fronte alle sue riserve corporee di nutrienti, poi però a quel punto necessariamente va bilanciata, altrimenti rischia carenze nutrizionali. O viene bilanciata, oppure l’alternativa è si, l’alimento completo idrolizzato (che è già bilanciato).
Buongiorno dottore,
ho un levriero greyhound di 6 anni che ho adottato 2 anni fa. L’anno scorso di questo periodo ha cominciato a manifestare problemi di intolleranza alle crocchette agnello riso e patate che già mangiava ancor prima dell’adozione. A seguito di trattamenti probiotici e di integratori astringenti e di cambio della dieta proposta da una nutrizionista, siamo passati al cucinato provando gradualmente, bue, maiale e tacchino, con un iniziale netto miglioramento sia delle feci sempre morbide, sia dell’umore del cane. Durante l’utilizzo del tacchino, i problemi si sono riacutizzati in maniera più evidente, tanto che il veterinario ci ha suggerito, all’inizio di quest’anno di sottoporre il cane ad una visita endoscopica da cui è emerso che soffre di:
gastrite follicolare di grado moderato con contestuale gastrite superficiale cronica di grado lieve -moderato, enterite cronico attiva di grado moderato, grave e permanente impronta plasmacellulare con fenomeni di dilatazione dei vasi chiliferi di grado moderato, colite cronica linfoplasmacellulare di grado moderato.
Questo è quanto emerge dall’esame istologico.
A questo punto, siamo tornati, sempre dietro suggerimento della dietologa alle crocchette Gastrointestinal a base di pesce. Il cane è migliorato per un breve periodo, sebbene mostri spesso inappetenza e mancanza di stimolo a mangiare, fino a primavera, quando siamo ricascati in diarrea e deiezioni frequenti. Ha così seguito una terapia antibiotica per una settimana dopo la quale ha mostrato segni di ripresa. Abbiamo preso un’altra marca di crocchette ipoallergeniche ma i risultati sono che le ricadute sono più frequenti, soprattutto dopo che ha cominciato la terapia anti filaria e una profilassi contro i vermi.
Ci siamo rivolti ad un’altra veterinaria, per sentire un altro parere; ci ha consigliato di provare con crocchette con la proteina idrolizzata e così da un mese a questa parte stiamo somministrando un prodotto Ultrahypo. All’inizio il cane mangiava con interesse e c’è stato un miglioramento nelle deiezioni, poi ha cominciato a mostrare poco interesse per il cibo e così abbiamo dovuto integrare con l’aggiunta di un filino di olio di girasole per sporcare la scodella. Ciò nonostante non c’è stato il miglioramento aspettato delle deiezioni che sono sempre molto molli, soprattutto nell’ultima parte.
Secondo lei è possibile trovare un’alternativa alla crocchetta che stiamo somministrando e soprattutto esiste un cibo in grado di stabilizzare il cane evitando questa dissenteria ciclica.
Grazie per l’attenzione.
Buongiorno Umberto,
Grazie per la domanda. Ho letto il messaggio ma non sono ottimista in questa situazione; lei ha effettuato già una biopsia con istologico, che a quanto scrive non ha dato risultati “leggeri”, insomma nell’intestino c’è qualcosa che non va, come sa, e difficilmente la sola alimentazione può risolvere il problema. Certo, da supporto, però in accordo con i colleghi in queste situazioni può essere necessaria anche una terapia farmacologica, perché è difficile trovare una crocchetta che, di punto in bianco, riesca a risolvere tutti i problemi… Io le consiglio di farsi seguire in primo luogo da un collega che si occupa di gastroenterologia e poi, in accordo con lui, nel caso di considerare un’alimentazione casalinga (seguito quindi da un collega che si occupa di nutrizione) che potrebbe però anche variare nel tempo, in base alla terapia farmacologica e alla modifica dei sintomi con i vari cambi alimentari. Comunque è una situazione da approfondire.
Salve dott. Giuggi, le scrivo perché sono molto preoccupata per la mia cagnolina. Ha 7 anni, razza fantasia e di piccola taglia, e soffre di dermatiti cicliche da diversi anni che si manifestano principalmente nelle orecchie e nel musetto (delle volte anche delle chiazze nella pelle). Premetto che le ho sempre dato cibo casalingo preparato solamente per lei: carni con riso soffiato, senza sale e condimenti. Dell’insalata, belga, radicchio, carote a crudo o cotte con la carne. La veterinaria che la segue mi ha fatto eliminare diversi tipi di carne per andare ad esclusione, ma dopo tempo il problema si ripresenta. Adesso è quasi un mese che assume cibo idrolizzato della Royal canin, l’hipoallergenic per taglie small, ma la vedo diversa: è molto abbattuta e le noto l’addome un po’ duro. Secondo lei devo farle fare dei test allergologici? Per curare la dermatite delle orecchie ho usato OTOPET terapia. So che i cibi idrolizzati non possono essere usati per lunghi periodi, quindi sono molto preoccupata. Spero possa rispondermi presto, la ringrazio
Buongiorno, grazie per la domanda.
Io più che una prova allergologica, che ha un’attendibilità limitata, farei un percorso con un collega che si occupa di dermatologia, perché prima va fatta una diagnosi e va capito de dove arrivano queste dermatiti. Poi, se il collega dermatologo riterrà che il problema possa essere alimentare si può anche procedere con la nutrizione (la dieta che seguiva era bilanciata? Perché la dermatite potrebbe anche essere conseguenza di una carenza, e non di un’allergia, giusto per rimanere sull’alimentare), quindi se si sospetta allergia con una prova di eliminazione (da letteratura più attendibile del test allergologico, benché molto più lunga come tempistica) che si può fare anche con l’alimentazione casalinga. Però prima passerei dalla dermatologia, perché a volte le dermatiti hanno una causa che con l’alimentazione non c’entra.
