I carboidrati sono essenziali per l’organismo del cane e del gatto?
La risposta a questa domanda è si, ma attenzione.
I carboidrati sono essenziali nell’organismo dell’animale, non nella dieta. Se la domanda viene formulata come: “i carboidrati sono essenziali nella dieta del cane e del gatto?” la risposta diventa no.
Confusi? Cerchiamo di capire meglio queste affermazioni.
Una delle domande che i proprietari di cani e gatti si pongono costantemente riguarda l’utilità dei carboidrati negli alimenti per cani e gatti. Se analizziamo le etichette dei croccantini notiamo che i carboidrati sono sempre presenti all’interno di questi prodotti, e devono esserci, per una questione di tecnologia produttiva; negli alimenti umidi ce ne sono generalmente molti meno (in proporzione), mentre nell’alimentazione casalinga il loro quantitativo è variabile: ci sono diete che ne contengono di più o di meno in base alle necessità del cane o del gatto, fino ad arrivare a diete che non contengono affatto i carboidrati.
Per capire perché esistano diete così diverse tra loro, e per fare chiarezza sulla questione, bisogna partire da un’analisi biochimica di ciò che avviene nell’organismo del cane e del gatto, oltre che sul ruolo che i carboidrati hanno nella loro alimentazione.
Per prima cosa, è importante capire cosa si intende per “carboidrato”: generalmente parlando di carboidrati si pensa ai carboidrati complessi, come l’amido contenuto nei cereali e nelle patate. La realtà è che questo è solo uno dei tantissimi carboidrati che il cane o il gatto ingerisce, perché ne esistono molti e diversi.
Cosa sono i carboidrati
Iniziamo cercando di definire i carboidrati. Detti anche glucidi, sono sostanze formate essenzialmente da tre atomi, carbonio ossigeno e idrogeno, e possono essere scomposti per ricavarne energia chimica che consente alle cellule dell’organismo di funzionare.
Alcuni di questi carboidrati sono chiamati zuccheri, o carboidrati semplici, o ancora monosaccaridi, e se ne conoscono più di 200, anche se quelli più importanti dal punto di vista nutrizionale sono gli esosi, cioè molecole formate da sei atomi di carbonio; tra questi, il glucosio, il fruttosio e il galattosio.
Se queste unità di base vengono unite due a due abbiamo i disaccaridi, cioè zuccheri composti da due monosaccaridi, mentre quando le catene diventano più lunghe (e possono essere lunghissime!) si parla di polisaccaridi, tra cui l’amido. Le catene, in questo caso, possono essere lineari, come l’amilosio (una delle componenti dell’amido) oppure ramificati, come il glicogeno, la macro-molecola che l’organismo animale utilizza come “magazzino di zucchero”.
I carboidrati sono essenziali per l’organismo del cane e del gatto?
La risposta a questa domanda è si, i carboidrati sono essenziali per il cane e per il gatto, e anzi l’organismo li controlla in modo molto preciso grazie a diversi ormoni, tra i quali l’insulina e il glucagone, che mantengono la glicemia, la concentrazione di glucosio nel sangue: gli altri monosaccaridi vengono infatti convertiti in glucosio dal fegato, quindi anche assorbendo il fruttosio e il galattosio questi (per farla semplice, biochimicamente è molto più complesso!) diventano glucosio.
Il glucosio ha la funzione principale di fornire energia agli organi, e se alcuni organi possono usare anche altre sostanze come i grassi per produrre energia (per esempio, i muscoli), altri non possono farlo (ad esempio, il cervello).
Il glucosio è essenziale quindi perché l’animale possa sopravvivere, perché se la glicemia scende a zero il cane o il gatto muore, perché viene a mancare l’energia necessaria per il funzionamento del cervello ma anche di organi vitali come i muscoli respiratori. Per quanto essenziale nell’organismo, però, non è essenziale integrarlo con la dieta, perché può essere prodotto anche dall’organismo stesso, senza integrazione esterna: come ci confermano le linee guida FEDIAF (pag. 14) i carboidrati non appaiono tra i nutrienti essenziali né nel cane, né nel gatto.
Questo è possibile a causa di un processo biochimico cellulare che si chiama gluconeogenesi, che consente di produrre il glucosio a partire da altre sostanze, che sono gli ammoinoacidi, componente di base delle proteine. Il cane e il gatto, da carnivori, assumono le proteine con la carne, e da esse, attraverso i processi digestivi prima e attraverso la gluconeogenesi poi, possono formare gli zuccheri, che saranno necessari alle attività dell’organismo.
Questo significa che i carboidrati sono essenziali per l’organismo, ma non nella dieta, che ne può anche essere priva.
E allora perché nelle diete ci sono i carboidrati?
Nelle diete sono presenti i carboidrati per diversi motivi. Il più importante, che analizziamo in questo articolo, è quello nutrizionale: i carboidrati forniscono energia direttamente, evitando così il ciclo di gluconeogenesi. Questo significa che se vengono forniti carboidrati (semplici o complessi) all’animale, la parte che verrà assorbita sarà subito disponibile nell’organismo, e questo evita che il corpo vada a distruggere le proprie proteine per crearne glucosio, come si legge nel libro Canine and Feline Nutrition, 3rd Ed. pag. 15:
Because carbohydrates are an excellent energy source for the body, optimal levels of digestible carbohydrate in the diet serve to spare dietary protein from being used ad an energy source.
Tradotto:
Poiché i carboidrati sono un’ottima fonte di energia per l’organismo, i livelli ottimali di carboidrati digeribili nella dieta servono ed evitare che le proteine contenute nella dieta vengano usate come fonte energetica.
Si, perché le proteine nell’organismo hanno anche una funzione strutturale, insomma sono un po’ i “mattoni” del corpo del cane e del gatto, una funzione che solo le proteine hanno, non le altre fonti energetiche (come i grassi e i carboidrati).
Fornendo solamente proteine la produzione energetica viene deputata esclusivamente alle proteine. Il cane e il gatto possono sopportare questa situazione, in quanto animali carnivori (tant’è che nell’alimentazione naturale di un gatto non ce ne sono, si legge in questo studio scientifico che ha studiato l’alimentazione del gatto in natura), ma aumenta il rischio della carenza proteica, perché se il corpo ha carenza di zuccheri questi vengono immediatamente costruiti (perché l’ipoglicemia è letale) distruggendo le proteine.
Questo processo, e quindi il rischio di carenza proteica, è minore negli animali adulti e sani, mentre negli animali in situazioni particolari o con patologie è importante, come ci ricordano le linee guida FEDIAF a pagina 20, fornire dei carboidrati proprio per evitare che il corpo usi le proteine a scopo energetico: in certe patologie la digeribilità delle proteine può diminuire (anche di quelle dell’alimentazione casalinga, perché il problema potrebbe, per esempio, essere gastrico); senza carboidrati le poche proteine digerite sarebbero usate per fornire energia, e non contribuirebbero a formare le nuove strutture dell’organismo (che deve riprendersi dalla malattia!).
Fornire dei carboidrati, quindi, dal punto di vista nutrizionale permette di evitare l’attivazione di questo meccanismo, perché i carboidrati non solo vengono usati subito (al massimo dopo esser stati digeriti, come l’amido, o trasformati, come fruttosio e galattosio), ma quando sono in eccesso vengono immagazzinati sotto forma di glicogeno nel fegato e nel muscolo, mentre le proteine in eccesso non sono immagazzinate, ma eliminate.
Questo fa sì che, nel momento in cui il cane o il gatto ha necessità di glucosio rapidamente, il corpo lo cerchi nel suo “magazzino”, il fegato (sotto forma di glicogeno) andando solo successivamente a utilizzare le proteine a scopo energetico, ed allontanando così l’ipotesi della carenza proteica (Canine and Feline Nutrition, 3 ed., pag. 101) soprattutto nella variante detta PCM, ovvero Proteine/Calorie Malnutrition.
