Sapete quante informazioni si possono scoprire sulla qualità di un alimento per cani e gatti semplicemente leggendo la tabella nutrizionale, riportata obbligatoriamente su tutte le etichette dei prodotti alimentari per animali?
In questa pagina un articolo, quanto più possibile completo, impareremo come interpretarla per capire se un alimento è valido, o meno valido, per il vostro cane e il vostro gatto.
La tabella nutrizionale è una delle informazioni obbligatorie che i produttori devono inserire su tutti gli alimenti per animali: secchi, umidi e congelati riportano sempre questa informazione che è uguale per tutte le marche e per tutti i prodotti: la rende obbligatoria il regolamento CE 767/2009, ed è valida per tutti i paesi dell’Unione Europea.
La tabella nutrizionale la possiamo trovare sotto forma di tabella vera e propria oppure sotto forma di elenco, e anche se può essere un po’ nascosta siamo sicuri di trovarla sempre, e sempre in Italiano; è obbligatorio indicarla anche negli alimenti che si acquistano su internet, nella scheda dell’alimento, e sugli integratori per animali, che sono considerati in ambito veterinario alimenti per animali a tutti gli effetti.
La tabella da sola non fornisce tutte le indicazioni per capire la qualità dell’alimento (è fondamentale leggerla insieme alla lista degli ingredienti), ma ci illumina già abbastanza da sola: possiamo trovare al suo interno le informazioni su quattro elementi nutritivi che sono la proteina, i grassi, la fibra e i sali minerali. Poi ce ne sono altri due, l’acqua e i carboidrati, che però sono nascosti: in questo articolo scopriremo come si calcolano, per avere tutte le informazioni a disposizione.
Di seguito, una descrizione delle più importanti informazioni che possiamo ricavare dalla lettura della tabella nutrizionale. Da notare che parleremo solo di croccantini, e non degli altri alimenti per cani e gatti (escluderemo quindi anche gli alimenti umidi).
1. Proteine grezze
Le proteine sono l’elemento più importante nella nutrizione del cane e del gatto: sono i “mattoni” che costituiscono l’organismo e in particolare la massa muscolare, per cui bisogna fare attenzione che non siano troppo poche nell’alimento.
I fabbisogni in proteine cambiano in base all’animale e in base alla sua età: i cuccioli, ad esempio, hanno bisogno di più proteine rispetto agli adulti, mentre i gatti hanno un fabbisogno superiore rispetto ai cani.
Scegliere un alimento che abbia poche proteine fa sì che l’animale non ne abbia abbastanza da garantire il ricambio necessario per l’attività quotidiana, tanto più se è un animale molto attivo, o che fa sport, oppure se si tratta di una femmina in gravidanza o lattazione, il cui fabbisogno minimo aumenta.
Per questo è importante che l’alimento secco per cani adulti abbia almeno il 22%-24% di proteine, che diventano 27-30% nel cucciolo. I limiti legali indicano valori più bassi (rispettivamente 18% e 25%), ma considerata la scarsa digeribilità è consigliabile scegliere sempre prodotti che ne contengano un quantitativo maggiore. Nel gatto invece dobbiamo cercare alimenti che contengano almeno il 27%-30% di proteine per l’adulto, il 33%-35% nel gattino (in questo caso, i limiti minimi legali sono rispettivamente del 25% e 30% di proteine negli alimenti).
L’eccesso di proteine, secondo gli studi attuali, non è invece un problema, perché le proteine di troppo semplicemente non vengono utilizzate dagli animali. Bisogna fare attenzione solo negli animali con patologie renali o epatiche, in cui l’eccesso proteico potrebbe aumentare il quantitativo di metaboliti di scarto che derivano dalle proteine, tra cui l’urea, ma bisogna fare attenzione solo se l’animale ha già problemi ai reni o al fegato, e comunque valutare con il proprio veterinario quale sia la restrizione alimentare opportuna da mettere in atto a seconda della specifica situazione, anche in base alle analisi del sangue.
In generale, quindi, l’eccesso di proteine non rappresenta un problema negli alimenti per cani e gatti.
Bisogna anche dire però che non tutte le proteine sono uguali: alcune sono più facili da digerire e quindi da assorbire, come quelle dell’uovo o della carne, mentre altre sono meno digeribili, come quelle vegetali; valutando le proteine, è importante controllare sempre anche la lista degli ingredienti per capire da dove provengono: il nome “proteine grezze” sta infatti ad indicare che la tabella nutrizionale non ci indica la digeribilità, ma solo la quantità delle proteine. Un alimento potrebbe essere composto solo da… peli o da piume, che sono strutture proteiche, quindi potrebbe avere tantissime proteine che sono però completamente indigeribili.
2. I grassi grezzi
I grassi sono una delle fonti energetiche più importanti per l’alimentazione del cane e del gatto. Negli alimenti secchi il loro valore va dal 10% al 20%, anche in base alla quantità dei carboidrati, che vedremo dopo. I limiti legali minimi di grassi che devono essere inseriti nell’alimento secco completo sono del 5,5% nel cane, del 9% nel gatto.
Il grasso serve a fornire energia all’animale, per cui se le proteine erano la “carrozzeria” dell’organismo, il grasso è la benzina, che gli permette di svolgere le normali attività quotidiane.
Troppo poco grasso significa poca energia, e l’animale tenderà a dimagrire perché userà tutte le sue riserve; tuttavia anche dare troppo grasso non è ottimale, perché quello in eccesso viene accumulato, e questo predispone all’obesità dell’animale, che ha conseguenze piuttosto gravi con l’andare avanti della vita.
Il grasso si valuta sempre anche in base ai carboidrati, sempre presenti negli alimenti secchi per ragioni tecnologiche, ma anche in base all’attività dell’animale: un cane o un gatto pigri hanno bisogno di meno energia rispetto agli animali che fanno molto movimento, come i cani sportivi; questo significa che non c’è un “valore ideale” di grassi cambia da animale ad animale, e deve essere valutato singolarmente.
Da notare che i grassi non sono tutti uguali, proprio come le proteine. Tra i grassi più importanti troviamo gli acidi grassi polinsaturi o PUFA, Omega 3 ed omega 6, che spesso sono carenti nei croccantini a causa del processo di irrancidimento; può quindi essere utile, in particolare in caso di patologie, integrare (con altri alimenti o con integratori specifici) questi grassi per garantire il benessere del cane e del gatto.
3. La fibra grezza
Di tutti gli elementi presenti nelle crocchette e nel cibo umido, la fibra è l’unico che i cani e i gatti non possono digerire. Non hanno a disposizione gli enzimi, né le strutture adatte, a digerire i nutrienti che vengono classificati come “fibra”, che arriva quasi inalterata all’interno dell’intestino dell’animale. Qui può avere due destini: viene semplicemente espulsa con le feci oppure viene utilizzata da altri organismi che sono in grado di utilizzarla, i batteri intestinali che costituiscono il microbiota, che tra le sue numerose funzioni ha anche quella di mantenere ottimale l’attività dell’apparato digerente.
Nell’alimento secco non troviamo molta fibra, dal 2,5% al 5%, ma la sua funzione è importante: la fibra serve per prima cosa a regolare il movimento intestinale, e quando ce n’è poca gli alimenti non riescono a scorrere nell’intestino, e l’animale rischia la costipazione intestinale. Quando è troppa, invece, il rischio è il movimento troppo veloce, quindi la diarrea, e comunque un assorbimento minore degli altri nutrienti (perché questi scorrono più velocemente all’interno dell’apparato digerente.
Il contenuto ideale di fibra varia, come per i grassi, da animale ad animale (tanto che non esiste un limite legale minimo, negli alimenti secchi, per la fibra), ma non dobbiamo preoccuparci eccessivamente se non notiamo problemi intestinali: se hanno la possibilità di girare su un giardino o su un balcone, e di trovare dell’erba, infatti, prenderanno da soli la fibra vegetale che eventualmente manca nella loro alimentazione.