Buongiorno Dott. Guiggi, la mia gatta soffre di enterite eusinofila dignosticata ormai 2 anni fa. Per lungo tempo ha mangiato prima zd e poi altri idrolizzati di pesce. Essendo la sua un malattia cronica, l’drolizzato non ha migliorato il suo problema e cioè cicli di vomito (non necessariamente cibo). Solo con cure cortisoniche il problema vomito si risolve. Volevo chiederle un suo parere. Ormai da anni la gatta mangia solo idorlizzato, ma appurato che ha una malattia cronica non derivante da allergia al cibo, mi chiedo se debba ancora mangiare idrolizzato. Mi può consigliare una crocchetta alternativa? Grazie mille
Buongiorno Fabrizio,
Grazie per la domanda. No, non posso consigliarle crocchette alternative se non conosco la situazione e non ho avuto modo di approfondirla insieme a lei, questa domanda specifica deve essere rivolta al collega veterinario che la segue. Posso invece rispondere all’altra domanda, e la risposta è no: l’idrolizzato ha senso solamente se c’è un’allergia alimentare, mentre se il vomito non deriva dall’alimentazione non c’è motivo di continuare a fornirlo (l’idrolizzato può essere più digeribile di altri croccantini, ma se riuscisse ad inserire dell’umido o del casalingo sarebbe ancora più digeribile anche dei croccantini idrolizzati, sarebbe una buona soluzione: ne parli con il suo veterinario).
Buongiorno, vorrei variare alimento ai miei labrador. Me ne hanno proposto uno che contiene carne di agnello disidratata al 32%,ma negli ingredienti leggo anche mais estruso e idrolizzati di proteine di pollo. Leggendo il suo articolo e rendendomi conto che si utilizzano le piume non sono più convinta che sia un buon prodotto. Cosa ne pensa?
Buongiorno Silvia,
Quando trova “idrolizzato di proteine” solitamente non sono le piume ma il fegato, è detto anche Digest ed è un appetizzante, che è necessario inserire altrimenti i croccantini non li mangerebbe nessuno. Se nota, è presente in quasi tutti i croccantini, proprio perché di base la loro appetibilità non è così elevata.
La ringrazio per la risposta. Sto cercando di trovare un buon prodotto che non mi costi un patrimonio. Non vorrei risparmiare e danneggiare i miei cani però. E il mais estruso? Mi sembra di aver capito sia una lavorazione per fare in modo che il mais non generi intolleranze. Grazie ancora.
Buongiorno, no, quella lavorazione è l’idrolisi, l’idrolizzato, ciò di cui parlavamo ieri. Però gli alimenti idrolizzati per fare in modo che non si generino -allergie- sono generalmente alimenti a base di carne, perché ad essere idrolizzate sono le proteine. Le piume di cui parlavamo ieri sono idrolizzate, e anche il fegato (per quanto usato come appetizzante) è idrolizzato in modo tale da non causare allergie.
L’estrusione è, invece, la lavorazione che fa espandere l’amido del mais (in modo simile a quando prepara i popcorn) e, aumentando la superficie di attacco da parte dell’amilasi pancreatica, ne permette la digestione. Tutti i carboidrati che trova nei croccantini sono sempre estrusi, anche se non viene indicato sulla confezione. Mentre con le allergie questa lavorazione non c’entra.
Buona sera dottore,
il mio gatto Maine Coin di 3 anni da un paio di mesi ha degli episodi sporadici di diarrea ogni 15 giorni che durano un giorno seguiti da ciclo di fermenti per 2 settimane. La veterinaria mi ha chiesto la raccolta delle feci per 3 giorni per scongiurare la presenza di parassiti come la giarda. Una volta consegnate le feci la dottoressa, al constatarne la compattezza, ha escluso lei stessa la presenza di parassiti ed ha sospettato un’intolleranza alimentare. Mi ha detto di eliminare l’umido per 20 giorni e di osservare il gatto. L’unico cambiamento che ho effettuato è quello di mischiare al suo solito secco un po’ di secco hairball della stessa marca. Le chiedo è possibile che sia questa la causa o il gatto può sviluppare intolleranze alimentari in età semi-adulta? Il gatto è abituato a mangiare umido alle 20 chiedendolo lui stesso, che espedienti posso attuare affinché il cambio di routine non lo affetti troppo? Grazie per la disponibilità. Buona serata.
Buongiorno Martina,
E’ difficile dare una risposta, però si, è plausibile che ci fosse una reazione avversa a qualche componente dell’umido e che rimuovendolo il problema si sia risolto. Difficile però dirlo con certezza senza conoscere la situazione.
Per la possibilità di sviluppare allergie (le intolleranze sono genetiche) in età adulta si, è possibile, il 75% si sviluppano da cuccioli e il 25% da adulti per quanto ne sappiamo, per cui si, è possibile.
Salve dottore, ho letto con interesse il suo articolo. Volevo sapere cosa ne pensa dell’utilizzo di mangimi contenenti proteine idrolizzate in cani malati di leishmaniosi, per cercare di limitare l’insorgenza dei cristalli nelle urine dati dall’utilizzo della terapia con allopurinolo. Grazie, Valentina
Buongiorno Valentina,
Io non l’ho mai fatto, soprattutto perché la comparsa dei cristalli non dipende tanto dal modo in cui è trattato l’ingrediente primario, le proteine (che sono idrolizzate) ma casomai dalla quantità di proteine che ci sono. Potrebbe avere un senso ridurre le proteine, ma perché si riducono gli amminoacidi precursori dei metaboliti che possono formare i cristalli. Dare un idrolizzato magari ricchissimo in proteine, peraltro rese più digeribile per l’idrolisi (quindi più assorbibili), non mi sembra abbia molto senso.
Buongiorno dottore, il mio beagle di 8 anni era alimentato con un monoproteico di pesce, ora da due mesi croccantini con proteine idrolizzate di soia , consigliate dal veterinario in quanto mangiava sovente erba, ma non aveva problemi di diarrea. Il problema si è ridotto, ma è sempre affamato . Penso che non sia una alimentazione idonea per molto tempo. Cosa posso usare di alternativo . Grazie. Marina
Buongiorno Marina, grazie per la domanda.
Come ha letto nell’articolo, con gli idrolizzati si va avanti per alcuni mesi ma poi si, vanno interrotti (per i motivi spiegati nell’ultima parte dell’articolo). Però la fase successiva non è semplice, nel senso che dovrà provare una serie di alimenti per cercare di individuare quali siano gli ingredienti che danno fastidio, se ci sono (dipende dalla diagnosi): non conoscendo la situazione non le posso consigliare io, ma necessariamente deve chiedere al collega che la segue e conosce la situazione.