In un animale sano, naturalmente, le cose sono più semplici. Questo perché si possono fornire tante proteine che vengono digerite, e il corpo si trova costantemente con un quantitativo di proteine (o, meglio, di amminoacidi) a disposizione molto alto che può essere utilizzato sia per funzioni strutturali che per motivi energetici, aiutato naturalmente anche dai grassi. E’ questo che consente di poter proporre ai nostri animali le diete no-carb, completamente prive di carboidrati, senza che ci sia una carenza.
Queste diete vanno bene per gli animali sani e, anzi, rispecchiano quello che gli animali mangiano in natura, per cui si possono seguire senza problemi; unico appunto, ci sono situazioni (legate allo stato di salute) in cui non si può esagerare con le proteine e nemmeno con i grassi, cosa che rende necessario inserire proprio i carboidrati nella dieta, non si può lasciare l’animale senza mangiare. Se ci sia effettiva necessità o meno, però, lo deve stabilire il veterinario caso per caso, non può essere valutato direttamente dal proprietario, altrimenti si rischiano situazioni di malnutrizione o di peggioramento della patologia specifica.
Per quanto riguarda le diete casalinghe che contengono carboidrati, se ci sono in una certa quantità tollerata dall’animale ci possono stare, non sono dannosi né rischiosi, a meno che ci siano reazioni avverse al cibo; forniscono energia, fanno in modo che le proteine non vengano usate per scopi energetici ma solo strutturali e, perché no, riducono il costo totale delle diete casalinghe (che se sono composte prevalentemente da carne chiaramente hanno un costo maggiore).
Quindi è importante che ci siano tanti carboidrati nelle diete?
Da quello che abbiamo detto, si capisce che la risposta è no.
Il quantitativo di carboidrati inseriti nelle diete dovrebbero essere in quantità bassa, anche se variabile in base alle eventuali patologie, evitando l’eccesso per diversi motivi:
- I cani, ma soprattutto i gatti, non digeriscono bene i carboidrati complessi, che finiscono per lo più nelle feci causando a volte anche diarrea;
- L’eccessivo assorbimento dei carboidrati causa ingrassamento, quindi sovrappeso e obesità, con conseguenze che possono essere molto gravi: i carboidrati non utilizzati vengono infatti deposti sotto forma di grasso, nell’organismo.
Per questo motivo, stabilire qual è il quantitativo più adatto al singolo cane e al singolo gatto è una questione personale, che varia in base all’animale, alle sue necessità e al suo stato sia fisiologico che patologico: con una valutazione attenta è possibile capire se è il caso di mettere più o meno carboidrati nella dieta specifica, o anche se si può evitare completamente di metterli, salvaguardando comunque la salute del cane e del gatto.
I carboidrati possono dare fastidio ai cani e ai gatti?
I carboidrati, intesi come molecole di amido, non hanno potenziale patogeno, né nel cane, né nel gatto. In alcuni animali possono essere problematici perché il loro eccesso può portare ad un difficile assorbimento, o causare fermentazione intestinale (se sono troppi e non vengono digeriti, quindi assorbiti nel primo tratto intestinale, dai cani e dai gatti ne possono far uso i batteri che vivono nell’intestino, crescendo in modo eccessivo), ma sono situazioni singoli, e non possiamo estendere il problema a tutti i cani e a tutti i gatti, che necessitano invece di una valutazione personali.
Un altro motivo per cui non tanto l’amido ma l’alimento di origine vegetale da cui deriva (cioè il grano, il mais, le patate, il riso e via dicendo) potrebbe causare allergie. In questo caso il problema non è l’amido, cioè il carboidrato in sé ma le proteine del singolo alimento che, esattamente come le proteine di origine animale, possono causare allergie alimentari.
In presenza dei sintomi dell’allergia alimentare, spesso i proprietari pensano all’allergia a fonti proteiche come il pollo, il bovino, il tacchino, senza pensare che anche il grano, il mais, il riso, hanno delle proteine che possono avere un potenziale allergenico. L’esclusione delle fonti di carboidrati dalla dieta potrebbe essere utile, in questo senso, per risolvere l’allergia alimentare, togliendo l’alimento che causa l’allergene. Per questo motivo, per quanto l’amido (quindi il “carboidrato”) non sia la causa del problema, lo è l’alimento da cui deriva, che può essere utile rimuoverlo. Del problema delle allergie ai carboidrati trovate un approfondimento con la relativa letteratura scientifica in questo video.
Buongiorno, io faccio dieta casalinga con carne verdure e integratori senza carboidrati, ma mi capita di dare come premietto e soprattutto la mattina a colazione un po’ di fetta biscottata. È una cattiva abitudine dare la fetta biscottata? Grazie
Buonasera, non c’è alcun problema, visto che l’alimentazione è già senza carboidrati. Come scrivevo nell’articolo, i carboidrati non sono dannosi e vengono ben assorbiti in piccole quantità; se lei fornisce “un po’ di fetta biscottata” sono così pochi che è praticamente impossibile fare danni di qualsiasi tipo.
Ho seguito con interesse la sua spiegazione sulla questione dei carboidrati nella dieta del gatto. Specifico gatto, perché ho un British shorthair di un anno, che alimento con dieta Barf e 40 gr di crock Hills i/d per via di un periodo molto lungo di diarrea dovuto ad erronea dieta industriale. Ripristinate le normali funzioni intestinali, ho notato che ora le sue feci sono molto dure, e a volte causano escoriazioni all ano . Ho pensato che forse dovrei togliere i crock gastrointestinal e darne degli altri, ma quali . Le premetto che la Barf non è casalinga ma bensì L acquisto. Si tratta di coniglio integrato con taurina . Cosa ne pensa? La ringrazio vivamente
Buonasera Anna. I croccantini GastroIntestinal tendono a rallentare il transito intestinale, mettendo poca fibra, proprio perché nelle patologie intestinali se l’alimento scorre più lentamente viene assorbito di più, e quando si danno quei croccantini c’è qualche problema da risolvere. Probabilmente il collega l’ha consigliata per risolvere la diarrea, però così siamo arrivati al problema opposto: visto che fa della dieta casalinga a crudo, le consiglierei di eliminare completamente i croccantini a questo punto, bilanciando l’alimentazione. Se ha bisogno possiamo fare una consulenza e posso darle una mano.
Buonasera. La mia gatta ha nove anni e un principio di insufficienza renale, forse dovuta alla somministrazione di atenololo ( per cardiomiopatia ipertrofica)
. La gatta è seguita da una nutrizionista e fa una dieta casalinganella quale sono previsti 50 grammi di carne, 50 di verdure e 15 di carboidrati (tapioca). Come giudica le proporzioni? La ringrazio
Buongiorno Gabriella, se la gatta è seguita da un collega nutrizionista il consiglio migliore è quello di chiedere proprio a lui. Non conosco la situazione, non ho visto le analisi né la terapia, né conosco il gatto, mi resta un po’ difficile valutare se le proporzioni siano corrette o meno. Se vuole può contattarmi per una consulenza, ma non ne vedo il motivo visto che c’è un collega che la segue 😉
Che differenza c e nel dare al cane in una dieta casalinga il grano saraceno più tosto che riso soffiato o fiocchi di patate,quale secondo lei è più indicato per un cane di taglia piccola di 3kg
Per un cagnolino che ha urea e creatinina superiore ai parametri (es. 77 e 1.8) e anemia (4.3) che dieta consiglia? Mi interessa soprattutto il rapporto proteina/carboidrati) Ha sintomi di acidosi attualmente tenuto bene sottocontrollo (ex azotemia e danno renale a dire dei vet.. recuperato.. ). Grazie
Buongiorno Elena, grazie per la domanda. Se c’è un danno renale, con quei valori lì non è grave, però non posso dare consigli senza aver visto le analisi e conoscere la situazione; questa domanda va rivolta necessariamente o ai colleghi che la seguono, oppure a un collega che si occupa di nutrizione (me o un altro collega), ma comunque deve poter approfondire la situazione, sennò è difficile rispondere.