Nei croccantini la fibra si trova indicata tutta come “Fibra Grezza”, senza tener conto delle differenze tra le diverse tipologie che possono essere determinanti nel miglioramento o peggioramento di specifiche patologie. Perché la fibra non è tutta uguale.
4. Le ceneri grezze
Le ceneri sono le sostanze che, nelle etichette umane, sono indicate come sali minerali. Si chiamano così perché, quando si analizza l’alimento per scoprirne i componenti, questo viene messo in una stufa che raggiunge temperature molto alte che, durante le analisi, bruciano tutto il resto: proteine, grassi, carboidrati, e fanno anche evaporare l’acqua, ma non i sali minerali. Vedendo ciò che rimane da questo processo abbiamo, a tutti gli effetti, della cenere.
Non esiste un quantitativo minimo legale di “ceneri” negli alimenti, ma esistono dei quantitativi minimi dei singoli minerali che le compongono. Si, perché le ceneri non si possono valutare nel loro insieme (non c’è un quantitativo troppo elevato o troppo basso di ceneri negli alimenti). In passato si diceva che troppe ceneri indicano un alimento di qualità scadente, ma oggi non è più così, perché alimenti molto proteici hanno anche valori di ceneri molto alti. Il trucco che consigliamo di usare per valutare, in linea di massima, le ceneri, è dividere il valore delle proteine per quello di ceneri: più alto sarà il risultato (4, 5), maggiore sarà la qualità dell’alimento; più basso sarà (3, 2) più l’alimento indicativamente sarà di scarsa qualità.
Di tutti i minerali presenti in un alimento i produttori devono specificare, per legge, la presenza solo di due di essi: il calcio e il fosforo. Questi due valori, per legge devono essere sempre superiori ai minimi legali per i croccantini (rispettivamente i limiti sono lo 0,6% e 0,5% nel cane, 0,8% e 0,7% nel gatto); solitamente però i valori sono molto più alti, ma ricordiamo che (salvo il caso di patologie specifiche) se questi minerali sono in eccesso non vengono assorbiti ma finiscono, semplicemente, nelle feci, quindi non serve preoccuparsi per valori che potrebbero sembrare troppo alti.
5. L’umidità
L’umidità è semplicemente l’acqua contenuta all’interno dell’alimento. L’acqua non è una sostanza nutritiva, ma cambia lo stato del prodotto: un alimento con poca acqua sarà secco, mentre un alimento con molta acqua sarà umido.
Negli alimenti secchi ci può essere un massimo del 14% di acqua, una quantità davvero bassa se consideriamo che non possiamo togliere tutta l’acqua da un alimento, dal punto di vista chimico; solitamente il valore è ancora più basso, all’incirca dell’8-10%, che serve a rendere più conservabili possibile i croccantini. Se un alimento è secco, il produttore però non deve indicare il valore di acqua contenuto al suo interno, e chi acquista l’alimento deve conoscere questo valore, che si stima con una media del 9% per i croccantini.
Il quantitativo di acqua, naturalmente, non soddisfa le esigenze né del cane, né del gatto, per cui se un animale si nutre esclusivamente di croccantini è indispensabile lasciare sempre a disposizione dell’acqua.
6. I carboidrati
L’ultimo elemento nutritivo che possiamo trovare nell’etichettatura nutrizionale sono i carboidrati. O, meglio, non lo troviamo, perché la legge non obbliga i produttori a riportarlo: se lo vogliamo sapere, lo dobbiamo calcolare.
Per sapere quanti carboidrati ci sono in un alimento secco, bisogna fare una differenza, basandoci su questa formula:
- Carboidrati = 100-Proteine-Grassi-Fibre-Ceneri-9
Come si può facilmente capire, bisogna sottrarre da 100 (che è il totale dell’alimento) la quantità di proteine, di grassi, di fibre, di ceneri e il numero 9, che rappresenta l’acqua (e che può variare se troviamo valori diversi sulla confezione). Il risultato è ciò che rimane nell’alimento tolte queste sostanze nutritive, ovvero praticamente solo i carboidrati (tecnicamente estrattivi inazotati). Questo è il conteggio semplice, perché ci sono tante altre considerazioni da fare, se vogliamo approfondire l’argomento.
I carboidrati, sia semplici (come il normale zucchero) sia complessi, come gli amidi (contenuti in grano, mais, riso, patate e altri alimenti vegetali) hanno, come i grassi, una funzione energetica; nell’immediato forniscono energia al cane o al gatto, ma quando sono troppi si accumulano. Il corpo, per accumularli, li trasforma però in grassi, per cui troppi carboidrati nella dieta del cane e del gatto significano obesità, e l’obesità predispone ad altre malattie, come il diabete.
I carboidrati non sono essenziali nell’alimentazione del cane e del gatto, e infatti non ci sono limiti legali minimi per questo ingrediente. Questo significa che l’alimentazione del cane e del gatto può anche essere completamente priva di carboidrati. Nei croccantini, tuttavia, se ne trova sempre una certa quantità, che va dal 15% al 19% (dipende dalla composizione dell’alimento), per una ragione tecnologica: i croccantini senza carboidrati non stanno insieme, non hanno la forma di “pallina” con cui siamo abituati a vederli. Per cui i carboidrati ci sono sempre, anche nei croccantini Grain-Free: non derivano dai cereali, in questo caso, ma tra gli ingredienti troverete sempre altre fonti di carboidrati come la patata, la tapioca, i piselli, le lenticchie o altri alimenti da cui si possono ricavare dei carboidrati.
Non trattandosi di un nutriente essenziale per gli animali, in generale meno ce n’è e meglio è (anche qui, salvo in caso di specifiche patologie); posto che sotto ai limiti tecnologici non si riesce a scendere, bisogna ricordare che un alimento con tanti carboidrati non è un alimento di qualità per un cane o per un gatto, ma un alimento creato per “ridurre i costi di produzione” e aumentare il ricavo dell’azienda che produce i croccantini.
Questo significa che, pur non essendo indicato il valore dei carboidrati, è sempre utile calcolarlo per rendersi conto della loro presenza, e del loro numero, all’interno dell’alimento che scegliamo per i nostri animali.
Buongiorno gentile dott.Guiggi
La ringrazio per questi articoli esaustivi.
La seguo su YouTube e sul blog e ho imparato tanto dalle sue spiegazioni
Volevo dirle solo questo : grazie
Del tempo e delle risorse spese a favore di un comportamento più corretto da parte nostra a favore del benessere dei nostri animali ( che meritano senza dubbio )
Augurandole buon lavoro colgo l’occasione per ringraziarla e : continui così!
Buongiorno Alessandra,
Grazie del ringraziamento 🙂 Divulgare informazioni scientificamente corrette mi piace e lo faccio volentieri, commenti come questo mi spingono ad andare avanti senza ripensamenti.
Grazie a lei!
Salve dottore ho il cane che mangia le intestinal del Exclusion con quelle tutto ok se torno a mangime normale mi fa della mucosa assieme alle feci è un Rottweiler di 20 mesi grazie per la risposta
Buongiorno,
Io la ringrazio per la domanda, però non posso risponderle; non conosco la situazione del cane e non so perché stia fornendo i croccantini intestinali, pertanto non posso neanche sapere se può cambiare di nuovo: è una domanda da rivolgere al collega che le ha consigliato i croccantini intestinali, che già conosce la situazione del cane.