Buongiorno dottore. Il mio meticcio di due anni, purtroppo ha tantissime allergie sia ambientali e sia alimentari. Per quelle alimentari è allergico a pollo, tacchino, piselli, patate, riso, soia, anatra,….. gli sto dando le crocchette e l’umido della Hill’s la liena Z/D.
Non ho trovato nessun altro tipo di marca compatibili come quelle della Hill’s. Per caso sa indicarmi qualche marca? Grazie e saluti.
Buongiorno Nadia, grazie per la domanda. Gli alimenti che cita sono idrolizzati, come quelli di cui parlavo nell’articolo e, purtroppo, di alimenti che contengono fonti proteiche animali che però non abbiano allergeni di origine animale ci sono solamente i croccantini idrolizzati. Si potrebbe fare dei tentativi con i monoproteici, ma per aiutarla va conosciuta la situazione: non le posso consigliare marche (non potrei comunque pubblicamente, farei pubblicità, ma poi in una situazione complessa se non ho un quadro generale della situazione ancora meno), le suggerisco invece di rivolgersi a un collega che si occupa di nutrizione e che sarà in grado di approfondire la situazione e, poi, a consigliarla correttamente.
Salve dottore, ho letto il suo articolo ed è molto interessante.
Le volevo chiedere in riferimento alla nutrizione di croccantini idrolizzati, avendo io un labrador di 8 anni che è risultato allergico a molti componenti alimentari e ambientali (avendo fatto test allergici), il mio veterinario mi ha prescritto un alimentazione per un mese di questo genere di crocchette.
Per il mio cane l’unico alimento che potrebbe non fargli male è il pesce, ma essendo allergico a soia, mais, grano, riso, patata, avena e piselli mi trovo in difficolta nel trovare un alimentazione (croccantini) adeguata per lui, non potendo portare avanti quel genere di alimentazione come lei dice su (e anche fattore economico dato che una busta da 8kg costa tanto) .
Cosa mi consiglia di fare? Cosa potrebbe accadere se il mio cane proseguisse con quel genere di crocchette idrolizzate?
Buongiorno Antonio,
Grazie per la domanda.
Allora, per un mese non succede nulla, mentre in seguito potrebbe succedere quello che scrivevo nell’ultima parte dell’articolo, in generale immunizzazioni alle fonti di carboidrati presenti nell’idrolizzato. Insomma, si cerca di non andare avanti per anni con questi alimenti perché si rischia che poi non vadano più bene nemmeno quelle, e a quel punto… cosa gli da? Nel caso, considererei un’alimentazione casalinga, se non lo ha già fatto.
Molti anni fa la facevo, poi per motivi di tempo sono passato al croccantino dato che risultava meno “perditempo”.
Non avrei problemi a iniziare nuovamente questo genere di alimentazione, solo che non so cosa poter dare al mio cane come carboidrato dato che come detto sopra è allergico a quasi tutto comprese le carni di maiale, pollo, agnello, tacchino e bovina.
Si ritroverebbe a mangiare solo pesce e non penso sia una cosa fattibile.
Sembra una cosa impossibile, ma purtroppo mi ritrovo con un cane particolare sotto questo punto di vista.
Cosa mi consiglierebbe per lui da mettere assieme al pesce o ad altro?
Buongiorno, ma perché vuole mettere i carboidrati in tutti i modi? Data la situazione, e dato che non sono necessari, non li metterei proprio: http://valerioguiggi.it/carboidrati-essenziali-nella-dieta-dei-cani-dei-gatti/
Grazie per la risposta dottore e scusate il ritardo, le volevo chiedere anche se le allergie alimentari possono essere circoscritte in una sola zona del corpo del cane (ad esempio solo bocca) o in più zone alla volta?
Buongiorno Antonio, possono essere anche circoscritte, essendo problemi di natura vascolare (infiammazioni perivasali), quelli conseguenti alle allergie, ci sono dei punti che possono risultare più colpiti di altri. Esempio tipico, i problemi circoscritti solo agli occhi, che possono dipendere da allergie alimentari, in alcune razze (tipo Maltese).
Buonasera Dottore, forse il mio quesito è un po’ complesso avendo 4 meravigliosi pelosi di cui tre allergici: il primo è un cavalier king di 8 anni, sterilizzato, allergico da sempre e ora anche in cura per il problema al cuore tipico della razza (con Vetmedin chew, e coractive)…con lui dopo numerosi inutili tentativi con ipoallergenici di marche diverse, abbiamo risolto solo con il Trovet regulator appunto…nel frattempo sono arrivati due shitzu che ora hanno due e un anno. Il primo soffre di importanti problemi gastrointestinali per approfondire i quali ha addirittura dovuto fare una gastroscopia, deve costantemente prendere fermenti (gli dò il normospor) oltreché il gastrotuss baby dopo il pasto, per lui il veterinario mi aveva consigliato il Vetlife UltraHipo ma nn gli piaceva assolutamente e così ho optato per il Trovet che dò peraltro a questo punto anche agli altri due, uno dei quali uno shitzu di un anno donatomi da un’allevatrice in quanto piccolo piccolo e con il pelo rosa…tutto questo a causa di un’allergia che senza andare ad indagare si è risolta alimentando anche lui con il Trovet (ora è cresciuto e il pelo rosa è quasi diventato del tutto bianco restando leggermente rosato sul muso e sotto il collo).
Leggo quanto scrive ed effettivamente era da tempo che meditavo su un cambio di alimentazione sia per farli “variare” e anche perché in realtà a parte il Cavalier che mangerebbe all’infinito qualsiasi cosa, gli altri non mangiano con grande entusiasmo il trovet.
Meditavo di tentare gradualmente con i nuovi alimenti a base di insetti ma ho il terrore di sbagliare qualcosa. Ho sentito dire che le proteine degli insetti non necessitano di essere idrolizzate e non danno allergie ma ovviamente questo può dirlo solo un esperto in materia. Laddove fosse vero mi chiedo poi però se l’alimentazione a base di insetti ha tutti i nutrienti necessari cmq al benessere complessivo…
Chissà se Lei mi può aiutare….
Grazie infinite cmq per avermi letto.