buonasera, e’ vero che nelle crocchette per allevatori vi possono essere anche il 51% di carboidrati senza che debbano essere dichiarati? inoltre devo diffidare di crocchette dove non e’ indicata la percentuale di riso? e ancora per una labrador di 16 mesi crocchette con 30 % di proteine ( da merluzzo) e 18% di grassi vanno bene o sono troppo proteiche e caloriche? mi sembra di aver notato un cambiamento nel pelo da quando le uso , circa 4 mesi. grazie
Buongiorno Lucina, in tutte le crocchette (non solo in quelle per allevatori) possono esserci il 51% di carboidrati e, no, l’indicazione legale (che si chiama “estrattivi inazotati”) non è obbligatoria. L’indicazione della percentuale del riso è obbligatoria solo se l’alimento si chiama, ad esempio, “riso e tonno”, insomma se il produttore pubblicizza il riso; se non lo pubblicizza, anche lì, non è obbligatoria. Tuttavia gli ingredienti sono messi in ordine di presenza, per cui se si trova al primo posto nella lista c’è molto riso, altrimenti più in basso è nella lista, meno ce n’è. Per l’altra domanda, bisognerebbe valutare in modo specifico, però la crocchetta che mostra è una composizione media, né ottima, né particolarmente scadente (bisogna guardare gli ingredienti, precisamente); troppe proteine invece non fanno male al cane, come mostrato dalle fonti scientifiche; la questione “troppo caloriche” dipende invece dal cane stesso, non c’è un parametro di valutazione universale.
Salve i miei gatti mangiano sia umido che secco. Per il secco compro le crocchette NdD prime grain free neutered, le uniche che non danno problemi a nessuno dal punto di vista intestinale. Vorrei provare quelle al pesce (aringa) ma includono l arancia. Che io sappia i agrumi danno fastidio ai gatti. Lei pensa che possano dare problemi? Grazie.
Buongiorno Rosa.
Se gli agrumi dessero fastidio ai gatti non sarebbero stati autorizzati come ingredienti nei croccantini; e poi comunque nei croccantini ce ne sono pochissimi, io non mi preoccuperei particolarmente di questo aspetto.
dottore salve,che tipo di crocche ci consiglia di utilizzare con ridotto quantità di carboidrati?
Buongiorno Oreste, mi scuso per prima cosa del ritardissimo nella risposta.
Purtroppo non posso nominare marche, né tipologie di croccantini, per una questione deontologica, per cui non posso rispondere direttamente alla domanda.
Le lascio però il video https://www.youtube.com/watch?v=a_idUIIZVG4 in cui ho spiegato come calcolare i carboidrati presenti all’interno di un croccantino, che permette di capire (per quanto possibile) il tenore di carboidrati contenuto in ogni croccantino.
Con questo calcolo, molto semplice perché richiede solo la calcolatrice, può confrontare tra loro alimenti diversi.
Buongiorno volevo chiedere un’informazione sulla dieta casalinga della mia cagnolina di 5anni.per problemi di dermatite stiamo dando carne di cavallo zucchine e mele.ma volendo aggiungere un carboidrato cosa possiamo inserire?il riso,patata,cous cous,pasta gia provati ma portano prurito..grazie.
Buongiorno Lara.
Se ha già provato l’inserimento di questi alimenti e notando il prurito c’è necessità di una valutazione approfondita per cercare di capire, in base alle sue osservazioni (quindi ad informazioni che già ha) che cosa causa i problemi, quindi cercare un ingrediente fonte di carboidrati complessi che non provochi questi sintomi. Per questo però sarebbe necessaria una consulenza, deve scrivermi in privato (valerioguiggi@gmail.com).
Le chiedo però: perché inserire carboidrati? Se i più comuni danno fastidio, visto che non sono essenziali, perché non pensare ad una dieta bilanciata che ne sia semplicemente priva?
Ho una pechinese di tre anni..gode da sempre di ottima salute …vispa … energica…le faccio fare una dieta casalinga a base di verdure con carne…verdure con pesce … verdure con uovo sodo ….una volta a settimana un Po di riso stracotto e sciaquato (per cercare di ridurre l’ amido ) … problema : é da più di un mese che perde pelo in maniera super eccessiva e si scuote spesso ….problema di alimentazione????
Buongiorno Carmen, grazie per il suo commento.
Sappiamo bene, dalle fonti scientifiche, che il lavaggio dell’amido non solo non ha utilità perché il riso è composto quasi completamente (70%) da amido, e in più sciacquandolo attiva il fenomeno fisico chiamato retrogradazione dell’amido riducendo la sua digeribilità. Sul canale youtube trova un video che ho fatto al riguardo, con le relative fonti.
Riguardo l’alimentazione, è sicura che sia correttamente bilanciata? Io chiederei una revisione (a chi l’ha fatta, a me direttamente o a un collega), perché il sintomo che descrive sembrerebbe essere un sintomo da carenza (di che cosa non lo so, va verificato). Comunque è necessario approfondire, fosse un sintomo d carenza tenderà ad aggravarsi con il tempo.
Buongiorno,
il mio gatto soffre di reazioni avverse al cibo e ho dovuto eliminare anche le fonti di carboidrati che già aveva provato in particolare il riso. Mi ritrovo però adesso a fornirgli solo carne di cavallo con minerali inclusi ma senza nessun tipo di carboidrato e non so se aggiungerli o no e cosa visto che nè del mais nè del riso si può.. come posso fare?
Grazie
Buongiorno Roberta,
Grazie per il commento. Come scrivevo nell’articolo, può continuare tranquillamente senza carboidrati, che per lui non sono essenziali. L’importante è che, in contemporanea all’eliminazione dei carboidrati, abbia aggiunto altri ingredienti, altrimenti il gatto sta mangiando poco e lo vedrà pian piano dimagrire. Se vuole e non si sente sicura (specialmente se non è seguita da un veterinario che si occupa di nutrizione) posso anche darle una mano con una consulenza nutrizionale.
Buonasera il mio cane è affetto da epilessia idiopatica….può esserci correlazione con il cibo somministrato? Adesso do metà di carboidrati e metà proteine nel pasto in particolare pasta e tacchino…..è sbagliato? Il cane ha valori fegato e reni un Po alterati
Buongiorno Marta,
Grazie per il commento. Da come la descrive la situazione sembra essere complessa, e deve essere seguita in modo molto stretto da un veterinario che si occupa di nutrizione, in particolare perché non sempre in presenza di patologie epatiche o renali si possono abbassare eccessivamente i carboidrati. Rispondendo alla prima domanda, nell’uomo ci sono evidenze tra carboidrati e epilessia (in alcuni tipi di epilessia), mentre negli animali al momento non ne sono state trovate. Però, seguendo la “linea umana”, nelle diete per l’epilessia si cerca di ridurre, se non eliminare del tutto, la quota di carboidrati. Però nel suo caso bisogna vedere quanto questo sia fattibile, considerando lo stato del fegato e dei reni.
Buongiorno, interessante è spiegato in modo comprensibile il meccanismo che permette di trarre energia da proteine e carboidrati. Vorrei sapere come funziona per i grassi. C’è un articolo che ne parla? Dalla ricerca non l’ho trovato. Grazie!
Buongiorno,
No, non c’è al momento ma è fortunata, pubblicherò un video proprio domani, Martedì 26 Febbraio, sull’argomento sul canale YouTube.
Grazie mille!
Valerio
Davvero una fortunata coincidenza! Grazie 🙂
Buon giorno, eliminare i carboidrati significa aumenrtare le proteine? Mi spiego, alimento il mio cane meticcio di 8 anni con dieta casalinga, pesa 10 kg ma dalla sterilizzazione tende ad ingrassare, quindi se dalla ciotola composta da riso soffiato, carne e verdura o frutta tolgo il riso la razione risulta scarsa e lui affamato. Un consiglio?
Grazie!
Buongiorno Sandra, grazie per la domanda.
Si, certamente se dalla dose giornaliera viene aggiunto il riso senza togliere altro il cane sarà affamato, perché non raggiunge le necessità caloriche giornaliere. Se è grasso un po’ di restrizione calorica la si fa, ma deve essere limitata, per cui non conosco la quantità di riso ma se ne viene tolto troppo bisogna aumentare la carne tornando all’apporto calorico iniziale della dieta.