Davo monge al salmone ma il cane andava in mucosa e così mi ha fatto dare questo mangime maiale e riso ho provato anche a dare hypoallergenic maiale e piselli ma va sempre in mucosa quindi siccome il cane è giovane non volevo dare intestinal a vita
Buongiorno Maik, ok, si, capito il problema; praticamente l’intestinal le sta nascondendo il muco, e quando lo toglie quello torna: c’è una patologia che non è stata diagnosticata, mi sa che deve fare qualche approfondimento però (visita/ecografia) perché prima di tutto bisogna capire qual è il problema.
Per contattare me, mi può inviare una mail a valerioguiggi@gmail.com ; le informazioni sulla consulenza le trova qua: http://valerioguiggi.it/consulenza-online/ .
buonasera Dott. le faccio i miei più sinceri complimenti per la sua competenza e professionalità, quindi se ho ben capito, dalle sue spiegazioni molto chiare e professionali, una etichetta (crocchetta) decente dovrebbe avere queste caratteristiche: Carne di pollo disidratata (32%) Mais, grasso di pollo, riso, polpa di barbabietola essiccata, carruba, cloruro di sodio, lievito di birra essiccato.
componenti analitici: umidità 8%, proteina grezza 30%, oli e grassi grezzi 22%, fibra grezza 1,70, ceneri grezze 6,50, calcio 1,50, fosforo 1,20
Io ho cani da tartufo di razza “Bracco tedesco” però non sempre lavorano. E’ vero per sentito dire che, in estate bisogna diminuire la dose delle crocchette, o dare meno proteina grezza.
La ringrazio anticipatamente, cordialmente la saluto
Buongiorno Nicola. Purtroppo non posso esprimere pareri sulle etichette dei prodotti commerciali senza prendere in considerazione il cane, per cui alla prima domanda non posso rispondere; nel caso, posso rispondere citando le opportune fonti normative a domande relative ai singoli ingredienti.
Invece per quanto riguarda le altre domande:
-La riduzione della dose dei croccantini si fa qualora ci sia una differenza in termini di fabbisogni energetici: se ad esempio i suoi cani da tartufo riducono l’attività in estate, allora si, è opportuno ridurle (sennò ingrassano). Se un cane in estate va al mare e d’inverno è chiuso in casa, allora al contrario andrebbero aumentate.
-La riduzione proteica non ha invece nessun senso; dato che non esiste un limite massimo di proteine nel cane (salvo patologie) quando sono sani non c’è nessun motivo per ridurle. Provi a chiedere a chi le ha detto questa cosa di citare la letteratura scientifica di riferimento: vedrà che non riceverà una risposta.
Buonasera, e grazie per la sua tempestiva risposta, i cani d’estate lavorano normale anzi di più dell’inverno, ma io le chiedevo, dato che in estate fa molto caldo, il cane può assumere normalmente la sua razione giornaliera di crocchette? dato che sono proteiche al 30% con 22% di grassi grezzi? oppure diminuire la dose? ho sentito dire ad altri, non veterinari, che d’estate diminuiscono la razione giornaliera perchè fa molto caldo, grazie buona serata
Buongiorno Nicola. Diminuisce la razione giornaliera perché? Con il caldo tendenzialmente ci si muove meno, è vero, perché fa caldo, ma non è sempre così: banalmente, un cane che vive a Cortina in estate si muoverà molto mentre in inverno, a causa sia del freddo che delle giornate corte, si muoverà meno. E’ una scelta che si fa in base alla situazione, è vera ad esempio per i cani da caccia che si muovono molto più in inverno che in estate. La maggior parte dei cani fanno invece un’attività equiparabile tra estate e inverno, quindi non ci sono differenze. Ma è una cosa che va vista caso per caso.
Salve,ho due gatti ,di cui uno di 14 anni,vorrei sapere quali croccantini sono migliori,ho provato con Acana al pesce,ma li mangiano,ora sto dando loro croccantini monge hairball…grazie
Buongiorno Marianna. Questa è una cosa che deve chiedere al collega che la segue; io non posso rispondere per due motivi, il primo è deontologico (farei pubblicità a un’azienda mangimistica), il secondo è che non conosco i suoi gatti: i croccantini (ma in generale l’alimentazione) va scelta in base alle necessità dei gatti, bisogna per prima cosa conoscerli; non seguendola direttamente io non li conosco, per cui non mi è possibile consigliare.
Buonasera
Ho un gatto di.9.anni intollerante a tonno, salmone, agnello, gamberetti, piselli, carote, barbabietole, mais, frumento e altro da kg 4.3 ora mangiando pollo e tacchino pesa 5kg , sta mangiando umido proplan adult e crocchi farmina arringa, ora.ho acquistato solo crocchi edgard cooper al pollo.
Volevo sapere se posso darli.o.sono troppo.ricchi di proteine , patate e piselli
Grazie della risposta
Cordialmente
Buongiorno Marisa, grazie per la domanda.
Purtroppo dare una risposta non è semplice, perché sarebbe necessario conoscere la situazione del gatto, anche perché ha varie reazioni avverse al cibo da valutare. Inoltre non so se siano veramente intolleranze o se siano allergie (sono patologie diverse e si trattano in modo diverso), bisogna vedere come sono state diagnosticate (prove di eliminazione, o test di laboratorio? Sono test scientificamente validati? E qual è l’attendibilità? Perché ad oggi nessun test di laboratorio ha un’attendibilità del 100%; chiaramente queste domande le deve fare al collega che l’ha seguita).
Solo in base a tutte queste informazioni e conoscendo il gatto è possibile, per me o per un altro collega che si occupa di nutrizione, è possibile rispondere a questa domanda e ad altre collegate.
Buonasera Gent.mo Dottore,
sono preoccupata perchè il mio gatto di 9 anni e che pesa 5 Kg.arriva a mangiare anche 3/4 bustine di Almo Natute HFC Jelly da 55 gr. al giorno ma ultimamente sembra come se avesse perso tono muscolare.Guardando la descrizione del prodotto mi sono accorta che tali bustine sono solo complementari e premetto che di croccantini gliene do pochi al mattino e pochi la sera (Feringa e Royal Canyn Urinary).Non vorrei che sto sbagliiando qualcosa e che possa risentirne la sua salute.Secondo lei dovrei sostituire le bustine complementari con quelle complete? e quanto umido completo (o complementare)e quanto secco si può dare senza rischiare di esagerare?Grazie sin da ora se potrà aiutarmi.Buona serata
Buongiorno Donatella, grazie per la domanda. La perdita del tono muscolare la farei valutare da un collega veterinario, la può vedere nel corso di una normalissima visita. Per quanto riguarda gli alimenti complementari si, potrebbero causare questa forma carenziale; non posso dirle che è così non conoscendo i fabbisogni del gatto, né i quantitativi precisi che fornisce, ma visto che di croccantini “ne da pochi” il dubbio, effettivamente, c’è. Cambiare da complementare a completo mi sembra, si, un buon consiglio da poter fornire senza conoscere la situazione. Per la quantità del secco, invece, va calcolata prendendo in considerazione la situazione del gatto nel suo complesso, non mi è possibile dare dei numeri precisi senza prima una visita/consulenza.
Buon giorno volevo un informazione ho sempre dato ai miei due jack russell croccantini della monge ma volevo cambiarli perché non li mangiano più volentieri croccantini miglior cane sono buoni?perché c e chi dice si e chi no mo consiglia perfavore grazie in anticipo della risposta buona giornata
Buongiorno Daniela, grazie per la domanda. Purtroppo non posso rispondere, perché la qualità dei croccantini non si può valutare senza conoscere i cani. Per esempio, non potrei sapere se sono allergici a qualche componente, o se il loro stile di vita è adeguato a quella particolare tipologia di croccantini. E’ una risposta che deve dare chi conosce i cani, per cui ne può parlare con il collega che la segue oppure rivolgersi ad un collega che si occupi come me di nutrizione ma che abbia la possibilità quantomeno di conoscere e di sapere qualcosa sui cani.