Un saluto
Michela
Buongiorno Michela. Allora, l’alimento a base di insetti, se “alimento completo”, è un alimento correttamente bilanciato (il bilanciamento dipende sì dalle proteine, ma nel caso manchi qualcosa vengono aggiunti degli amminoacidi sotto forma di additivi). Non vada per sentito dire, faccia sempre riferimento alle fonti (in questo caso il Reg. CE 767/09). E’ difficile essere allergici ad insetti alimentari perché non sono presenti quasi mai nei croccantini, per cui generalmente risolvono problemi di allergia, salvo chiaramente dover poi verificare caso per caso. Ne parli un attimo con il collega che già conosce la situazione, ma se la paura è lo sbilanciamento, se sulla confezione si riporta “alimento completo per cani” non ha da preoccuparsi.
Buonasera dottore, i miei due gatti di 8 mesi, fratelli, hanno mostrato problemi intestinali ripetuti con diarrea anche grave e ripetuta più volte nella giornata. Dopo diversi tentativi ho capito che il problema erano le crocchette di qualsiasi tipologia, anche quelle monoproteiche formulate appositamente per gatti intollerant (Prolife gastrointestinal o sensitive, Ultrahypo della Farmina, Exclusion Intestinal..)
Cessata la somministrazione dei croccantini e dato solo maiale o cibi umidi monoproteici al maiale sono cessati quasi immediatamente i disturbi gastronitestinali.
IN verità però avrei l’esigenza di reintrodurre il cibo secco per motivi di impossibilità di somministrare più di un pasto al giorno ai gatti. avrebbe qualche consiglio?
Potrei tentare un reinserimento progressivo? in che modo combinare con la cucina casalinga a base di maiale? oppure provare quelli a base di insetti? tuttavia non è la fonte proteica il problema visto che il maiale fresco lo tollerano benissimo
grazie mille
Buongiorno Caterina, grazie per la domanda. Purtroppo non è semplice, perché deve considerare due aspetti: nei croccantini ci sono sempre delle fonti di amido (potrebbero essere quelli gli allergeni!) e ci possono essere acari della farina (anche quelli possono essere allergeni). Ne deve parlare con il collega che la segue, e cercare di capire quali sono gli allergeni: fosse un amido può riuscire, perché se tipo c’è allergia al riso e prende croccantini senza riso risolve la situazione, se sono gli acari difficilmente potrà tornare ai croccantini purtroppo.
Salve Dottore, il mio border collie di quattro anni ha riscontrato cristalli di struvite e tracce di sangue nelle urine, dopo due mesi di alimentazione con R. Canin S/O sono sparite. Ora il mio veter. mi ha consigliato di proseguire con croccantini che evitano la riformazione dei cristalli.
Sono disorientato poichè non ho trovato un prodotto che vada bene a lungo termine, mi sa consigliare?
Buongiorno Eugenio, grazie per la domanda.
Il prodotto non lo deve cercare lei ma lo deve dire il collega che conosce la situazione: io non so aiutarla perché non conosco il cane, la sua situazione, non ho visto le sue analisi quindi non posso consigliare un prodotto in una situazione che non conosco. Però senz’altro il collega, che già sa tutto, non avrà difficoltà a consigliarle, mi sembra di gran lunga la soluzione più semplice.
Buonasera dottore la mia cagnolina sbiascica con la bocca soprattutto quando è distesa e deglutisce spesso dopo mangiato.
Spesso capita anche in auto.
Ho notato che quando dorme ha spasmi per tutto il corpo che durano secondi
Vorrei un suo gentile riscontro.
Grazie
Buongiorno Claudia. Da come descrive i sintomi, potrebbe essere un reflusso gastroesofageo. Non si può risolvere di solito, ma ci sono terapie che possono attenuare i sintomi fino ad eliminarli. Ne parli con il collega che la segue per la medicina di base per prima cosa.
Salve dottore da tempo oramai non sto facendo più vita e i vari consigli dei veterinari sembrano non siano di aiuto ,il mio gatto chicco di 12 anni ha iniziato con una tosse secca senza vomito,portato dal veterinario che fece un ecoaddome vide che il gatto era pieno di aria,e disse che molto probabilmente la tosse era dovuta da gas intestinali quindi mi segnò milicon gas e uno sciroppo per la tosse che non gli fece assolutamente nulla.Proseguii per una settimana senza risultati a pezzi e bocconi fra i vari consigli siamo arrivati ad un anno (ho fatto praticamente tutto da sola)fra un consiglio è l altro !ultima spiaggia provare croccantini anallergic della royal associati a monoproteico (visto che il gatto di mangiare solo croccantini non ne vuole sapere proprio).il gatto ha smesso di tossire le feci sono tornate solide fino a quando la veterinaria mi dice meglio sospendere anallergico dagli croccantini monoproteici così ho fatto!ci risiamo diarrea a non finire !quindi torno all anallergico …ma poiché non può nutrirsi di anallergico tutta la vita mi trovo a chiedere ? cosa devo fare??odio vedere il gatto apatico ,svogliato ho voglia di trovare una soluzione definitiva a questo problema.Puo aiutarmi ?
Buongiorno Lara. Ho letto il messaggio, e il problema sembrerebbe esser stato individuato correttamente dal collega, è una reazione avversa al cibo a quanto scrive. Però va capito a cosa è allergico o intollerante, e questo viene fatto con una serie di tentativi, detti “dieta ad eliminazione”, in cui si cerca un alimento non più idrolizzato, ma che comunque non contenga le sostanze che a Chicco danno problemi, che vanno individuate. Lo può fare con l’aiuto mio o di un altro collega veterinario che si occupa di nutrizione.
Buonasera Dottore,
il mio gatto di 7 anni l’anno scorso ha iniziato a mordicchiarsi la pancia e a grattarsi orecchie e collo, anche le orecchie tendevano a sporcarsi troppo e facilmente, mi è stato consigliato di dare umido e croccantini z/d ma l’umido gli portava molta diarrea per cui mi è stato detto di dare enterogermina per qualche giorno oppure solo i croccantini. In seguito all’assunzione di questo alimento ha iniziato ad ingrassare e dopo l’eliminazione dell’umido siamo arrivati a kg 7,8; indubbiamente il pelo è ricresciuto e ha smesso di grattarsi ma sono molto preoccupata per il peso, è un gatto di taglia grande ma assolutamente sovrappeso.