Salve,ho una meticcia di.1anno Da 10 gg siamo passati al casalingo in quanto ha improvvisamente rifiutato i croccantini.Volevo chiedere quanto deve mangiare e in che proporzioni,considerando che pesa 6,7 kg e sembra gradire tutto( frutta carne,pesce,riso).E se va bene qualsiasi tipo di riso.Grazie mille e complimenti per la gentilezza con cui risponde a tutti.
Buongiorno, grazie per la domanda. Se rifiutava i croccantini la dieta casalinga è, secondo me, una delle scelte migliori per evitare problemi.
Alla domanda mi riesce difficile rispondere, perché non c’è una quantità specifica in base al peso, ma conta lo stato di attività, di ingrassamento, il metodo di cottura degli alimenti, quali sono gli alimenti. E poi la dieta va bilanciata, altrimenti nel lungo andare la cagnolina rischia carenze nutrizionali. Io le consiglio di affidarsi a me o a un collega per una formulazione specifica, studiata sulla cagnolina, così da poter stare tranquilla. Sul riso (che, come dicevo nell’articolo, non è essenziale) invece le posso rispondere: vanno bene tutte le tipologie ma in generale tendo a sconsigliare il Parboiled, che per tecnologia di produzione è meno digeribile, e rischia di trovare tutti i chicchi tal quali nelle feci.
Salve,ho tre cani, 12 8 e 4 anni.Dal 2015 mangiavano patate bio lessate con carne di tacchino o maiale magro o pollo quello di 12 e 4 anni, patate spigole o orata locale quello di 8 anni il quale soffre di epilessia idiopatica molto leggera dal 2012 e che prende il soliphen .Da due mesi circa hanno diarrea con sangue che va e viene. Fatto analisi, ecografia, che cmq fanno ogni mese, visite ma tutto ok. Facendo prove é risultato il problema essere le patate che purtroppo quelle bio,malgrado le cucinassi anche 5 ore rimanevano dure. Ora son passata alla pasta e stanno prendendo il florentero. Il cane di 12 anni ok, quella di 4 ok, anche se il vet la scorsa settimana le ha fatto iniezioni per 4 giorni e ora i bisognini sono normali, le prime feci dure, le ultime sempre formate ma rimangono più morbide, (non sempre perché a volte le fa dure tutte)non so se sia normale, ma cmq sono pulite senza muco. Invece il cane di 8 anni, che é intollerante alla carne e mangia il pesce fresco locale sino al altro ieri alternava feci molli molli, un Po semiliquido e poi ieri compatte ma molli . Ora li sto ancora monitorando . Il vet mi ha detto che hanno avuto l enterite che molti cani la risolvono tranquillamente, mentre altri hanno bisogno di una cura. Volevo chiederLe secondo Lei e vista la sensibilità dei miei cani a livello intestinale se la pasta molto molto cotta e lavata va bene oppure se la polenta andrebbe meglio oppure cosa mi consiglia come carboidrati? Inoltre é vero che il pesce non é completo come proteina? La ringrazio di cuore, cordiali saluti Alessandra
Buongiorno Alessandra, grazie per la domanda. Purtroppo mi sta fornendo informazioni molto specifiche a proposito di cani che personalmente non conosco e non ho avuto modo di visitare. Non posso quindi sapere se per la loro specifica situazione la polenta può essere migliore della pasta o delle patate, perché necessariamente dovrei approfondire la specifica situazione (peraltro per tutti i cani: potrebbe succedere che a qualcuno specifici alimenti vadano bene ma a qualcun altro no). Per questo motivo le consiglio per prima cosa di rivolgersi al collega che la segue, che conosce i cani e che saprà sicuramente fornire qualche informazione in più; nel caso in cui non avesse risposta, perché magari il collega non si occupa di nutrizione, eventualmente mi contatti per una consulenza o una visita in modo da approfondire insieme. Consideri che, come leggeva nell’articolo, i carboidrati nel caso si possono anche togliere del tutto (con opportune modifiche al resto della dieta, naturalmente). Per il pesce, si, è completo, dove per “completo” intendo che le sue proteine contengono proporzioni adeguate, per il cane, di tutti gli amminoacidi essenziali. Non so se ho frainteso la domanda e intendesse qualcosa di diverso.
Buonasera,
Ho un pastore tedesco femmina di quattro anni,la quale dopo aver avuto problematiche derivanti l assunzione di crocchette monoproteiche al pesce ,le quali l hanno portata quasi a perdere tre chili,ho dovuto prendere provvedimenti per l alimentazione e passarla al cotto casalingo.
Adesso la alimento con 2 pasti da 500g l uno.(3%il suo peso)
350 gcarne di cavallo, 120 g carboidrati e 80 g carote o frutta.
Bollisco il tutto.
Preciso che somministro carboidrati per necessità in quanto è calata a livello muscolare e fisico.
Do condoprottettore naturale datomi da un centro olistico per cani, per un problema di improvvisa zoppia ad arto posteriore con tremolio in appoggio e sotto sforzo della coscia relativa alla zampa.
Portata dal veterinario il quale dopo visita ha riscontrato a suo parere,ma discordante con il mio artrite All anca posteriore destra.
Volevo chiedere il suo parere sulla dieta consigliatami dal centro olistico e se possibile una valutazione sulla possibilità di somministrare un carboidrato differente dal riso in quanto tende a scartarlo.
Sono della provincia di Trento, se le fa piacere,dato che non siamo troppo lontani,potrei anche valutare di portarla nel suo studio per una valutazione approfondita.
Ringraziando porgo cordiali saluti
Buongiorno Massimo. La ringrazio per il riscontro, però purtroppo non posso esprimere un parere specifico. Da come ha scritto, sembra che la dieta non sia bilanciata (dov’è il calcio, per esempio? E le vitamine liposolubili? Credo che abbia qualche integratore, ma non lo abbia scritto nel commento). Anche sui carboidrati non posso esprimermi senza conoscere la situazione, ma in generale posso dire che i carboidrati non aiutano a mettere su massa muscolare, non sono il nutriente giusto (sono necessarie fonti proteiche). Per la questione del dimagrimento e dell’ingrassamento, il conto non va fatto a peso (al “3% del peso”, questo è un conteggio che va bene “da proprietari” per avere un’idea di quanto dar da mangiare. Da parte di un medico veterinario che si occupa di nutrizione è opportuno avere una stima dei fabbisogni espressa in Kcal, da modificare seguendo la situazione. Purtroppo si, Trento è lontano, però prenda in considerazione la possibilità di una consulenza online (trova la scheda in alto, sul sito); non è una visita, ma quantomeno mi permette di fornire informazioni più precise avendo un’idea generale della situazione. Grazie mille.
Salve vorrei porle una domanda,ho un rott di 6 anni e da circa 2 mesi fa una dieta casalinga no carboidrati perché ha avuto una forte infiammazione al lintestino e al fegato quindi dopo svariate esami ( endoscopia e biopsia) il veterinario ha deciso di passare a questa dieta, dopo 2 mesi il fegato e rientrato nelle dimensioni lintestino ancora no e quindi devo prolungare questa dieta per sei mesi, l’unica cosa che mi preoccupa è che il mio cane ha perso 5/6 kg è un problema? Riuscirà a riprendere peso con qst dieta? Grazie in anticipo Selena
Buongiorno Selena, grazie per la domanda. Non lo posso sapere perché non ho fatto io la dieta e non conosco i fabbisogni del cane, però se ha perso così tanto peso con questa dieta probabilmente continuerà a perderlo. Deve parlare con il collega che l’ha formulata che, partendo dal fabbisogno calorico del cane, stimerà di quanto la dieta è ipocalorica e le correggerà le dosi per fargli riprendere peso. Però non aspetterei.
Salve il mio cane Labrador di 12 anni da qualche mese soffre di biascicamento notturno, sono passata alla dieta casalinga, posso sapere quali alimenti sono consigliati per questo problema? Grazie
Buongiorno Valentina. Non ci sono alimenti “magici” consigliati che fanno sparire il problema, bisogna capire prima qual è la causa con una diagnosi, quindi individuata la causa si può modificare la dieta per renderla adatta a lui ed evitare questi episodi.