Buonasera dottore,
non ho capito bene l’informazione rispetto alla quantità di umidità indicata sugli alimenti umidi dei cani, cioè, se la % che indica l’umidità è del 77% per esempio, vuol dire che quell’umido è di scarsa qualità?
Grazie anticipatamente.
Maurizio
Buongiorno Maurizio, purtroppo deve spiegarsi bene perché non ho capito la domanda. L’indicazione di umidità indica quanta acqua c’è dentro ad un umido, per cui più ce n’è, meno nutriente è quell’umido (il che non vuol dire, però, che sia di scarsa qualità, solo che per saziarsi il cane deve mangiarne di più). Non so se ho risposto, mi dovrebbe spiegare meglio la richiesta.
HO HA DISPOSIZIONE MOLTA PASTA SECCA ALL’UOVO ,TIPO TAGLIATELLE ECC, COME POTREI UTILIZZARLA AL MEGLIO PER IL PASTO DEI MIEI CANI?
Buongiorno Domenico, grazie per la domanda.
Sicuramente non fornendola così, a caso, ma è possibile utilizzarla nell’ambito di un’alimentazione casalinga specifica ben bilanciata. Tuttavia, per non sbagliare e dato che la pasta all’uovo ha caratteristiche nutrizionali diverse dalla pasta senza uovo, è necessario valutare bene la situazione. Può farsi aiutare da me o da un altro collega veterinario che si occupa di nutrizione. Grazie mille.
Buongiorno, scusi, volevo avere un’informazione se è possibile.
Secondo lei tra le crocchette Farmina Ultrahypo e Royal Canin Anallergenic,
quale è il mangime più magro?
Ho una cagnolina di 8 anni e mezzo, allergica, che ora ha anche problemi di obesità e deve perdere un po’ di peso in vista di un’operazione.
Attualmente mangia Ultrahypo Farmina, la dermatologa mi ha detto di provare a passare al royal canin, che però assumeva già, abbiamo cambiato dopo circa un anno perché si era sensibilizzata e aveva nuovamente problemi cutanei. Questo succede con tutti i mangimi che abbiamo provato, inizialmente funzionano e a lungo termine invece la cagnolina ricomincia a spelarsi, cambiando cibo migliora per un po’ e poi di nuovo…
Ho chiesto alla dermatologa e al mio veterinario se è il caso di portarla da un nutrizionista, ma mi hanno detto che è sufficiente farla mangiare di meno, visto che comunque non potrebbe mangiare altro. Il problema è che nessuno mi dice quanto meno… Attualmente siamo a 50 grammi, quando il livello minimo indicato sul sacco ultrahypo per la sua taglia è 60, quindi mangia già meno del minimo… Non so se devo scendere ancora o se devo cambiare croccantini, visto che è ingrassata di più soprattutto nell’ultimo periodo, quando ha preso Farmina Ultrahypo. La cagnolina è molto attiva, sia in casa che in giardino e usciamo per passeggiate nei boschi tutti i giorni. Abbiamo controllato la tiroide ed è a posto. Leggermente più alti, ma mi hanno detto non preoccupanti, i valori ALP 199,07 eGGT9,65 HDW 2,30.
Leggermente più bassi sono invece MCH 20,5; MCHC 31,6; CHCM31,6; CH 20,2
Grazie.
Buongiorno, grazie per la domanda.
Non posso rispondere nel merito a tutto considerando che non conosco la cagnolina, ma da come descrive sembrerebbero delle nuove immunizzazioni. Se ad un allergico, cioè ad un cane (o a un gatto) che è tendente a sviluppare allergie si da sempre la stessa cosa, si rischia che diventi poi allergico anche a quella. La letteratura suggerisce di non dare lo stesso alimento per più di tre mesi, per cui lo scopo, dopo aver somministrato idrolizzato anche per due mesi, non è quello di fermarsi all’idrolizzato ma di continuare ed individuare 3-4 alimenti “sicuri” da poter dare poi in seguito a rotazione. Per la perdita di peso non posso rispondere, ma un collega che come me si occupa di nutrizione può stimarle il fabbisogno calorico e dirle precisamente quanti croccantini dare, fino anche a scendere più della “dose consigliata”. La dose consigliata è un’indicazione generica che vale per tutti i cani, ma non tutti poi la rispettano: la stima calorica si calcola per il singolo cane.
Buongiorno dottore ho sempre dato ai miei gatti i croccantini XXXXXX ma documentandomi parecchio questo periodo ho notato che non sono per niente croccantini di qualità. Zucchero e cereali alle stelle. Stavo cercando un alternativa più salutare senza cereali mantenendo il tratto urinario in salute. Il mio vet. Questione cibo è meglio lasciarlo perdere. Non so proprio dove orientrami. La scelta è vastissima. Cosa mi consiglia?
Buongiorno Luca,
No, non è meglio lasciar perdere perché la scelta come dice anche lei è vastissima, e senz’altro si trovano possibilità diverse. Però non posso dare consigli senza conoscere la situazione; io valuterei questo aspetto o con me, o comunque con un altro collega che si occupa di nutrizione, perché appunto è una scelta che va valutata correttamente anche, proprio, alla luce delle patologie.
PS: Ho rimosso la marca dal commento per evitare pubblicità.
Ho appena provato a calcolare i carboidrati di un mangime che mi sembra ottimo… Tuttavia alla fine esce un valore di 33,5… Mi sembra molto alto rispetto alla media riportata in questo approfondimento… il mangime in questione è grain free composto da cinghiale fresco disossato (24%), carne di cinghiale disidratata (22%)… ed è così composto :
Proteine gregge 30%
Grassi greggi 18%
Fibre grezze 2,9%
Ceneri gregge 6,6%
Umidità 9%
… da qui il mio calcolo dei carboidrati !
Poì risultano :
Calcio 1,2%
Fosforo 0,9%
Condroitina 900.0 mg/kg
Glucosamina 1.2 mg/kg
Omega 3 0,9%
Omega 6 3,3%
EPA / DHA 0,8%
Vorrei chiedere un opinione generale in merito al prodotto “Secondo questi dati riportati”… la mia Luna è una giovane femmina di labrador chocolate intera mediamente attiva… Pesa 31 chili !
Emanuele
Buongiorno Emanuele, grazie per la domanda.
I dati per prima cosa vanno un po’ interpretati perché deve tenere conto delle tolleranze legali, come spiegavo qui: https://www.youtube.com/watch?v=a_idUIIZVG4 . Per il giudizio, non lo posso fornire sia perché da veterinario non mi è consentito per deontologia, sia perché gli alimenti si possono giudicare solamente conoscendo il cane, senza conoscerlo diventa difficile: magari questo alimento, anche se qualitativamente non è il top, è l’alimento perfetto per Luna, però non lo posso purtroppo sapere non conoscendola.
Capisco che non possa fare pubblicità. Ma se deciderò di intraprendere un percorso con lei vorrei essere seguito su cosa acquistare naturalmente…così ecc.ecc. Non so più a chi rivolgermi. Purtroppo come ho scritto in precedenza il mio vet forse dovrebbe rivedere un Po le sue competenze.
Buongiorno Luca. Nel privato ovviamente si fanno i nomi, e questo vale sia per i prodotti alimentari che (anche di più) con i farmaci. E’ in pubblico che non si può fare (giustamente, secondo me) pubblicità, perché se io le consigliassi di prendere il croccantino X (peraltro senza valutare la situazione) sto consigliando perché sono sincero o perché ho un accordo con un’azienda mangimistica?
Con i farmaci questa cosa diventa ancora più impattante, immagini se consigliassi (io o anche un altro veterinario) farmaci in pubblico. Ma in privato poi è normale dare consigli, perché se il suo cane ha bisogno di un antibiotico non è che può andare dal veterinario che lo visita, dice che ha bisogno di un antibiotico ma poi non le dice quale comprare; perderebbe di significato la professione stessa.