Vorrei riprovare ad introdurre le proteine e cercare di fare un’alimentazione ad eliminazione per cercare di capire a cosa è allergico, potrebbe darmi indicazioni e consigli in merito?
Grazie e saluti
Buongiorno Valentina, grazie per la domanda.
Si, è possibile fare i tentativi, va fatta una reintroduzione individuando una lista di alimenti che siano plausibili per la sua alimentazione. E’ necessario fare una consulenza/visita nutrizionale con me o con un altro collega che si occupa di nutrizione. Per me, mi mandi una mail (valerioguiggi@gmail.com) per informazioni, se invece preferisce contattare un collega il suggerimento è trovare un collega della sua zona che possa anche visitare il gatto.
Grazie Dottore, le scriverò all’indirizzo indicato. Buona serata
Buongiorno dottore le scrivo perché sono disperata e disorientata, ho una gatta persiana di ormai 4 anni, l ho presa che aveva 1anno, e subito ho notato un pochino di acne felina, poi in seguito notavo che mangiando scatolette di buona quanlita vomitava dopo averle mangiate anche 708 volte, le davano persiano della royal ed io ho cambiato perché non ero molto contenta della royal ho provato un paio di altre Marche anche grain gree, a un certo punto ha iniziato ad avere malessezia verso i 2 anni, e la malessezia curandola va via per un po ma poi ritorna, sta via poco, e le si gonfiano anche i linfonodi tra mascella e collo, sta mangiando da 1 anno e mezzo ipoallergenico della Royal canin, abbiamo provato a dare monoproteico al cinghiale, ma con 1 cucchiaino già dava allergia, si gratta tanto, tra l altro ho dovuto smettere 1anno fa di dare taurina e vetamine in tubetto della gimcat e redonyled anche cara in pasta le davano prurito, insomma fa male tutto, che posso fare, è una gatta dolcissima, ma è diventata sospettosa e nei periodi in cui le devo pulire orecchie e mettere surolan per malessezia, mi evita, e sono dispiaciuta tanto per lei e per me, cosa mi può consigliare, perché non so più cosa fare per farla star b o almeno meglio, cosa devo dare da mangiare? Grazie infinite della risposta
Buongiorno Donatella, grazie per la domanda. Ho letto il messaggio, però bisogna per prima cosa considerare che la malassezia è un fungo che non dipende dall’alimentazione in primo luogo: purtroppo le infezioni tendono a tornare perché il fungo inizia a crescere nuovamente (sono recidive) e su questo l’alimentazione non può fare molto, c’è necessità di un collega dermatologo che possa supportarla con terapia adeguata. Poi si può cercare di supportarla anche con l’alimentazione, ma senz’altro non posso dare consigli senza prima valutare la situazione di persona: deve rivolgersi quindi per una visita a me, o a un collega, che si occupi di nutrizione. Però la situazione secondo me, più che con l’alimentazione, va valutata soprattutto con un collega che si occupa di dermatologia.
Buongiorno Dottore, al mio gatto di 13 anni ha iniziato a vomitare tutti i giorni e dopo ecografia ed esami del sangue gli è stata fatta una “possibile” diagnosi (mi hanno detto che una diagnosi sicura si ha solo con una biopsia) di Linfoma o IBD.
Mi è stato consigliato vista anche la difficoltà a dargli medicine per bocca nel caso debba fare una cura chemioterapica.
Di assumere cibo ipoallergenico per scongiurare al minimo gli episodi di vomito, di usare una sola marca di cibo credo per tutta la sua vita.
Trovo in commercio abbastanza marche di cibo ipo secco che non mangia al momento volentieri e pochissimo umido che cmq quasi non mangia.
Ho iniziato questa dieta da qualche settimana, ma il micio vedo che insistentemente continua a cercare il vecchio cibo probabilmente molto più appetibile.
Può darmi qualche consiglio e rassicurazione la ringrazio molto.
Mauro
Buongiorno Mauro, grazie per la domanda. Chiaramente in una situazione patologica non posso dare consigli alimentari da qui perché è una situazione da approfondire, dare consigli senza conoscere può significare sbagliare e peggiorare la situazione. Personalmente quello che farei è la biopsia, perché tra un’enterite linfoplasmacellulare (IBD è un termine desueto) e un linfoma, per quanto la prima possa sfociare nel secondo c’è differenza; questo cambia anche l’alimentazione. Io direi di parlarne con un collega gastroenterologo, anche per individuare un alimento non idrolizzato (ma magari monoproteico) che possa essere comunque adatto alla situazione ma più appetibile; ma è una domanda necessariamente da rivolgere o ai colleghi che la seguono, o a un collega come me che si occupa di nutrizione ma che abbia modo di approfondire la situazione.
Buongiorno dottore da circa due mesi per dermatite il mio maine coon mangia cricchette hypoallergeniche farmina …la dermatite si è risolta e ha ripreso peso.ho notato molto cerume nelle orecchie ed ho usato fino a due giorni fa gocce surolan. Somministra ribes pet pasta per aiutare la crescita del pelo poiché ne aveva perso molto e sta migliorando…in verità ho dato circa due porzioni di tonno al naturale industriale per gatti a settimana da un paio di settimane perché mi dispiaceva togliere una cosa che lui mangiava volentieri che però avevo sospeso per la dermatite.ora da due giorni ha feci molli ma non diarrea .potrebbe essere l alimentazione? Potrei provare a dare probiotici? Grazie
Buongiorno Veronica, mi scuso per il ritardo nella risposta.
Ho letto la sua domanda, però la situazione sembra piuttosto complessa: potrebbe si, essere l’alimentazione considerando che ha fornito una fonte proteica (il tonno) mentre stava facendo una dieta ad eliminazione; naturalmente potrebbero esser state anche altre cause, non conoscendo la situazione non posso rispondere in modo preciso purtroppo; però se fosse un problema alimentare dovrebbe procedere correttamente con la prova di eliminazione, perché se c’è un allergene che è causa del problema fecale non riesce a risolvere con i probiotici. Ne parli però con il collega che la segue, che conoscendo la situazione le fornirà indicazioni senz’altro più precise delle mie.