Salve Doc il mio Buldog francese ha varie allergie pollini ,acari carne , riso mais . Lui ora mangia casalingo cavallo e patate come carne ho altra scelta e non è un problema ,ma volevo sapere se le patate posso cambiarle con un altro carboidrato ? Ad esempio la pasta ?
Buongiorno Monica,
Dipende dal cane, finché non si prova non si sa. O sono state preventivamente individuate le allergie con un test opportuno, il test di misurazione delle IgE, oppure non ci sono molte alternative al fare il tentativo, non lo si può mai sapere a priori.
Buongiorno dottore.
Alla luce di questo articolo molto interessante,
Si può dire che sia meglio scegliere un alimento con solo il riso (in bassa quantità ovviamente) piuttosto che amido di tapioca/ patate dolci/olio di semi di girasole?
(Evitando in toto i legumi)
Grazie
Saluti
Flavio
Buongiorno Flavio,
No, non si può dire. L’amido è amido, e quello delle patate, tapioca e riso ha una struttura molto simile, per cui non fa molta differenza. Può cambiare invece l’ingrediente, cioè il mio cane può essere allergico al riso e il suo alla patata, e su questo basiamo la scelta; però per un cane che non ha allergie no, non fa differenza l’origine dell’amido (anche perché la struttura chimica è molto modificata dall’estrusione, nei croccantini).
Grazie della risposta dottore.
Per i gatti è la stessa cosa?
Un cibo che ha una percentuale di riso variabile fra lo 0, e il 2% può essere accettabile?
Grazie
Saluti
Buongiorno, trovo che la questione sia molto interessante! Secondo alcuni pareri i carboidrati sono essenziali perché anche i lupi in natura li mangiano, attraverso le interiora degli erbivori, quindi già digeriti, un po’ come fossero già cotti. Secondo altri pareri invece i carboidrati non sono essenziali.
Il mio cane ha 8 anni e da circa 5 anni mangia crocchette iperproteiche con 34% di proteine, 18% di grassi, 7,8% di ceneri grezze e 6% di vitamine e sali minerali. Carboidrati 0% perché sono crocchette grain free. Ultimamente mi stanno venendo dei dubbi se questo sia il modo ideale di alimentare il mio cane. Lui sta bene, ma 34% di proteine è troppo? Sarebbe meglio scendere a 30% di proteine, grassi 18%, ceneri grezze 6,6% e vitamine e minerali 5,8% ?
Spero tanto che possa aiutarmi a fare luce sui miei dubbi!
Buongiorno Livia, grazie per il commento.
Per dirla in gergo tecnico, dei pareri non ce ne importa nulla 🙂 . Dal punto di vista scientifico il modo per definire un nutriente essenziale è il fatto che la sua mancanza, entro un certo limite, nella dieta, causi una patologia che è la carenza nutrizionale. Per esempio, la Vitamina C è essenziale per l’uomo perché se manca si ha una patologia (lo scorbuto), non è essenziale nel cane perché questo non succede. La Taurina è essenziale per il gatto perché in sua assenza c’è una patologia (il distacco retinico), nel cane non è essenziale perché non c’è una patologia correlata. Lo stesso vale per i carboidrati: la loro assenza non causa una patologia carenziale nel cane, per questo non sono essenziali.
Le crocchette grain free che usa, come si può vedere dall’etichetta che ha postato, hanno i carboidrati. “Grain free” vuol dire che non hanno cereali, ma se controlla nella lista degli ingredienti troverà patata, tapioca, piselli, ceci, o comunque altre fonti di amido, altrimenti la crocchetta non sta insieme, si sbriciola. Riguardo alle troppe proteine, va valutato in relazione al suo stato di salute, però se un cane è sano l’eccesso proteico non fa male, anche qui è presente letteratura scientifica, che ho riportato qua: https://www.youtube.com/watch?v=Nfg2Gn_c7a8 .
Buonasera, dottor Guiggi. La mia gatta ha 11 anni e una lieve insufficienza renale e da alcuni anni segue una dieta casalinga. Attualmente, dopo aver avuto un periodo di feci molli, dovuto forse ad un’intolleranza alimentare, ha cambiato dieta, passando da un’alimentazione a base di tapioca e manzo ad un’alimentazione a base di cavallo e riso, con finocchio come fonte di fibre. Ora la gatta soffre di stipsi, penso a causa del riso (25 grammi al giorno su 50 grammi di carne e 30 di finocchio). La nutrizionista mi propone di sostituire il riso bianco con riso integrale e di togliere il finocchio. Da quello che ho letto sopra ho tratto la conclusione che tutto questo riso sia controproducente. Lei è della scuola di pensiero per cui i gatti anziani con insufficienza renale devono mangiare tutti questi carboidrati, che oltretutto causano stitichezza?
Buonasera Gabriella.
Non ci sono “scuole di pensiero”, c’è la letteratura scientifica, e le diete vengono personalizzate a seconda delle necessità. Nell’insufficienza renale, a certi livelli (che io non conosco, nel suo caso), si deve operare una restrizione proteica e le alternative di macronutrienti da fornire sono due, grassi e carboidrati. A seconda della situazione si predilige l’uno o l’altro, tenendo sempre conto dello stato di salute; per cui un gatto che deve limitarsi anche di grassi dovrà mangiare molti carboidrati, un gatto che (potrebbe essere il suo caso, anche se non è detto, la stipsi può essere dovuta anche a un problema intestinale che non c’entra con l’alimentazione, per esempio) deve limitarsi in carboidrati mangerà più grassi per raggiungere l’apporto calorico necessario. Ma la situazione cambia caso per caso, non è una questione di scuola di pensiero ma di confrontarsi con il collega che ci segue per trovare la situazione migliore per la sua gattina.
Grazie mille per la risposta. Penso che il problema sia legato al riso, perché si è presentato con l’introduzione del riso; per questo non mi sembrava opportuno sostituire il riso bianco con quello integrale, che oltretutto, ho letto in più siti, riduce la taurina. Esiste un carboidrato alternativo che Lei ritiene più adatto in casi come questo? La malattia renale della gatta è agli inizi. L’ecografia non rivela modifiche e gli esami del sangue segnalano una creatinina A 2,47; urea a 71, il rapporto urea/creatinina a 28,68 e l’indice di malattia renale a 0,40.
Buongiorno Gabriella,
Non legga nei siti ma nella letteratura scientifica, e se non la trova ne parli con la collega, altrimenti non ne esce più, su internet ci sono molte informazioni sbagliate quando non si riporta la letteratura, mi raccomando. Io mi interrogherei sul fatto che, essendo la malattia renale all’inizio, non sia il caso di rimuovere del tutto i carboidrati, ma anche questa è una domanda da porre alla collega che la segue, che conoscendo la situazione può fornire le risposte del caso.
Grazie ancora per la sua disponibilità. Chiederò alla nutrizionista.
buongiorno dottore alla mia boxer dopo aver provato diverse crocchette contenenti cereali che li provocavano dissenteria ho deciso di provare con delle crocchette grain free molto proteiche, il problema e che mi ha da 29 kg che pesava adesso pesa 26 kg e li si vede la spina dorsale, al momento li sto dando 350 gr al giorno.
questi sono i valori delle crocchette:
– Proteina grezza 35 %
– Oli e grassi grezzi 17 %
– Ceneri grezze 7 %
– Fibra grezza 6 %
– Calcio 1,3 %,
– Fosforo 1 %
– Acidi grassi Omega-6 2 %
– Acidi grassi Omega-3 2 %
– DHA 0,9 %, EPA 0,7 %
– Glucosamina 700 mg/kg
– Condroitina 900 mg/kg.
come posso fare per farle recuperate peso? l allevatore mi ha consigliato di aggiungere la polenta in panetti gia pronta
in attesa di una sua risposta le porgo distinti saluti e levauguro buona giornata
Buongiorno Raffaele,
Grazie per la domanda. Purtroppo non posso valutare le crocchette per deontologia se non nell’ambito di una prestazione professionale, per cui le posso rispondere solo all’ultima domanda: per recuperare peso in generale la strada è aumentare l’apporto calorico (aumentare la dose dei croccantini) giornaliero. Se se lo fa calcolare per il suo cane, avrà anche dal veterinario una stima di quanto peso dovrebbe prendere in quanto tempo (ad esempio, un chilo in un mese); se la stima poi non viene rispettata potrebbe avere problemi di assorbimento, va capito cosa non assorbe ed eventualmente si cambiano i croccantini, o si passa ad un’alimentazione mista oppure casalinga per far recuperare peso.