Un conto è la prestazione professionale, un conto è la divulgazione pubblica: sono due cose completamente diverse.
Buonasera, volevo chiederle un consiglio: ho un gattino di 12 anni, da circa 1 mese sta assumano il farmaco Apelka per ipertiroidismo ed anche un quarto di compressa Nexium perche’ aveva gastrite. Le volevo chiedere che tipo di alimentazione e’piu’ adatta, considerando che e’sempre stato difficile e che mangia umido mousse. Sto cercando di seguire i suoi consigli, ma non sempre riesco a far conciliare l’alimento giusto con quello che gli piace. Il peso e’ 4.700 kg.
Grazie mille
Buongiorno Giulietta. Con queste patologie bisogna valutare caso per caso, cercando una rosa di alimenti migliori e che siano anche di suo gradimento, è una parte molto importante da prendere in considerazione. Per cui ne deve parlare con il collega che la segue, oppure in alternativa deve approfondire con un collega che si occupa di nutrizione; non è possibile rispondere (e anche se lo facessi sbaglierei di sicuro) senza conoscere la situazione clinica.
Buongiorno,
vorrei sapere se le proteine contenute nelle crocchette pressate a freddo e le proteine contenute nel cibo umido, indicate entrambe nella tabella del singolo alimento in percentuale, hanno lo stesso tenore proteico. Chiedo questo perchè in genere la percentuale di proteina nelle crocchette pressate a freddo può variare da un minimo del 18/19% e valori decisamente più alti mentre la percentuale indicata in tabella di un cibo umido è sempre decisamente inferiore, diciamo anche sotto il 10%. Può essere corretto alimentare un cane con cibo pressato a freddo per mezza dose giornaliera e cibo umido in misura dell’ 1,5% del suo peso per l’altra parte di alimentazione giornaliera? ringrazio anticipatamente e saluto.
Buongiorno Massimo. Dire “proteine” o “tenore proteico” (cioè la percentuale di proteine sul totale dell’alimento) è la stessa cosa, non cambia. Il motivo, invece, per cui i valori sono molto diversi è che nell’umido sono indicati in percentuale considerando anche l’acqua; nel pressato a freddo ce n’è pochissima, quindi in percentuale aumentano tutti gli altri nutrienti (proteine, ma anche fibre e ceneri) che nell’umido sono tutti più bassi. I conti, in nutrizione, si fanno sempre al netto dell’acqua, altrimenti non ci capiamo più nulla.
Quello che chiede è assolutamente possibile, e se toglie l’acqua può anche confrontare le proteine effettive dell’umido con quelle del secco; se non lo sa fare (sono una serie di proporzioni matematiche) lo può fare il veterinario che la segue, ma comunque scoprirà che, al netto dell’acqua, l’umido contiene molte più proteine del pressato a freddo.
Buongiorno dottore, potrebbe provare a spiegare brevemente come effettuare queste proporzioni matematiche, per piacere? Non riesco a trovare questa informazione da nessuna parte e vorrei riuscire a interpretare i valori dei componenti analitici dell’umido, ma mi trovo in difficoltà. Grazie in anticipo.
Buongiorno Giovanna,
Grazie per la domanda. La proporzione, da calcolare per proteine, grassi, fibra e ceneri, è questa; deve fare ad esempio:
Proteine dell’umido x 100 / (100-umidità) = proteine su sostanza secca (ovvero potrà paragonare quell’umido a un secco).
La formula va ripetuta per le fibre, le ceneri e i grassi.
Gent.mo Dottore,
innanzitutto volevo ringraziarla per i video e il supporto che da ad ognuno di noi, nel cercare di dare il meglio ai nostri Pet.
E’ in arrivo un cucciolo di bassotto e sono alla ricerca della miglior nutrizione che posso proporgli.
Purtroppo avendo molti impengi lavorativi non posso optare per l’homemade, quindi ricerco il meglio che può offrirmi l’industria.
Supportato dal suo blog, sono riuscito a fare un cernita dei più svariati marchi e ralative crocchette.
Ho individuato, nello specifico, due marchi di crocchette classiche ed una ad estrusione a freddo (non riporto le marche per non fare pubblicità, ma gli ingredienti)
1)Carne fresca di pollo (11%), carne fresca di tacchino (7%), uova fresche intere (6%), aringa intera fresca (6%), fegato di pollo fresco (5%), passera del pacifco intera fresca (5%), fegato di tacchino fresco (5%), cuore di pollo fresco (4%), cuore di tacchino fresco (4%), colli di pollo freschi (4%), pollo (disidratato, 4%), tacchino (disidratato, 4%), sugarello del pacifco intero (disidratato, 4%), sardina intera (disidratata, 4%), aringa intera (disidratata, 4%), grasso di pollo (4%), olio di aringa (2%), lenticchie rosse intere, piselli interi, lenticchie verdi intere, ceci interi, piselli gialli interi, fbra di lenticchia, fagioli pinto interi, fagioli bianchi interi, osso e cartilagine di pollo (1%), fegato di pollo (lioflizzato), fegato di tacchino (lioflizzato), zucca intera fresca, zucca popone intera fresca, zucchina intera fresca, pastinaca intera fresca, carote fresche, mele red delicious intere fresche, pere bartlett intere fresche, cavolo riccio fresco, spinaci freschi, foglie di barbabietola fresche, cime di rapa fresche, alga bruna kelp, mirtilli rossi interi, mirtilli interi, bacche saskatoon intere, radice di cicoria, radice di curcuma, cardo mariano, radice di bardana, lavanda, radice di altea, bacche di rosa.
ADDITIVI (per kg): Additivi nutrizionali: Chelato di Zinco: 100 mg. Additivi zootecnici: Enterococcus faecium NCIMB10415: 600×10^6
COMPONENTI ANALITICI
Proteina grezza 38 %; Oli e grassi grezzi 20 %; Ceneri grezze 8 %; Fibra grezza5 %; Umidità 12 %; Calcio 1,4 %; Fosforo 1,1 %; Acidi grassi Omega-6 3 %; Acidi grassi Omega-3 1,1 %; DHA 0,35 %; EPA 0,25 %; Gluosamina 1500 mg/kg; Condroitina 1200 mg/kg.
2)salmone disidratato (25%), carne di tacchino disidratata (20%), piselli gialli (19%), grasso di pollo (conservato con tocoferoli, 10%), salmone idrolizzato (5%), proteine di pollo idrolizzate (5%), amido di tapioca (5%), fegato di pollo (3%), mele (2%), olio di salmone (2%), carote (1%), semi di lino (1%), ceci (1%), gusci di crostacei idrolizzati (fonte di glucosamina 0,031%), estratto di cartilagine (fonte di condroitina, 0,019%), lievito di birra (fonte di mannanoligosaccaridi, 0,018%), radice di cicoria (fonte di fruttoligosaccaridi, 0,012%), yucca schidigera (0,011%), alghe (0,01%), psillio (0,01%), timo (0,01%), rosmarino (0,01%), origano (0,01%), mirtilli palustri (0,0008%), mirtilli (0,0008%), lamponi (0,0008%).
ADDITIVI NUTRIZIONALI IN 1 KG
vitamina A (3a672a) 24 000 U.I., vitamina D3 (3a671) 1 600 U.I., vitamina E (3a700) 500 mg, zinco (3b606) 100 mg, ferro (3b106) 85 mg, manganese (3b504) 40 mg, iodio (3b201) 0,75 mg, rame (3b406) 18 mg, selenio (3b810) 0,28 mg.
COMPONENTI ANALITICI IN 1 KG
proteina grezza 38,0%, grassi 20,0%, ceneri grezze 7,9%, fibra grezza 2,5%, umidità 10,0 %, calcio 1,4%, fosforo 1,1%, sodio 0,5 %.