Buongiorno, ho un gatto affetto da IBD e dopo una cura molto lunga di cortisone adesso è stabile ad un dosaggio di 3/4 di compressa da 5mg al giorno (Prednicortone) e crocchette idrolizzate a base di riso e pollo. Se proviamo a scalare il cortisone ricominciano i sintomi. Vorrei sapere se l’idrolizzato è la scelta migliore in questo caso, rispetto a un monoproteico. Ho paura a fare dei cambiamenti per il rischio di peggioramento e ritorno alla fase iniziale (vari linfonodi colici ingrossati e pareti ispessite). Sono inoltre in dubbio sulla percentuale di riso presente in queste crocchette, maggiore rispetto alla percentuale di proteine animali. Cercando altri idrolizzati, purtroppo il riso è sempre la principale fonte proteica (troppi carboidrati, colesterolo alto, rischio diabete?). Grazie
Buongiorno Eleonora,
Grazie per la domanda. Dipende un po’ dalla situazione, non c’è una risposta univoca e per rispondere a una domanda del genere bisogna conoscere la singola situazione; però qualche indicazione gliela do comunque. Tra i croccantini probabilmente gli idrolizzati (rispetto all’altro alimento usabile in questi casi che è il gastrointestinal) sono la scelta migliore, che però è comunque una scelta non corretta. Il problema come diceva lei, è il riso, o comunque l’amido; piccole quantità vanno anche bene nell’alimentazione, ma tanto è eccessivo e tende a perpetuare il problema. I croccantini (tutti, idrolizzati compresi) sono poco digeribili e inadatti a questo tipo di patologia. Dovrebbe pensare o a un’alimentazione casalinga o all’umido; mi rendo conto che è difficile, perché il gatto magari non vuole né uno né l’altro, però secondo me sarebbe il caso di valutare un cambio alimentare. L’amido già non va d’accordo con il gatto sano, qui c’è una patologia che per quanto venga supportata dal punto di vista terapeutico, non viene adeguatamente supportata con l’alimentazione. Ne parlerei con il collega che la segue, o con me o comunque con un collega che si occupa di nutrizione.
Buona sera dottore ho un cucciolo di Rotweiller di quasi 6 mesi
Dai primi mesi che è stato con noi ha sempre avuto la diarrea
La veterinaria ci sta facendo usare da 1 mese Ultrahypo di Farmina ma adesso il mio cucciolo ha smesso di mangiare sembra proprio che non gli piacciono queste crocchette
Secondo lei ci possono essere delle alternative? Possono esserci dei frementi da poter integrare in modo da poter reinserire delle crocchette “normali”?
Esistono altri prodotti oltre la Farmina che possiamo provare? Grazie per l’attenzione
Buongiorno Francesca.
Certo che ci possono essere; ne deve parlare con la collega che la segue chiaramente, io non conosco la situazione, ma i croccantini idrolizzati sono da utilizzare (come peraltro indicati, per legge, in confezione) per un periodo limitato, a scopo diagnostico: compreso che il problema del cane è alimentare (e, attenzione: lo è se la diarrea con queste crocchette è sparita, per cui… è sparita? Sennò non hanno nemmeno fatto raggiungere l’obiettivo) si fa la prova di reinserimento delle varie fonti proteiche per tornare ad un’alimentazione normale, sia essa industriale o casalinga. Se la diarrea non si è risolta, evidentemente i croccantini invece non sono particolarmente utili, e bisogna approfondire sulla causa e, successivamente, sulla terapia. Ne parli con la collega che la segue o con un collega che si occupa di nutrizione, oppure di gastroenterologia.
Buongiorno Dottore,
Senza fare il nome della marca, una percentuale del 5% di fegato di pollo idrolizzato contenuto nell’etichetta può secondo lei incidere negativamente nel tempo su una gatta adulta sana? (razza Siberiano)
L’etichetta per intero è la seguente
COMPOSIZIONE:
pollo fresco 40%, pollame disidratato 30%, riso 15%, fegato di pollo idrolizzato 5%, grasso di pollo, proteina di riso, lievito di birra 2%, polpa di barbabietola 1%, cellulosa, olio di pesce, pesce, sostanze minerali, uova intere disidratate, inulina 1.000 mg/kg (fonte di fruttoligosaccaridi), mannanoligosaccaridi 1.000 mg/kg, estratto di agrumi 500 mg/kg, Yucca schidigera 170 mg/kg.
COMPONENTI ANALITICI:
proteina grezza 33%, grassi grezzi 15,5%, acidi grassi Omega-6 2,5%, acidi grassi Omega-3 0,4%, fibre grezze 2,5%, ceneri grezze 7%, calcio 1,1%, fosforo 0,85%, magnesio 0,09%, umidità 9%.
Sto facendo molta fatica a trovare una marca che non contenga proteine idrolizzate..
Grazie mille in anticipo
Buongiorno Dottore. Molto interessante il suo articolo. Possiedo un pastore tedesco intollerante alla patata e ai piselli. Cercando sul web ho trovato delle crocchette che contengono amido di patata, amido di piselli e fibre vegetali di pisello. Domanda: l’intolleranza é alla proteina o a tutto? L’amido contiene la proteina? Grazie infinite
Buongiorno Nicola. L’intolleranza è ad una molecola, quindi nella domanda che mi rivolge non deve fare riferimento all’intolleranza ma all’allergia: solo l’allergia è infatti rivolta verso una fonte proteica. Per cui: l’allergia è alla fonte proteica, però nell’amido si, le proteine ci sono (poche, ma rimangono), perché non c’è un processo tecnologico, dopo l’estrazione dell’amido, che consenta di eliminare completamente le proteine. Quindi ne rimangono poche, ma rimangono, e non essendo l’allergia dose-dipendente può rappresentare un rischio per un allergico.
Buonasera, il mio gatto (Ragdoll) ormai ha 2 anni e mezzo, fin da cucciolo ha manifestato problemi di feci molli, risolte con la z/d.
Prima di arrivare a questa soluzione abbiamo provato a dargli diversi tipi di proteine (pollo, tacchino, quaglia, cavallo, vitello, manzo, maiale e pesce leggero) il tutto bollito, nei primi periodi stava bene e poi dopo 15 giorni tornava ad avere le feci molli.
In accordo con il nostro veterinario comunque i croccantini erano presenti al fine di potergli fornire tutti i nutrienti necessari per la crescita.