La ringrazio per la celerità e la precisione nella risposta.
Ha ragione, le crocchette che dò al mio cane sono grain free ma come dice lei ci sono i carboidrati della patata dolce, fibra di piselli, carote, mela, spinaci, arancia dolce e mirtillo (tutti ingredienti essiccati).
Mi domandavo se, ora che il mio cane ha 8 anni, fosse il caso di ridurre il quantitativo proteico (quindi da 34% a 30%) e forse anche integrare la dieta con carboidrati derivati da cereali come farro e avena.
A questo punto penso che i carboidrati derivanti da quei vegetali potrebbero essergli sufficienti.
Tuttavia mi rimane il dubbio sulla percentuale di proteine. Anche nel video, che è molto interessante, afferma che nei cani non più giovani sarebbe meglio ridurre l’apporto di proteine. La mia preoccupazione deriva dal fatto che come dice anche nel video, si sente spesso affiancare il concetto di “troppe proteine” a “insufficienza renale”. Se questo non è vero nei cani giovani, potrebbe essere vero nei cani non più giovanissimi?
Buongiorno Livia.
Da letteratura non c’è necessità di ridurre il quantitativo proteico a meno che le analisi del sangue indichino che c’è questa necessità; di solito le analisi iniziano a peggiorare nei cani più anziani, ed è per questo che si riduce l’apporto, ma non è sempre così: infatti, come mostra la letteratura (lo facevo vedere nello stesso video, per l’appunto), le proteine non danneggiano i reni, tanto che ci sono situazioni in cui, anche negli anziani, le proteine si aumentano invece di diminuirle. Quando, invece, le analisi ci mostrano la necessità di ridurle, solo allora si riducono. Ma la discriminante rimangono sempre le analisi ematologiche per capire la funzionalità renale ed epatica.
Buongiorno Dottore la mia bassotta di quasi 18 mesi segue una dieta casalinga a base di carne, riso basmati integrale e verdure il tutto cotto a vapore con integrazione di VIntegra e olio di girasole. Ho iniziato anche a darle il condroprotettore della Innovet. La cagnolina però da qualche settimana ha iniziato a raccogliere le feci degli altri cani che trova in passeggiata e la cosa mi preoccupa molto.
Saprebbe aiutarmi?
Grazie mille
Buongiorno Claudia, grazie per la domanda.
Leggo che sta seguendo un’alimentazione casalinga, quindi immagino sia già seguita da un collega. La dieta deve essere bilanciata, perché se non lo è il picacismo potrebbe essere causato da carenze nutrizionali, però questo lo può facilmente verificare il collega che la segue e che già conosce sia la cagnolina che la sua dieta. A quel punto, se non si evidenziano carenze nutrizionali, potrà fare una diagnosi differenziale (problemi di comportamento, solitamente) per indirizzarla verso il collega più corretto per poterla aiutare.
Buongiorno
Vorrei avere un parere sulle crocchette che contengono patate come ingrediente. Parliamo del 26%. E poi c’è l’agnello come ingrediente principale.
Potrebbero creare problemi nel cane? Sono digeribili oppure è meglio agnello e riso secondo lei?
Grazie mille
Buongiorno Stefania. La digeribilità cambia da croccantino a croccantino e non lo possiamo sapere a priori, perché non è obbligo dell’azienda dichiarare la digeribilità dei prodotti (quindi solitamente non viene dichiarata). Riguardo al creare problemi, se lui è allergico all’agnello o alle patate si, altrimenti non vedo perché temere. Se sia meglio la variante con il riso, anche lì non lo posso sapere perché non conosco il cane, ma se non ha sospetti di allergia né alle patate, né al riso, né all’agnello, a parità di composizione potrebbero essere equiparabili.
Risposte precise senza conoscere il cane però non le posso dare, la cosa migliore è chiedere al collega veterinario che la segue che già lo conosce ed ha avuto modo di visitarlo.
Buongiorno dottore , volevo sapere le verdure meglio cotte o crude e la quantità x una cagnetta di 8 e mezzo e una di 13 , grazie.
Buongiorno Tina. La ringrazio per la domanda, ma le risposte sono tutte specifiche per le cagnoline. La situazione va analizzata, bisogna conoscere le canine, calcolare i loro fabbisogni, e solo dopo si può calcolare una quantità e stabilire se per loro (che non è detto valga anche per altri cani) sia meglio cotto, crudo o eventualmente quali verdure dare. Non deve cercare risposte da chi non conosce le cagnoline, rischia di sbagliare e basta. Ne parli per prima cosa con il collega veterinario che la segue, che già le conosce.
Buonasera dottore, io ho una cagnolina di 13 anni,mangia esclusivamente scatolette della disegual unica proteina di coniglio con zucchine o coniglio e banana o solo coniglio..ne sto dando 700 grammi diviso in due razioni mattina e sera quindi 350+ 350 e fino a qualche giorno fa gli davo anche 100 grammi di riso alla mattina e 100 grammi la sera ma ho notato che faceva tanta aria la sera e le feci erano a volte solide d a volte liquide..quindi ora sto continuando a dare 700 grammi di umido e ho ridotto a 60 grammi totali di riso..puo andar bene?grazie in anticipo per la risposta
Buongiorno Marco, grazie per la domanda. Quella che sta facendo è un’alimentazione casalinga, però bisogna capire se è bilanciata (e per questo necessita di un collega veterinario che si occupi di nutrizione) e poi bisogna capire qual è il problema, eventualmente. Ma non sono cose che posso valutare da un commento, è necessaria una visita veterinaria possibilmente con un veterinario, io o i colleghi, che si occupi di nutrizione.
Salve dottore,
esistono che lei sappia dei croccantini senza carboidrati?
Grazie mille,
Paolo
Buongiorno Paolo, estrusi no perché non è tecnicamente possibile farli. Disidratati o pellet (“pressati a freddo”) è possibile si, farli senza carboidrati, qualcuno in giro c’è (chiaramente non posso nominare i prodotti), anche se sono pochi perché spesso i carboidrati vengono messi comunque per ragioni economiche.
Ciao, consiglieresti biscotti fatti con farine (ad esempio riso, farina d’avena, cocco o mais) mescolate con proteine animali e verdure? Quale proporzione di farina consiglieresti? Cordiali saluti
Buongiorno, dipende dalla situazione. Ad alcuni cani si, ad altri no, non è possibile fornire consigli unici che vadano bene per tutti, e questo vale anche per le proporzioni.
Buongiorno Dottore
ho un gatto di 13 anni e a Gennaio gli è stato diagnosticato un linfoma intestinale di 3 cm.
Oltre alla cura a base di cortisone ho deciso di passare all’alimentazione casalinga (non approvata dal mio veterinario). Alterno carne di pollo, tacchino o frattaglie con pesce solitamente sardine o salmone cotte al vapore con 1/2 cucchiaino di olio d’oliva ed ho eliminato completamente i carboidrati visto che il linfoma “si nutre di carboidrati” per crescere. Da quando ho tolto i carboidrati non ha più la dissenteria. Secondo lei dovrei rintrodurli in piccole dosi? Dato che la presenza del linfoma causa una minore capacità da parte dell’organismo di assimilare il cibo, vorrei sapere se c’è qualche altro alimento consigliato che gli consenta di mantenere il peso costante.