ENERGIA METABOLIZZABILE
4 100 kcal/kg. Omega 3: 0,71 %, Omega 6: 2,67 %
3) Alimento naturale complementare pressato a freddo per cani di tutte le età.
Composizione
Manzo disidratato 60%, Salmone disidratato 30%, Zucca, Mela, Origano
Componenti analitici
Proteine 38,5%, Grassi grezzi 15,1%, Fibre grezze 2,3%, Materia Inorganica 8,9%, Umidità 9,9%. Valore Energetico: 394,9 kcal/100g
Tra le 1 e le 2, nella prima vi è meno carne (di poco) ma non ha l’aggiunta di aditivi se non per lo Zinco e lo Enterococcus faecium. Nella n.2 troviamo più carne ma anche più aditivi.
La n. 3 mi lascia due dubbi, il primo che ha una misura e tipologia unica di corcchette, che non differenzia ne per età ne per diametro (non ha Puppy, Junior, Adult; ne small o large breed). Il secondo dubbio è il rapporto ceneni/proteine, che risultano più basse; rispettivamente 4,33 per la N. 3; 4,81 per la N.2 e 4,75 per la N. 1.
Sarebbe così gentile da supportarmi in questa ultima fase?
Cordiamente saluto
Pietro M.
Buongiorno Pietro,
Purtroppo non posso fare valutazioni degli alimenti se non conoscendo il cane, perché non ci sono alimenti migliori in assoluto, ma va scelto il migliore per il singolo cane, e non conoscendo il suo non posso rispondere direttamente. Posso fare solo alcune considerazioni:
-Vengono indicati obbligatoriamente in etichetta solamente alcuni additivi, che per legge devono essere indicati; altri additivi, quelli che non hanno un limite massimo legale (come le vitamine del gruppo B) possono essere omesse, quindi non valuterei la quantità di additivi perché è parziale;
-Gli additivi sono aggiunti in base ai nutrienti che rimanevano nella dieta di base, per cui possono variare in base agli ingredienti, altro motivo per cui non vanno valutati in senso assoluto;
-La dose dei croccantini non va valutata dalle indicazioni in etichetta, la dovrebbe valutare in base al veterinario che la segue (un alimento può essere legalmente completo e utilizzabile sia per cuccioli che per adulti, ma va valutato appunto in base al singolo cane);
-Il rapporto proteine/ceneri è un’indicazione generale, e specialmente se ci sono differenze piccole, come in questo caso, non ha molto significato;
-Enterococcus faecium in un croccantino non so quanto ci stia a fare, considerando che muore durante l’estrusione per via del calore…
Spero di esserle stato comunque d’aiuto.
Buongiorno dottore, grazie per i suggerimenti e le delucidazioni in merito a molti argomenti che non mi erano affatto noti. Vorrei farle una domanda rispetto alla percentuale di carboidrati all’interno delle crocchette. Prendendo in riferimento i valori medi (o anche i piú alti) da lei indicati che ci consentono, almeno in parte, di intuire se le crocchette che stiamo dando ai nostri animali siano di buona qualità, il numero percentuale restante da attribuire ai carboidrati rimane comunque molto alto, decisamente al di sopra del 15 – 19%. Ciò di fatto accade anche nella grandissima parte delle crocchette. Ho sbagliato io i calcoli o manca qualche altro elemento da sottrarre al 100? Grazie e buona giornata
Buongiorno Simona,
Si, perché generalmente è più alto, secondo me non sta sbagliando. Il croccantino che ho trovato io con percentuale più bassa è del 19%, mediamente siamo sul 30-35%, per cui non mi meraviglio. E’ che i carboidrati costano poco, per cui all’azienda conviene metterne più del minimo.
Buonasera, nel panorama (spesso desolato) delle crocchette per gatti, ho trovato queste “perle”: https://www.zooplus.it/shop/gatti/cibo_secco_gatti/markus_muehle/739428
Sono pressate a freddo, ed hanno questi ingredienti:
carne di pollo disidratata e tritata; grasso di pollo; fegato disidratato e tritato; olio di pesce bianco; gusci d’uovo tritati; erbette aromatiche disidratate e tritate; semi di psillio; polpa di barbabietola; olio di canapa; cicoria disidratata e tritata; estratto di cozza verde Perna Canaliculus.
Componenti analitiche:
Proteine gregge 59.0 %
Grassi greggi 16.0 %
Fibre grezze 3.2 %
Ceneri gregge 8.2 %
Calcio 1.1 %
Fosforo 0.9 %
In pratica i carboidrati sembrerebbero veramente pochissimi.
Che ne pensa?
Grazie mille
Buongiorno Margherita, grazie per la domanda.
Mi dispiace, ma purtroppo non posso consigliare, né fornire pareri, sugli alimenti industriali senza conoscere la situazione dell’animale, perché se non lo valuto conoscendolo farei necessariamente una pubblicità (positiva o negativa) commerciale ad un prodotto, una cosa esplicitamente vietata dal codice deontologico veterinario (art. 51):
Linee guida inerenti l’applicazione dell’Art. 51 del Codice Deontologico del Medico Veterinario e della norma vigente in materia di informazione sanitaria, FNOVI, Novembre 2019.
Articolo 4, punto 2: quando si tratti di informazione sanitaria a mezzo internet, [il medico veterinario] non deve […] fare riferimento a prodotti di industrie farmaceutiche, mangimistiche o di dispositivi medici […].
Le singole marche e prodotti possono essere consigliate, ma solo in forma privata e dopo un’attenta valutazione della condizione fisiopatologica del cane e del gatto (questo vale anche per le considerazioni fatte per prodotti di cui non si cita la marca, che non posso comunque consigliare se non conosco il cane o il gatto).
Buona sera. Complimenti per il lavoro che svolgete e per la disponibilità.
Ho un Pastore Tedesco di 8 anni femmina. Non è sterilizzata e nemmeno ha mai fatto cuccioli. Vorrei un vs consiglio per quale crocchette di pesce acquistare… visto che negli ultimi anni ha mangiato solo a base pesce. Grazie ancora
Buongiorno Fabio, grazie per la domanda. Si tratta di un consiglio che va valutato conoscendo la canina, se consigliassi qualcosa qui farei solo pubblicità a un prodotto industriale e non posso. Deve rivolgersi a un collega, io o altri, che si occupi di nutrizione per stabilire, valutata la canina, quale sia l’alimentazione migliore per le sue necessità.
Buongiorno Dottor Guiggi, come dobbiamo interpretare la composizione in etichetta quando si ha in prima voce per esempio : “anatra fresca 44%” e seconda voce “anatra disidratata 10 %”…? bisogna pensare che quel 44% perderà un 80% di acqua alla fine della produzione e quindi calcolare che in realtà resterà solo 20%+10% di anatra? oppure significa che davvero ho un 54% di carni di anatra nella crocchetta?
Ringrazio anticipatamente per il chiarimento,
Cordialità,
Silvia Roggero
Buongiorno Silvia,
Un po’ meno dell’80%, perde, circa il 60%, ma a parte questa piccola differenza ha interpretato bene (da 44 grammi di anatra fresca ne rimangono circa 15 alla fine). C’è circa il 15% (fresca residua) + il 10% (disidratata) di anatra, alla fine, quindi un 25% finale.
Buon pomeriggio Dottore,
come posso sapere se i croccantini per gatti diabetici abbiano pochi carboidrati o zuccheri? in che modo posso valutare e scegliere i croccantini adatti alla patologia?
Grazie mille
luciana
Buongiorno Lucia, la formula per il calcolo la trova al punto 6. proprio dell’articolo qui sopra, vada a leggere, c’è anche il video di spiegazione (quello con la calcolatrice in anteprima). Che valuta però i carboidrati totali, non distingue tra amido e zucchero ma solitamente lo zucchero nei croccantini non viene messo, perché per i gatti non ha significato e comunque non percepiscono il dolce (quindi non si potrebbe usare nemmeno come appetizzante).