Ora mangia z/d umido e croccantini ocean della farmina, con ottimi risultati per quanto riguarda il problema delle feci molli.
Ora purtroppo manifesta problemi urinari, per i quali è già stato ricoverato in clinica per tre giorni e purtroppo i problemi si stanno ripresentando dopo quasi due mesi, pertanto ci troviamo in difficoltà in quanto avrebbe bisogno di un alimentazione mirata ai problemi urinari, ma allo stesso tempo abbiamo paura che possano tornare i problemi delle feci molli. In clinica ci hanno consigliato di eliminare i croccantini della farmina e dargli croccantini della z/d, anche se ho paura che non basti per risolvere i problemi urinari.
Ha qualche consiglio per noi?
Buongiorno Fabio,
Non è una domanda semplice, purtroppo, ed è tra l’altro il problema “tipico” che ci si trova ad affrontare quando si cerca di risolvere il problema con un prodotto singolo invece di andarne alla radice; che con l’idrolizzato il cane stia bene ci sta, ma perché sta bene? Per effetto dell’addensante o perché effettivamente sta togliendo un allergene che era presente negli altri prodotti che ha fornito?
In questa situazione ci sono due alternative: o fa quello che avrebbe dovuto fare già prima che venisse un nuovo problema, nel suo caso quello urinario (mi spiace per la “durezza” nel commento ma è il problema tipico di queste situazioni, come legge anche alla fine dell’articolo qui sopra) cioè individuare gli allergeni e toglierli dall’alimentazione, e poi valutare l’alimentazione migliore per l’urina (dipende però dall’urgenza della situazione urinaria, se lo può fare o meno); oppure fornire tramite integrazione (e non tramite alimentazione totale) le sostanze necessarie per la ripresa dal problema urinario, per poi fare questo passaggio successivamente.
In ogni caso, tenga presente che l’idrolizzato non si può fare a vita: si fa per un periodo e poi si toglie per capire quali sono le fonti proteiche che causano allergia. Le suggerisco comunque di rivolgersi a me, o comunque a un collega veterinario che si occupa di nutrizione perché la situazione a questo punto è divenuta piuttosto delicata da affrontare. Mi raccomando.
il veterinario mi ha detto che il cane e allergico al pollo, ma nelle crocchette che mi ha consigliato di dare ci sono proteine idrolizzate di pollo o tra gli ingredienti vedo grasso di pollo. Cosa faccio?
Buongiorno. Le proteine idrolizzate sono idrolizzate, per cui non danno problemi; sono digerite industrialmente a una dimensione tale che il sistema immunitario non le può riconoscere come proteine di pollo. Però il grasso di pollo no, non è idrolizzato, e lì potrebbero essere presenti proteine ancora intere: sentirei il collega.
Buona sera dottore la contatto dopo aver riscontrato un problema con la mia boxer femmina di 10 anni..da tempo il cane fa feci molli frequenti e con presenza di sangue rosso vivo..dopo che è stata esclusa la giardia la veterinaria che ci segue ha dedotto che potesse essere la conseguenza di una parte finale dell’ano.. dopo qualche tempo il cane ha avuto una torsione dello stomaco dalla quale è sopravvissuta..in quel periodo ha avuto svariati controlli tra analisi del sangue ecografie ecc..e tutto sembrava procedere per il meglio..gli è stata cambiata però l’alimentazione da quella precedente a gastroenteric della hills..il cane ha continuato a fare le feci con il sangue fino a che portandolo in clinica per un ecografia hanno riscontrato una forte gastrite un sospetto inspessimento parientale digiunale di natura da accertare e sono stati prescritti 5 giorni di rocefin,cambio alimentazione a crocchette idrolizzate (ho acquistato quelle della purina) e gaviscon e cronentero e florentero per 30 giorni..ad oggi ne sono passati 10 e il cane continua a fare le feci molli e con sangue e inoltre non sembra gradire le crocchette idrolizzate avvolte saltando anche i pasti..mi sa dare un parere in merito e un consiglio. La ringrazio
Buongiorno Flaminia.
La ringrazio per la domanda anche se non sono molto d’aiuto non seguendo personalmente la situazione, è un problema specifico e dovrei approfondire io personalmente. Per cui mi limito a dare un’indicazione sull’ultima parte: in 10 giorni, se era un’allergia alimentare, l’idrolizzato avrebbe già dovuto risolvere (se è un’allergia, togliendo l’allergene se di pertinenza intestinale nel giro di qualche giorno torna tutto a posto. Se non l’ha fatto e la diarrea continua, vuol dire che evidentemente il problema non era quello, per cui valuti a questo punto con il collega di togliere l’idrolizzato, tanto più che non lo mangia volentieri, perché il problema evidentemente non è nell’alimento.
Buonasera Dottore vorrei porgli una domanda.
Secondo lei, a lungo andare, crocchette ipoallergeniche con proteina idrolizzata, potrebbero dare carenza di vitamina B12 e folati creando una mielite (eseguita rm e liquor analizzato nella norma) e portando a far zoppicare un cane?
Grazie e scusi il disturbo.
Buongiorno Jessica,
Grazie per la domanda.
Allora, se i croccantini sono completi (e presumibilmente lo sono) non sono carenziali in B12, quindi il fatto che manchino nei croccantini è poco probabile; invece potrebbe succedere che il suo cane abbia un problema di assorbimento, cioè non riesca ad assorbire la vitamina dai croccantini; nel dubbio, un dosaggio della vitamina B12 ematica l’ha fatto?
Salve dottore! il mio cane è seguito da veterinario e nutrizionista. Gli è stata diagnosticata l’IBD. Abbiamo provato tramite casalinga a variare un po’ sulle proteine ma dopo un po’ comincia a fare feci brutte. Il nutrizionista dice che c è una sensibilizzazione alle proteine e quindi Abbiamo ora optato per umido idrolizzato, visto che le crocchette idrolizzate dopo un po’ non le digeriva più. Ora devo provare a vedere se al cane piacciono per poi sceglierne la marca. Cosa ne pensa lei? Siamo arrivati a dargli riso e merluzzo ma anche con questa dieta le feci tornano brutte… sono disperata! Più consigli ho più riesco a capire la strada giusta. grazie
Buongiorno Stefania.