Grazie
Anna
Buongiorno Anna,
Ho letto la domanda, però è molto specifica. Posso confermare che spesso (ma non sempre, dipende dalla neoplasia e dalla localizzazione, nonché dallo stato di salute generale del gatto) i carboidrati si tolgono nelle diete per la neoplasia, però se li deve reintrodurre e quanti non lo posso sapere. Le diete per i pazienti oncologici devono essere valutate molto attentamente, cambiano caso per caso e devono essere seguite in modo capillare da un collega che si occupa di nutrizione. Ne deve parlare con i colleghi che la seguono e che conoscono bene la condizione medica, mi raccomando.
Buongiorno Dottore, la seguo sempre con interesse e la ringrazio per i suoi consigli.
Avrei una domanda, io ho una gatta Thai di 7 anni in sovrappeso (6,2 kg).
Come valuta delle crocchette con queste caratteristiche?
. Proteina grezza: 36%
. Grassi grezzi: 10%
. Fibre grezze: 2,8%
. Ceneri grezze: 7,5%.
Ingredienti: carni e derivati (pollo 12%, tacchino 8%), cereali, estratti di proteine vegetali, ortaggi (4%), sottoprodotti di origine vegetale, semi, oli e grassi, pesci e sottoprodotti dei pesci, minerali.
Grazie infinite
Buongiorno Andrea. Io la ringrazio per la domanda, ma purtroppo non posso sapere se vanno bene, anche perché non posso consigliare, né fornire pareri, sugli alimenti industriali senza conoscere la situazione dell’animale, perché se non lo valuto conoscendolo farei necessariamente una pubblicità (positiva o negativa) commerciale ad un prodotto, una cosa esplicitamente vietata dal codice deontologico veterinario (art. 51):
Linee guida inerenti l’applicazione dell’Art. 51 del Codice Deontologico del Medico Veterinario e della norma vigente in materia di informazione sanitaria, FNOVI, Novembre 2019.
Articolo 4, punto 2: quando si tratti di informazione sanitaria a mezzo internet, [il medico veterinario] non deve […] fare riferimento a prodotti di industrie farmaceutiche, mangimistiche o di dispositivi medici […].
Le singole marche e prodotti possono essere consigliate, ma solo in forma privata e dopo un’attenta valutazione della condizione fisiopatologica del cane e del gatto (questo vale anche per le considerazioni fatte per prodotti di cui non si cita la marca, che non posso comunque consigliare se non conosco il cane o il gatto).
In ogni caso, se la gattina è in sovrappeso deve ragionare più che sulla qualità, sulla quantità, per farla dimagrire. Ne parli con il collega che la segue, che conosce la gattina, la saprà aiutare.
Salve ho un cane di 46.40 kg di 14 mesi. Vorrei sapere che ne pensa di queste crocchette.Salmone 60% (di cui 39% salmone preparato fresco, 20% salmone disidratato, 1% brodo di salmone), patata dolce (19%), patate, polpa di barbabietola, Semi di lino,
carota, piselli, Omega 3, vegetali, glucosamina (355 mg/kg),
metilsulfonilmetano (355 mg/kg), condroitina solfato (250 mg/kg),
nucleotidi, FOS (92 mg/kg), MOS (23 mg/kg).
Additivi Nutrizionali integrati:
Vitamine: E672/Vitamina A 15.000 UI, E671/Vitamina D3 2.250 UI;
Altri elementi: E1/Ferro 160 mg, 3b201/iodio 1,58 mg, E4/rame 60 mg,
E5/manganese 110 mg, E6/zinco 130 mg, E8/selenio 0,60 mg
L-Carnitine 480 mg/kg
Buongiorno Erica, grazie per la domanda.
Mi dispiace, ma purtroppo non posso consigliare, né fornire pareri, sugli alimenti industriali senza conoscere la situazione dell’animale, perché se non lo valuto conoscendolo farei necessariamente una pubblicità (positiva o negativa) commerciale ad un prodotto, una cosa esplicitamente vietata dal codice deontologico veterinario (art. 51):
Linee guida inerenti l’applicazione dell’Art. 51 del Codice Deontologico del Medico Veterinario e della norma vigente in materia di informazione sanitaria, FNOVI, Novembre 2019.
Articolo 4, punto 2: quando si tratti di informazione sanitaria a mezzo internet, [il medico veterinario] non deve […] fare riferimento a prodotti di industrie farmaceutiche, mangimistiche o di dispositivi medici […].
Le singole marche e prodotti possono essere consigliate, ma solo in forma privata e dopo un’attenta valutazione della condizione fisiopatologica del cane e del gatto (questo vale anche per le considerazioni fatte per prodotti di cui non si cita la marca, che non posso comunque consigliare se non conosco il cane o il gatto).
Buonasera dottore, mi scuso se la disturbo nuovamente. La mia cagnolina anziana (14 anni o più, non sappiamo con certezza), peso 21 kg, ha l’ipotiroidismo. Come carboidrati nella dieta la veterinaria mi ha consigliato di darle grano saraceno, quinoa, amaranto, avena e miglio (alternandoli “senza impazzire”). La mia preoccupazione però è per gli ossalati contenuti in questi alimenti (o meglio, non ho ben capito se avena e miglio ne contengano oppure se abbiano altre controindicazioni). Come dose giornaliera lei ne mangia 150 gr cotti (a seconda dell’alimento sarebbero 40 o 50 gr di prodotto secco). Secondo lei sarebbe più sicuro il riso invece, da dare più frequentemente, e magari solo un paio di giorni a settimana a rotazione altri dei carboidrati da me citati? Non riesco nemmeno a trovare molte informazioni su internet e non so quale di questi alimenti abbia il contenuto più basso di ossalati. Al momento le sto dando 5 giorni a settimana il grano saraceno e negli altri due giorni alterno gli altri. La ringrazio
Buongiorno dottore, il mio cagnolino di quasi 18 anni è un carnivoro nato,l’ho alimentato sempre con cibo industriale, ora però alla luce delle ultime analisi che fanno pensare a un danno renale (urea alta) voglio passare alla casalinga. Secondo lei farei bene? Circa 2 anni fa ha avuto una pancreatite emorragica e i mangimi renal contengono molti grassi che non mi sento di dargli. Grazie.
Buongiorno Francesca. Per prima cosa va capito se il danno renale c’è o no (non è una cosa da poco, urea alta non significa automaticamente danno renale), quindi per prima cosa serve una diagnosi. E poi si, passare all’alimentazione casalinga le permette di personalizzare la dieta in modo specifico che prenda in considerazione sia il danno renale, se c’è, sia la parte della pancreatite. Ne deve parlare con me o con un altro collega che si occupa di nutrizione, per fare una cosa personalizzata specifica per entrambe le situazioni.
Salve dottore, innanzitutto le faccio i complimenti per la sua preparazione e competenza, cosa assai rara oggi.
Ho un labrador femmina di 7 anni, sterilizzata, che pesa 39 kg. alimentata da sempre con cibo industriale. Da un po’ di tempo (circa un mese) capita che vomita a distanza di giorni (ogni 4 o ogni 5). Le feci sono normali.
Eco-graficamente non è stato riscontrato nulla, se non alcuni calcoli in vescica.
In accordo con il veterinario abbiamo scelto di passare alla dieta casalinga perché forse potrebbe essere intolleranza.
Nella dieta c’è la polenta (che varia dai 380 grammi al giorno ai 260 grammi, a secondo dell’aggiunta di coniglio o merluzzo) oppure, al posto della polenta, patate lesse senza buccia (260 grammi al giorno con aggiunta di maiale).
Ho dubbi sul dare la polenta al cane poiché ho letto molti pareri discordanti a riguardo a causa del mais che contiene questo alimento e che, nelle diete canine, è fortemente sconsigliato.
Inoltre, leggo che con i carboidrati bisognerebbe andarci cauti nei piani alimentari per cani.
Nella dieta che mi è stata data i carboidrati coprono il 41%, le proteine il 37%, i grassi il 12%, le Ceneri 0,9%.
Ho iniziato da due settimane, ma ho qualche perplessità sugli alimenti che somministro. Innanzitutto ho riscontrato che il cane fa le feci solo al mattino, quindi soltanto una volta al giorno. Mentre prima, con il cibo industriale, faceva le feci 3 volte al giorno (mattina, pomeriggio, tardissima sera).