La scelta dei croccantini più adatti per la patologia invece varia in base all’andamento della patologia, alle analisi, quindi le indicazioni le deve fornire il collega che la sta seguendo che conosce la singola situazione del suo gatto, in patologia le informazioni generiche non si possono seguire (ci vogliono valutazioni che variano di volta in volta).
Buongiorno dottore, ho un dogo argentino di un anno e e 3 mesi, dopo scoprire che è allergico al pollo, dai 6 mesi che gli do Oasy al agnello che poi ha condroitina e glucosamina le quale ha bisogno essendo una razza grande. La mia domanda è che controllando la tabella non è indicata la percentuale di glucosamina e condroitina. Pensavo cambiare a questa marca http://www.golosi-pet.com/catalogo/cane/lamb-rice-all-breeds ma vedo la percentuale Glucosamina 0,01%, Solfato di Condroitina 0,01% e adesso sono un pò perplesso. Questa percentuale basta per proteggere al mio cane di problemi all’anca o sarebbe meglio prendere un cibo normale e comprare integratori?
Buongiorno Franco, grazie per la domanda.
Ho letto il commento, ma secondo me c’è un errore di fondo.
Mi scrive che il cane, essendo di razza grande, ha bisogno di queste due molecole ma in letteratura questo non è scritto da nessuna parte: se cerca nei lavori disponibili, tutta la letteratura parla dell’utilità delle due molecole nel funzionamento che hanno nei cani (o anche nelle persone) che hanno già problemi articolari, solitamente artrosi. Ma non c’è letteratura relativa alla prevenzione: si dice spesso che queste due molecole servano, ma le dosi indicate sono solo terapeutiche (quindi a patologia già presente), e non solo non c’è un dosaggio noto che parli dell’effetto protettivo, ma non esiste nemmeno letteratura sul fatto che questo effetto protettivo esista.
Non so dove ha letto della necessità di queste molecole, ma nel caso, che lo abbia letto in internet o che le sia stato indicato da un collega veterinario o dall’allevatore, chieda letteratura scientifica relativa alla prevenzione delle patologie articolari: non le verrà fornita, perché non c’è. La prevenzione si basa su una buona genetica (e lì non ci può fare nulla) e sulla corretta alimentazione, non sull’utilizzo di queste molecole che sono utili si, ma quando ci sono delle patologie già presenti.
Salve dottor Guiggi….in un alimento secco per cani è possibile calcolare la percentuale di carne dove non riportata?
Grazie
Buongiorno Giovanni, purtroppo no, non è possibile. Se l’azienda non la riporta, non si può sapere con certezza: non riportarla è una scelta aziendale, la legge lo permette, pertanto è il proprietario che deve far attenzione ad evitare prodotti che non la riportano (generalmente nasconderla è indice di minor qualità del prodotto).
Buongiorno Dottore,
Viste e considerate tutte le caratteristiche che ha elencato nel suo post, quale crocchette consiglierebbe per l’alimentazione del cane? Ci sono delle Marche che reputa “migliori” rispetto ad altre?
Buongiorno Gabriele, grazie per il commento. Io sono un veterinario, non posso pubblicizzare prodotti commerciali (Art. 51 della deontologia veterinaria); posso dare consigli, però solamente dopo aver valutato la situazione del singolo cane durante la visita, ma non posso pubblicizzare le marche dei prodotti industriali.
Buongiorno dott. Guiggi, ho bisogno di un’informazione. Ho un cane meticcio di 30kg di 3 anni, ho notato che con i croccantini di pollo e tacchino tende a defecare anche 4 volte al giorno e le feci sono morbide a volte lente. Potrebbe essere una intolleranza al pollo? Se si, cosa mi consiglia il manzo o l’agnello?
Grazie anticipatamente
Buongiorno Daniele, grazie per la domanda.
E’ possibile che sia il pollo (non ne ho la certezza naturalmente), però per capire cosa scegliere deve consultare il collega che la segue: la scelta va in base all’alimentazione precedente (in tre anni immagino avrà cambiato alimentazione più volte), per cui a meno di scegliere alla cieca è bene effettuare la scelta sulla base dell’alimentazione che aveva precedentemente.
Buongiorno dottore ho un dubbio che solo lei come Vet nutrizionista puo’ chiarirmi. non mi fido di altri vet.
posso sbagliare ma mi e sembrato di leggere nella lista ingredienti e componenti analitici un certo disallineamento. mi riferisco nello specifico all’umido intestinal di exclusion, negli ingredienti è dichiarato 90% maiale (si ma cosa? muscolo, grasso setole ossa?) vado a leggere i componenti analitici e mi dichiarano proteine grezze 8%. mi chiedo come e mai possibile per un cibo quasi interamente di maiale avere un tenore proteico cosi basso? mi sto confondendo io? leggo l’etichetta di un marchio famoso almo umido 91 % filetti di pollo- nell’analitica vedo proteine grezza 20%. qualcosa non mi torna. grazie mille.
Buongiorno Franco, grazie per la domanda.
Si si, è possibile; il 90% di maiale non dice cos’è (non è obbligatorio specificarlo; con ogni probabilità sarà carne, non può mettere le setole perché le vedrebbe, e le ossa farebbero diventare l’umido duro per cui difficilmente vengono inserite); però di quell’80% di suino circa un 55% è acqua, quindi ne rimane un 25%. Poi, di quel 25% parte sono proteine, parte grasso e parte ceneri (minerali), pertanto si, è normale che si possa arrivare ad un 8% di proteine. Stessa questione con il pollo, 91% di pollo ma circa il 60% è acqua, la parte commestibile è un 30% di cui se circa 10% sono tra grasso e minerali (ceneri) è normale che si torni ad una percentuale finale del 20%.
Buonasera dottore, le scrivo perchè vorrei un suo parere circa l’alimentazione del mio cagnolone. Si tratta di un meticcio simil-Labrador di 10 anni, con displasia dell’anca (per cui è stato operato all’età di 8 mesi) e recente rottura del crociato (attualmente in cura con cimalgex e condroprotettori per poi valutare l’eventuale operazione). Lucky pesa circa 38 kg, riesce a deambulare per espletare i propri bisogni ma non svolge ovviamente nessuna attività più impegnativa, e da recenti analisi ematiche e delle urine sia la funzione renale che epatica risultano nella norma. Precedentemente lo nutrivo con crocchette al pesce un po’ troppo caloriche, con 25% di proteine grezze e circa 3980 Kcal/kg e mi sono messo alla ricerca di croccantini più leggeri. ho trovato delle crocchette con:
-Proteina grezza 34.00%; grassi grezzi 11.00%; fibre grezze 6.40%; umidità 9.00%; ceneri grezze 8.70%; Calcio 1.10%; Fosforo 0.80%; Omega-6 2.10%; Omega-3 0.55%; DHA 0.30%; EPA 0.20%; Glucosamina 1200mg/kg; Condroitina 1000mg/kg. EM Kcal/Kg 3375.
Lucky dovrebbe avere un fabbisogno energetico di circa 1022 Kcal/giorno, per un totale di circa 300/330 gr al giorno di questo mangime.
Secondo lei, alla luce dei componenti analitici dichiarati, si tratta di una percentuale proteica troppo elevata, visto che ha comunque 10 anni? Dovrei cercare alimenti con tenore proteico inferiore o può andare bene questo 34%? Glielo chiedo in quanto dai suoi video su youtube ho capito che, sebbene dalla letteratura scientifica non c’è evidenza di una correlazione tra alto tasso proteico e danno renale, è comunque vero che il danno renale avviene progressivamente nel tempo, quindi un cane di 10 anni avrà comunque una funzionalità renale più o meno ridotta , e non va sovraccaricato.