Io ho letto il suo commento, e dipende molto dal tempo in cui c’è il peggioramento delle feci: la sensibilizzazione (-allergia- come può confrontare con la letteratura, che avevo riportato qui ( https://www.youtube.com/watch?v=PQ84WSulr20 ) avviene in un tempo di circa 3-6 mesi, quindi deve dare le stesse cose a lungo per avere questo tipo di problema. Inoltre, l’allergia è a vita, quindi se successivamente torna a dare una fonte proteica cui il cane aveva già manifestato problemi, li rimanifesterà fin da subito. E’ questo il caso?
Da come lo scrive sembrerebbe di no, sembrerebbe un peggioramento più veloce da disbiosi, non da sensibilizzazione. Chiaramente è difficile commentare non conoscendo la situazione, ma proverei a focalizzarmi su questo punto, anche vista la patologia (IBD) che non è un’enterite eosinofilica, bensì linfoplasmacellulare. Farei un approfondimento con i colleghi che la seguono, su questi punti.
Buongiorno Dottore, il mio gatto di due anni è in cura con cortisone perchè da circa quattro mesi, ha iniziato ad avere come una ferita con perdita di pelo sotto il collo, che con terapia cortisonica è completamente guarita, poi subito dopo si è lacerato anche vicino all’orecchio, e la dose di cortisone il veterinario l’ha dovuta raddoppiare per placare il prurito. Tutt’ora non accenna a guarire, sto cercando di alimentarlo con Ultrahypo di Farmina, che mangia , ma è troppo abituato all’umido di qualità, e rifiuta le scatolette Zd Hill’s, così non so pìù come somministrargli il cortisone, che scioglievo nell’umido.
Non so come possa continuare senza sgarrare mai ,e somministrargli per 9 settimane , (il tempo prescritto dal veterinario), sole crocchette, perchè non reggerebbe e sta diventando intrattabile e molto nervoso. Ho provato anche con l’omogeneizzato di agnello, come mi ha detto il medico, ma anche quello lo detesta. Non c’è un’altra scappatoia per risalire a cosa è allergico?
P.s. prima che comparissero queste lacerazioni, aveva come due piccoli puntini, come buchini nella pelle senza sangue, nei punti dove ora si è ferito.
Grazie mille
Buongiorno Simona,
Grazie per la domanda.
In questo caso non sarebbe proponibile un test allergologico? Che siccome sta brancolando un po’ nel buio, potrebbe essere utile. Siccome sotto cortisone non si può fare, nel caso potrebbe (ovviamente ne deve parlare con il collega) valutare di sostituire il cortisone con antiprurito, se possibile, e poi da lì fare il test allergologico sia alimentare che ambientale. Quello alimentare non è attendibilissimo, come risultati, però è probabilmente meglio di niente vista la situazione.
Salve dottore,
ho letto il suo articolo e avrei una domanda: ho una cagna di 10 anni, dalle ultime analisi del sangue e delle urine é risultato un quadro infiammatorio cronico intestinale, con pH delle urine di poco oltre il range massimo, dunque il veterinario mi ha consigliato delle crocchette ultra idrolizzate (non scriverò la marca). Nel controllo successivo delle urine, il risultato non é cambiato, pH 8 su un limite di 7.5. Il veterinario mi ha comunque suggerito quest’alimentazione a vita, cosa che Lei sconsiglia. Come mi dovrei comportare? Considerando anche che il cane non le mangia di gusto e gli lasciano un odore sgradevole. Grazie per la disponibilità
Buongiorno Alessio,
Grazie per la domanda.
Non capisco perché le crocchette idrolizzate, che si utilizzano nelle allergie alimentari. Con il pH elevato si utilizzano dei prodotti acidificanti, che siano alimenti completi con l’acidificante o integrazioni acidificanti. Riguardo alle idrolizzate, inoltre, non è che le sconsiglio io, c’è scritto anche sulla confezione stessa (lo scrive l’azienda!) di non superare un limite massimo nel fornirli.
Ovviamente non posso dare consigli senza conoscere la situazione, però sicuramente nelle indicazioni fornite c’è qualcosa che non mi torna, almeno in base a quello che mi ha scritto.
Gentilissimo dottore,
il medico veterinario specializzato nelle malattie dell’apparato gastrointestinale, per la mia cagnolina meticcia, mi ha prescritto crocchette idrolizzate. Per circa 9 mesi avevo somministrato, sempre con il suo parere, “intestinal” a base di pesce. A seguito di questa alimentazione ( lui dice di no, ma altri veterinari me lo hanno confermato), ha avuto una brutta infezione alle vie urinarie, con tappeto di struvite. Siccome anche le idrolizzate allergeniche sono a base di pesce sono un po’ terrorizzata che si possa ripetere l’infezione, anche perché le dovrò somministrare per 6 mesi… Lei ritiene che le idrolizzate possano portare problemi di questo tipo? Grazie mille se vorrà rispondermi.
Buongiorno Virginia, grazie per la domanda. Allora, no, difficile che le crocchette siano state causa dell’infezione, perché l’infezione è di origine batterica e quindi o il batterio era presente nelle crocchette (cosa piuttosto difficile, anche se non impossibile) oppure è arrivato da qualche altra parte. Invece è plausibile siano state causa della struvite, perché se (come capita spesso con gli idrolizzati) gli ingredienti hanno azione alcalinizzante sul pH urinario, la struvite tende a formarsi. Chiaramente non entro nel merito della patologia gastrointestinale perché non ne so molto, ma faccio notare però tre cose:
-Ovviamente quando si prende in considerazione un alimento bisogna considerare non solo la patologia – gastrointestinale in questo caso, in partenza – ma tutto l’organismo;
-L’idrolizzato non è più digeribile dei gastrointestinal (anzi, è il contrario), come può verificare dall’esistenza di una digeribilità minima legale da rispettare per il gastrointestinal ma non per l’idrolizzato (cfr Reg. UE 354/20); anche se qui non so se l’idrolizzato sia stato fornito per fare una prova di eliminazione, ma se è stato fornito per digeribilità attenzione;
-Sulla confezione dell’idrolizzato (veda l’etichetta) c’è scritto di non fornirlo per più di 12 settimane, tre mesi: perché sei, in questo caso?
Valuterei questi aspetti con il collega che la segue.