Inoltre, ho letto che il consumo di questi alimenti, se prolungato, potrebbe portare al diabete.
Dare sempre patate, o in alternativa polenta, può nel lungo termine creare problemi?
E’ preferibile, in questi casi, somministrare la polenta con altri tipi di cereali, tipo grano saraceno?
Buongiorno Francesco.
Intanto non deve leggere pareri, ma fonti scientifiche; io posso dire “sconsiglio il mais nella dieta del cane”, ma anche se l’alimentazione la faccio io, o un collega veterinario, l’affermazione conta zero. Il mais è uno tra i tanti carboidrati utilizzabili nelle diete del cane; certo, se è un cane allergico si toglie, ma appunto questo è quello che deve capire con il collega: la sua canina è allergica?
Nel dubbio, la cosa più semplice è si, cambiare tipo di carboidrato, o toglierlo del tutto (però così aumenta la carne, che potrebbe essere un problema economico perché il costo della dieta aumenta). Però sono domande che deve rivolgere al collega che le ha formulato la dieta.
Il legame tra carboidrati e diabete invece non c’è, non ci sono certezze ad oggi sul fatto che i carboidrati in dieta causino il diabete, anche perché se il glucosio non lo somministra con l’alimentazione il cane se lo fa da solo (per gluconeogenesi); il problema dell’eccesso riguarda la poca digestione dell’amido, che può portare ad enteropatie perché se non lo mangia il cane lo mangiano i batteri nell’intestino e lo usano per proliferare.
Però queste sono risposte generiche, che vanno poi applicate al suo cane; non conoscendolo io non posso saperlo, è per questo che il collega più adatto a rispondere a queste domande (che le risponderà citando la letteratura a supporto, naturalmente) è il collega che già conosce la situazione.
Grazie della risposta.
No, la canina per il momento non è allergica alle patate e, per quante poche volte abbia somministrato la polenta, non ha manifestato, almeno per ora, segni di allergia a quest’ultima. Come si fa a capire, nel lungo termine, se il cane riesce a digerire l’amido e se può avere un enteropatia in corso? C’è bisogno di fare qualche analisi specifica in merito?
In merito alle feci, è normale che da quando mangia casalingo le faccia una sola volta al giorno piuttosto che tre volte come avveniva prima col cibo industriale?
Buonasera Francesco,
L’enteropatia se ne accorge dalla diarrea, generalmente (poi si fanno gli approfondimenti, solitamente ecografia), mentre per la polenta, se non ha segni presumibilmente non ha problemi in questo senso. Per la riduzione della quantità di feci si, è normale, perché è passato ad una dieta più digeribile, pertanto ha meno scarto, il volume fecale si riduce e la canina ha più raramente lo stimolo di defecare.
Grazie mille. Ho segnato i suoi contatti, nel caso mi occorra.
C’è bisogno di più medici veterinari come lei, che hanno questo rigore così preciso nella spiegazione e nella competenza.
Salve!
Ho visto il video suo di come calcolare i carboidrati. Mi piacerebbe sapere quanta percentuale sarebbe giusta per un cane adulto (senza problemi di salute)? Più o meno da potermi guidare e capire meglio.
Grazie mille!
Buongiorno Jennifer,
E’ una risposta che va data sullo specifico cane, perché non dipende solo dalle patologie; il fatto che sia sano non permette comunque di calcolare una percentuale standard: va valutata la razza, la capacità di digerire i carboidrati, l’attività che fa, quanta ne fa e la tipologia; si va da 0 (carboidrati assenti) a una percentuale che può arrivare anche al 30% dell’apporto calorico totale della dieta (comunque non esiste un massimo, purché la quantità non vada a rendere carenti gli altri nutrienti); però per avere una misura precisa, questa va calcolata per singolo cane. Ne parli con il collega che la segue e che conosce il cane, glielo saprà dire.
Salve dottore, volevo farle una domanda: un cane labrador sterilizzato che dovrebbe perdere peso, può mangiare una dieta in cui non vi sono affatto carboidrati ma in compenso c’è carne di pollo e 400 grammi di verdure?
E’ possibile che le verdure siano troppe per una razione giornaliera?
Buongiorno Edoardo. Delle quantità non lo posso sapere, perché non deve considerare la dieta di “un labrador sterilizzato”, ma del suo cane; non è uguale, anche per cani magari fratelli che vivono nella stessa casa; questa è una cosa che va chiesta ai colleghi che seguono il suo cane. Che siano troppe le verdure è possibile, ma se ne accorgerebbe: un eccesso di fibra causa diarrea, per cui se vede queto sintomo chieda al collega di ridurre la dose indicata.
Buongiorno dottore, il mio veterinario mi ha consigliato una dieta casalinga con proporzione proteine/carboidrati a 1:1. Sinceramente vedo che tutti e due i miei bulldog francesi hanno feci molli, forse non sono troppi questi carboidrati? Grazie
Buongiorno Mirko, grazie per la domanda.
Chiaramente non posso saperlo dato che non conosco i suoi cani, potrebbe essere anche dovuto ad altro; senz’altro è una domanda da porre al collega che la segue, che già conosce la situazione.
Buongiorno, la mia cagnolina pesa 28 kg e fa dieta casalinga, da qualche settimana ha iniziato a scartare i carboidrati (che siano patate, cous cous, pasta o riso), che ha sempre mangiato senza problemi. Può essere un capriccio (però sarebbe strano farlo con tutti i tipi di carbo) o ci può essere una causa scientifica?
Buongiorno Ilaria,
Non so cosa sia una “causa scientifica”, cioè può essere un problema di salute però strano, avrebbe visto dei sintomi (diarrea, vomito); quando fanno così, molto più facile sia un capriccio. Si faccia modificare la dieta dal collega che la segue magari per toglierli, se possibile, aumentando gli altri ingredienti.
Buongiorno… Vediamo se almeno lei mi può aiutare… Il mio Amstaff ,di due anni,soffre dai primi mesi di allergia…alternando periodi tranquilli a periodi in cui si gratta fino a scaricarsi… Abbiamo provato diversi tipi di crocchette… Incluse quelle ipoallergiche con proteine spezzettate… Abbiamo escluso crocchette di pollo e maiale puntando su quelle di pesce ma nulla….
Abbiamo provato anche la dieta casalinga con merluzzo o tonno.. accompagnato da patate… O grano saraceno…od orzo… Ma la reazione è sempre la stessa… Appena finito di mangiare inizia a strofinare il muso e poco dopo a grattarsi…
Buongiorno Chiara, grazie per la domanda.
Ho letto, però considerando che l’alternanza non segue i cambi alimentari (mi sembra di aver capito), e che comunque il grattamento conseguente all’alimentazione solitamente è molto lento (l’allergia non inizia subito dopo mangiato perché il cibo deve essere digerito, assorbito ed entrare in circolo ematico… ci vogliono diverse ore; se avesse una reazione avversa al cibo immediata, invece, dovrebbe vomitare poco dopo il pasto), ha considerato la possibilità che non sia un’allergia alimentare ma ambientale? Io farei anche una valutazione in questo senso con collega dermatologo.
Buongiorno.
Sto alimentando da qualche mese la mia cagnolina con una dieta casalinga basata su carne, pesce e verdure bollite. Ho praticamente eliminato i carboidrati, dato che le è stato riscontrato un mastocitoma di primo grado, il quale si nutre di zuccheri per vivere. Ultimamente la vedo un po’ spenta e mi domando se la carenza appunto di questi ultimi non le abbia tolto energia.
Buongiorno Laura. I cani sono in grado di produrre da sé i carboidrati, come vede nella letteratura raccolta nell’articolo qui sopra: però chiaramente deve essere fornito un apporto adeguato di calorie, che derivano necessariamente dai grassi e dalle proteine. In questo senso la dieta deve essere bilanciata: ha un collega che la segue vista la situazione, giusto?
Mi raccomando perché quando toglie i carboidrati deve anche adeguare il resto della dieta alle necessità della canina.