Attendo una sua risposta, e la ringrazio in anticipo per la pazienza e per il lavoro di informazione che fa da ormai diversi anni.
Cordiali saluti.
Buongiorno Matteo, grazie per la domanda.
Purtroppo non posso rispondere perché mi sarebbe necessario vedere le analisi, però provo a fornirle una risposta quantomeno generica: se le funzioni renali ed epatiche risultano nella norma alle analisi, perché dovrebbe restringere le proteine? L’età non c’entra, la restrizione proteica si fa solo quando già le funzionalità organiche sono compromesse. E’ la compromissione (da altre cause) che richiede la restrizione proteica, non è l’eccesso proteico che causa problemi organici; questa ipotesi è stata ampiamente smentita dalla letteratura scientifica negli ultimi anni (in questo video riportavo la letteratura scientifica): https://www.youtube.com/watch?v=Sm8vbs4MRRI . Provi a cercare in letteratura “sovraccarico renale” relativamente alla nutrizione: vedrà che non troverà nulla. E’ una vecchia leggenda metropolitana. Il rene si può sovraccaricare, certo, ma deve utilizzare un veleno nefrotossico (tipo metaldeide), avvelenando il cane: quello è un sovraccarico renale. Ma è un veleno, non una componente nutrizionale derivante dall’alimentazione.
Grazie per la risposta celere ed esaustiva dottore. Ora non vorrei abusare della sua pazienza, però avrei un’altra domanda. In linea generale ho capito dai suoi video che i carboidrati non sono affatto necessari nella dieta di un cane, sebbene siano necessari nel processo di produzione delle crocchette per tenerle unite, e leggendo le varie etichette di vari mangimi trovo che sia veramente difficile trovare crocchette con percentuale di carboidrati sotto il 30/35%, anche perchè una loro riduzione comporta un aumento sia della % proteica ma soprattutto dei grassi, anche oltre il 20/23%, e credo che possano essere eccessivi per il mio cagnolone tutti questi grassi,data l’età, il clima mite, la poca attività che fa e la necessità di perdere un po’ di peso a causa delle patologie articolari che ha (inoltre non so se possano creare anche problemi al pancreas o al fegato).
però la domanda è la seguente, visto che fonte di carboidrati sono necessarie, secondo lei è meglio cercare crocchette che utilizzino patate e legumi o crocchette che utilizzino cereali come riso, avena, orzo? premetto che allergie a questi alimenti non ne ha mai manifestate e mais,frumento, soia ecc li evito a prescindere.
Buongiorno Matteo. In questo senso non c’è differenza perché l’amido è amido. In teoria ci sarebbe una differenza tra l’amido di legume (composto principalmente da amilosio) e quello di cereale&patata (composto principalmente da amilopectina), però il processo di estrusione va praticamente ad eliminare queste differenze; pertanto è una differenza apprezzabile solamente con temperature di cottura più basse tipiche delle diete casalinghe. L’unica discriminante diventano così esclusivamente le allergie che il singolo cane o gatto, eventualmente, ha.
perfetto, è stato chiarissimo ed esaustivo come sempre. Grazie ancora per la disponibilità, peccato che eserciti solo in toscana, sarei stato felicissimo di avere un veterinario specializzato in nutrizione, come lei, come punto di riferimento. Ancora grazie dottore.
Buongiorno dottore, le scrivo per una questione che non è prettamente collegata ai cani o gatti, ma che riguarda comunque la composizione analitica degli alimenti.
Sto provando a preparare un mix di granaglie per i miei animali, che appunto non sono cani o gatti, e vorrei calcolarne la composizione analitica. Tuttavia, oltre al fatto che online si trovano tabelle tutte discordanti fra loro per gli stessi alimenti, per quasi tutti ho comunque il problema che la somma dei singoli componenti non dà 100 g nonostante in tali tabelle sia specificato che i valori fanno riferimento a una porzione di 100 g di quell’alimento.
Per esempio, questa è una di quelle che ho trovato sul mais su uno dei primi siti che compaiono cercando online:
Acqua: 10,37 g
Proteine: 9,42 g
Grassi: 4,74 g
Ceneri: 1,20 g
Carboidrati: 74,26 g
Fibre: 7,30 g
TOT: 107,29 g
Questa, invece, è quella della crusca di frumento:
Acqua: 9,89 g
Proteine: 15,55 g
Grassi: 4,25 g
Ceneri: 5,79 g
Carboidrati: 64,51 g
Fibre: 42,8 g
TOT: 142,79 g
Lei saprebbe aiutarmi a capire il perché di tali valori? O, in alternativa, indicarmi una fonte dove poter trovare tali composizioni analitiche?
Grazie
Buongiorno Daniel.
Non mi occupo di specie che non sono cani e gatti quindi la risposta potrebbe essere parziale, ma secondo me la soluzione migliore per essere sicuro è preparare il mix come lo vuole fare, poi andare a un laboratorio di analisi mangimistiche e farsi calcolare nello specifico i valori nutrizionali, così ha un responso sicuro sul suo mix. Un’analisi di questo tipo ha un costo di circa 80 euro (per avere un’idea).
Buonasera Dottore, ho un piccolo rifugio per cani e mi trovo a dover cambiare crocchette per motivi di disponibilità, sto quindi valutando e provando diverse marche che, proponendo un rapporto simile di proteine e grassi, differiscono molto nelle integrazioni di vitamine e di oligoelementi dichiarate.
Cercando su internet ho trovato altresì grosse differenze anche sui vari brand presenti sul mercato e non so bene come orientarmi. La mia preoccupazione riguarda soprattutto le vitamine A, D3 ed E e alcuni oligoelementi che, se assunti in eccesso, possono creare problemi di salute, almeno negli umani…
Nello specifico ho notato che l’integrazione può variare, a seconda delle marche, per Kg. di prodotto, come segue:
Vitamina A da 10.000 UI a 750.000 UI
Vitamina D3 da 840 UI a 80.000 UI
Vitamina E da 12 mg. a 15.000 mg.
Stessa cosa per gli oligoelementi, ad esempio
Ossido di Zinco da 74 mg. a 7.500 mg.
Selenito di sodio da 0,25 mg. a 15 mg.
Solfato di rame da 40 mg. a 750 mg.
Essendo le differenze molto significative le chiedo se i valori più alti, che di primo acchito potrebbero far sembrare il prodotto di qualità superiore, possano costituire un pericolo per la salute dei cani con l’assunzione prolungata.
La ringrazio anticipatamente per quanto potrà indicarmi.
Buongiorno Elisabetta,
Grazie per la domanda.
Allora, si, le integrazioni possono differire molto da un’azienda all’altra, e il motivo è semplice: l’azienda usa l’integrazione solo per coprire quei fabbisogni vitaminici e minerali che non sono già presenti nelle materie prime. Facciamo un esempio numerico: se io per avere un prodotto completo devo mettere 100 di Vitamina A (numero a caso, naturalmente) e le materie prime che ho ne contengono 50, ne aggiungerò altri 50; se le materie prime ne contengono 0, ne aggiungerò 100. Torna?
L’obiettivo è che il prodotto deve essere completo. Il prodotto poi viene controllato dall’Autorità Competente che richiede le analisi sul prodotto finito e, qualora ad esempio la quantità di Vitamina A superi quella legalmente consentita in un prodotto completo, il croccantino viene ritirato dal commercio; ma è un tipo di controllo che può fare solamente l’ASL, non direttamente l’acquirente finale perché manca sempre un dato fondamentale, e cioè quanta di quella vitamina fosse presente all’inizio nella materia prima. Per cui non è preoccupante che alcuni prodotti ne contengono molto più di altri, anche perché l’intervallo tra dose minima e massima è grandissimo e lascia spazio a molta libertà da parte delle aziende.